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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 20

Il dentista mi ha diagnosticato una necrosi del dente dovuta ad un forte trauma

Scritto da Rossella / Pubblicato il
Salve, vorrei sottoporre alla vs. gentile attenzione il mio caso. Ho 31 anni e in questi giorni, dopo una settimana di terribile dolore a tutta l'arcata superiore sinistra, mi è comparso sull'incisivo sinistro e contemporaneamente sulla parte sinistra del palato un ascesso gengivale, mi sono rivolta al mio dentista che mi ha diagnosticato una necrosi del dente dovuto ad un forte trauma, e l'unica soluzione è una devitalizzazione del dente. Non sono completamente sicura di ciò perchè io non ricordo di aver preso traumi di nessun genere da quando ho i denti permanenti. Un fortissimo trauma l'ho preso all'eta di 3 anni cadendo dallo scivolo e ho dovuto ricostruire il labbro superiore. Vorrei sapere se il tutto si può ricondurre a questo trauma avendo compromesso l'osso ancora in crescita o questo episodio è da escludere. Vorrei anche fare un'ortopanoramica per capirne un pò di più. Ad oggi non so cosa fare per salvare il mio dente. Grazie per l'aiuto!
Gentile Rossella, la diagnosi che ha avuto non mi è molto chiara. Lei dice che il suo dentista non le ha ancora praticato una Rx ortopanoramica. Le ha forse fatto una Rx endorale? Le ha praticato dei test per accertarsi della vitalità del dente in questione? E da cosa ha desunto che lei ha subito un forte trauma? Forse si riferiva ad un microtraumatismo occlusale?, perchè il trauma subito ben 27 anni fa è fuori questione! Dato che l'ascesso si è manifestato dopo una settimana di dolore ed in modo eclatante, con gonfiore sia dal lato vestibolare che dal lato palatale dell'incisivo, credo che sia opportuno iniziare subito una terapia medica con farmaci appropriati. Bisogna poi terminare l'iter diagnostico con un accurato esame obiettivo e radiografico (il tutto dura una mezz'ora...!). Infine, dopo la giusta diagnosi, si decide come terapia d'urgenza se far drenare l'ascesso parodontale per via transmucosa o, se ascesso odontogeno, attraverso il dente stesso per via ortograda (facendo un forellino nel dente fino alla polpa), e questo comporterebbe inevitabilmente la devitalizzazione del dente stesso. Tutto questo può essere fatto d'emergenza nel corso della prima seduta: mi sembra strano che il suo dentista non sia intervenuto in modo più fattivo, sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, a meno che lei stessa non gliel'abbia permesso. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Sig. Rossella, trauma o meno, oggi occorre subito al più presto un trattamento canalare per salvare il suo dente. La panoramica non è l'esame più appropriato, meglio una RX endorale, senza preoccuparsi di quando è avvenuto il trauma, perchè queste necrosi sono possibili anche dopo semplici otturazioni o sbiancamenti.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Signora Rossella, se è stata fatta dignosi di necrosi pulpare il dente deve essere quanto prima trattato endodonticamente. Non si preoccupi di cercare la causa che ha determinato la necrosi, perchè come dice giustamente il Dott. Ruffoni, non è solo un evento traumatico a determinarla. Buon pomeriggio

Scritto da Dott. Giancarlo Dettori
Sassari (SS)

Gentile Rossella, se è presente una necrosi del dente lo si può diagnosticare con test di vitalità e radiografia endorale ed in caso di positività è necessario devitalizzare il dente. E' inoltre necessario evidenziare la presenza o meno di tasche gengivali poichè a volte l'ascesso può essere anche di origine parodontale oppure combinato endo-parodontale. Che la necrosi sia stata causata o meno da un pregresso trauma ha poca importanza. L'importante è che si giunga ad una corretta diagnosi ed altrettanto corretta terapia. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Cara Signora Rossella, il trauma a tre anni non centra niente. E' semplicemente una necrosi dentale dovuto ad altre cause. Basta fare una visita degna di tal nome e si fa una diagnosi e si pianifica una terapia appropriata che consiste nel trattare l'endodonto e sigillare l'apice, valutando però anche se sono presenti endoparodontiti, parodontiti con tasca parodontale, parodontiti apicali, granulomi, cisti, osteolisi periapicali in senso lato! Se ci sono patologie di fratture o sfondamente del pavimento della camera pulpare e tanto altro ancora! Insomma va affrontato seriamente come tutto in Medicina ed Odontoiatria, non alla "carlona", se permette! Le lasci9o una foto di un dente con sfondamento della camera pulpare, parodontite con tasche infraossee e lesione di terza classe della forcazione, osteolisi periapicali con granulomi, salvato con endodonzia, chirurgia parodontale rigenerativa, separazione delle radici, perni monconi ed infine corone in oro platino. Il dente è ijn bocca da 25 anni dopo la cura. Questa precisazione per gli amanti della implantologia a tutti i costi!Implantologia che comunque sarebbe una scelta fattibile, eccellente e del tutto personale, io preferisco finchè posso, salvare i denti curandoli perché amo fare terapia. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Ogni atto terapeutico deve essere la conseguenza di una diagnosi corretta ed inconfutabile...la causa di una necrosi non è da ricercare solo in un trauma più o meno pregresso;se c'è necrosi la terapia è solo endodontica.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Sinceramente ritengo che non importi un granchè di come il suo dente ha perso la vitalità. Ciò che conta è se la ha persa si o no. Se non l'ha persa bene, se invece è necrotico il dente va devitalizzato. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Salve Rossella, i colleghi le hanno detto tutto in modo egregio. Trovi piuttosto un odontoiatra che abbia le idee chiare e non demandi a lei esami ed eventuali trattamenti.. cordialmente, Gianluigi Renda.

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Il trauma è fuori questione, deve essere fatta un'attenta valutazione clinica e radiologica del dente in questione per poter valutare le possibilità di recupero vista anche l'alta valenza estetica.

Scritto da Dott. Giuseppe Murruni
Giussano (MB)

Signora Rossella, faccia fare tranquillamente la terapia al suo dentista . Non ha alcuna importanza se ricorda o no un trauma sul suo dente. Il fatto che sia in necrosi è oggettivamente dimostrato dalla presenza dell'ascesso. Inoltre la sua manifestazione palatina è sintomo pressochè esclusivo di una necrosi di un incisivo laterale perchè anatomicamente è l'unico che spesso ha l'apice (la punta) della radice rivolta verso il palato. Nella maggior parte è una diagnosi facilissima che non necessita di esami o visite indaginose. Si fidi ciecamente del suo dentista perchè è competente. Ps. fare una panoramica non serve assolutamente a nulla; vedrà che il suo dentista prima di procedere con la devitalizzazione eseguirà una lastrina endorale, l'unica appropriata in endodonzia ( La scienza che si occupa delle devitalizzazioni). Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Piero Puppo
Imperia (IM)

Gentile signora la radiografia sia endorale che ortopanoramica è indispensabile per poter fare una diagnosi corretta. immagino che il suo dentista abbia effettuato la radiografia prima di comunicarle la necrosi. Non credo che il trauma subito all'età di 3 anni sia la causa di ciò. In ogni caso con la devitalizzazione e l'eventuale ripristino della corona risolve il problema del suo dente a meno che la causa di tutto non sia una cisti, ma con la radiografia si individua anche una cisti. auguri
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Rocchi
Roma (RM)

Cara Rossella , spero che la diagnosi le sia stata fatta con criterio, non capisco perchè il suo dentista sia certo della necrosi da trauma senza che lei abbia riferito nessun trauma, le è stato fatto un test di vitalità? un sondaggio parodontale? una rx? cerchi magari un altro consulto.. Saluti

Scritto da Dott. Donatello Castagna
Cori (LT)

Non posso addentrarmi sulla causa della sua patologia non conoscendo i dettagli della sua storia. Resta il fatto che in presenza di un ascesso a carico di un dente, questo si è già prima devitalizzato spontaneamente e l'indicazione teraopeutica è quindi una cura canalare per rimuovere dalla radice il tessuto necrotico. Ripeto che la devuitalizzazione è già avvenuta e quindi non si tratta di salvare la vitalità del dentre, ma di non compromettere ulteriormente il tessuto osseo circostante, leso dall'ascesso. La cura dello stadio acuto può essere affidata agli antibiotici, ma la cura dello stadio cronico si può fare soltanto intervenendo sul dente, aprendolo e, come già detto, asportanto il tessuto pulpare necrotico. La ricostruzione non presenterà problemi
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Scritto da Prof. Giuliano Falcolini
Roma (RM)

Se il collega ha diagnosticato una necrosi, certamente lo ha fatto seguendo tutte quelle che sono le manovre per diagnosticarla. Giusto per difenderlo, aggiungo che la panoramica, (assolutamente inutile per diagnosticare una necrosi su un incisivo) mi sembra che voglia farla lei. Per finire, anche io quest'estate ho dovuto devitalizzare un incisivo "sano" e praticamente non sono risalito a quale possa essere stata la causa, ma l'ho fatto e basta. Saluti.

Scritto da Dott. Ciriaco Francesco Tufarelli
Foggia (FG)

Cara Sig.ra Rossella, il suo dentista ha fatto una diagnosi di necrosi a livello dell'incisivo e ritengo che andare a ricercare la causa vera e propria sia ininfluente in quanto quello che è opportuno fare al più presto è una terapia idonea per salvare il dente medesimo. Tenga presente che la polpa dentaria dei denti può andare anche incontro a necrosi a seguito di microtraumi ripetuti ed in rapporto ad abitudini viziate. Inoltre, aggiunge che vorrebbe fare una OPT per capirne un pò di più, ma penso che il suo dentista curante per essere arrivato a tale diagnosi avrà operato con diligenza e certamente avrà anche eseguito una Rx endorale, ma se Lei vuole raggiungere autonomamente la diagnosi ci faccia sapere anche per acculturarci. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentile Rossella, non vedo l'attinenza tra il trauma subito a tre anni e l'età corrente, anche perché in tutto questo tempo l'osso ha avuto ampiamente tempo per il dovuto rimaneggiamento.. in tutti i casi a parte la terapia che è da fare, devitalizzare il dente è l'unica soluzione, cordiali saluti

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

La causa è quasi certamente traumatica. Anche un'otturazione può essere traumatica per la polpa dentaria. La panoramica non è l'esame indicato per diagnosticare una necrosi pulpare; meglio una radiografia endorale. La terapia d'elezione è la devitalizzazione.

Scritto da Dott. Riccardo Baucia
Castano Primo (MI)
Cavenago di Brianza (MB)

Gentile signora è assolutamente da escludere che i sintomi riferiti possano essere in qualche modo collegati al trauma subito all'età di 3 anni. E' da considerarsi plausibile - anche se deve essere confermata con esami clinicostrumentali e radiologici - la diagnosi di necrosi pulpare che può derivare oltre che da un trauma acuto, anche da microtraumi occlusali da rapporti occlusali alterati ovvero da occlusione attiva con serramento, digrignamento o bruxismo (a volte anche l'onicofagia può esserne causa). Cordialmente.
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Scritto da Prof. Ciro Russo
Frattamaggiore (NA)

Signora Rossella è chiaro che un problema sia presente, le consiglio di seguire le istruzioni del suo dentista. Per maggiore sicurezza può fare una panoramica quindi un antibiotico che il suo dentista le consiglierà, ed iniziare la terapia endodontica consigliata.

Scritto da Dott. Daniele Pace
Palermo (PA)

Cara Rossella se il dente va in necrosi per un trauma è difficile che ascessualizzi, piuttosto potrebbe essere andato in contro ad un ingresso di batteri dal sangue che ne hanno provocato la necrosi..... un trauma a 3 anni mi sembra inverosimile che si sviluppi ben 28 anni dopo. In ogni caso la cura è la devitalizzazione distinti saluti

Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)