Menu

Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 14

E' possibile che l'infiammazione gengivale possa creare una tale reazione?

Scritto da alessandra / Pubblicato il
Chiedo cortesemente un consulto riguardo al seguente problema. Ancora nel 2006 mi è stata fatta un'otturazione a un molare destro alto, scoperta a seguito panoramica. Il dentista ha detto che la carie era molto profonda, ma che era riuscito a evitare la devitalizzazione. Nessun problema, a parte le mie periodiche infiammazioni gengivali cui sono soggetta e che spesso mi hanno fatto credere di avere carie o simili. Senonchè dopo quasi 3 anni, partendo da una infiammazione generale alle gengive, si è sviluppato un forte dolore al dente otturato fino a diventare insopportabile. Visita d'urgenza dal dentista, ma questi dice che non vede alcun problema, fa le prove di sensibilità (salto sulla sedia)e conclude dicendo che si tratta di una forte infiammazione alla gengiva, ma non c'entra il dente. Visto il dolore, su mia insistenza, mi prescrive un antibiotico, dicendo però che poteva anche non essere una soluzione. Infatti il dolore persisteva e dopo qualche giorno lo richiamo per fissare a questo punto la devitalizzazione. Senonchè passati ancora pochi giorni il dolore diminuisce fino a sparire. Rimandata la devitalizzazione. Continuo con le normali pulizie periodiche (sempre con un po' di anestesia in quanto molto sensibile)ma non si presenta più il problema. Fino a Natale 2010, quando il dolore, sempre in seguito a forti infiammazioni gengivali, esplode nuovamente, non dormo la notte e non riesco a lavorare. In mancanza del mio dentista mi reco al pronto soccorso odontoiatrico, mi visitano, ecografia, ritengono che possa trattarsi di pulpite. Fanno le solite prove di sensibilità,alle quali però non rispondo. Ne deducono che non si tratta quindi di pulpite e mi rimandano a casa prescrivendo solo il gel alla clorexidrina. intanto l'unica cosa che mi calmava il dolore pulsante era l'acqua fredda, Brufen e spruzzi di borocillina spray direttamente sul dente. Di nuovo passa. Vado da un nuovo dentista a fare la pulizia e a esporre il problema, ma anche qui mi sento dire che la gengiva pare sana e che devo cercare di evitare le infiammazioni alle gengive in quanto il dente è evidentemente ormai molto sensibile, ma che per ora non lo devitalizza. Ad oggi si infiamma saltuariamente, pulsando soprattutto quando cammino o faccio ginnastica. Io tampono facendo sciacqui col colluttorio, usando il gel e quant'altro,ma sempre col terrore che esploda quel gran dolore. Mi chiedo se è possibile che l'infiammazione gengivale possa creare una tale reazione! Non potrebbe davvero essere una pulpite? Nel qual caso, è possibile che sparisca e si ripresenti a distanza di tempo? Ringrazio in anticipo per la vostra opinione. Saluti
Gentile Alessandra, dal suo racconto sembra che il suo problema sia dovuto ad episodi ripetuti di pulpite.Lo si può desumere dalla sintomatologia riferita di dolori notturni diffusi e che si calmavano con applicazione di acqua fredda. E' comunque da verificare, ma con dei tests di vitalità con visita accurata ed una radiografia endorale con centratore solitamente si giunge ad una diagnosi sicura; in questo caso è necessario procedere alla devitalizzazione del dente. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

E' molto arduo poter fare una diagnosi seria del suo caso senza un esame obiettivo e delle rx, comunque in base al suo racconto ci sono elementi che indirizzano decisamente su un sospetto di pulpite irreversibile, particolarmente la natura del dolore (intenso, continuo e pulsante!), gli episodi notturni e la diminuzione della sintomatologia con l'acqua fredda. In più, visto che riferisce anche periodiche infiammazioni gengivali a carico di quel dente, bisognerà valutare anche che l'otturazione non invada l'ampiezza biologica, con conseguente danno parodontale. Impensabile comunque restare 4 anni col dubbio devitalizzazione sì/no, faccia ben presente il problema a un collega di sua fiducia così come l'ha raccontato a noi... cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Andrea Balocco
Paruzzaro (NO)

Gentile Alessandra, il fatto che il dolore si attenua con l'acqua fredda significa che il molare è andato in necrosi ed occorre devitalizzarlo. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Cara signora Alessandra, sembra incredibile quello che le sta capitando. Lei ha due patologie diverse che poi si fondono per formarne una terza! La prima è una Pulpite che ha seguito tutta la evoluzione propria della pulpite: dolore agli stimoli termici o tattile o chimici che poi deve essere evoluta in sindrome radicolare della polpa o addirittura in necrosi pulpare. Bastava allora e basta ora devitalizzare il dente e tutto torna normale! La seconda patologia che mi stupisco o meglio ormai non mi stupisce più nulla, è la Gengivite ricorrente che non è stata curata e non sono state neanche visitate le gengive per verificare con un sondino parodontale se si sono formate le tasche parodontali misurandone la presenza e la profondità in sei punti su ogni dente di tutta la bocca. Se ci fossero tasche la Gengivite sarebbe evoluta in Parodontite una malattia che per infiammazione batterica ed interazione dei batteri con il suo sistema immunitari locale e generalmente distrugge l'osso, ossia il parodonto che va curato ricostruendo chirurgicamente ciò che la malattia avesse distrutto. Se non ci fossero tasche allora bisogna curare e lo si sarebbe già dovuto fare da molto tempo, la gengivite con Ablazione Tartaro professionale e curettage e scaling e Root Planing delle gengive! Dopo ovviamente aver fatto diagnosi di che tipo di gengivite ha! Perchè esistono divere gengiviti con differenti terapie, ma il curettage e scaling è la terapia comune a tutte a cui va aggiunto qualche altra terapia a seconda della Gengivite. Terzo: l'interzione della Gengivite ricorrente con la pulpite hanno probabilmente causato la formazione di una endoparodontite ossia di una infezione endocanalare mista a parodontite e a gengivite e le tre patologie vanno curate tutte! Si deve rivolgere ad un Parodontologo che faccia anche il resto della Odontoiatria in particolare l'endodonzia e risolverà tutti i suoi problemi! Ma possibile che il suo Dentista non sia stato capace di avere almeno un sospetto diagnostico di tutto questo per verificarlo e fare una diagnosi esatta? Le faccio vedere una foto in cui tutte e tre queste patologie sono presenti, come dimostrazione, però si tranquillizzi il caso mostrato è un caso limite con gravissime patologie, il suo è solo iniziale e molto più tranquillo, quindi molto differente, ma per farle capire va bene! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
Alessandra2303111.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Alessandra, lei non parla di RX a parte una panoramica ormai superata. L'infiammazione gengivale e la sensibilità dentale vanno curate con Rx endorali (status) indici di sanguinamento e di placca, profondità di tasca, ecc. Le consiglio di controllare se chi opera su di lei, è iscritto all'ordine dei medici, perchè la diagnosi di necrosi o di pulpite per un odontoiatra è semplice.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile signora, la gengivite, per definizione è un' infiammazione.. è necessario cercare la causa. Senza esami vado a buon senso: la localizzazione suggerisce che la causa proviene dal dente curato la cui polpa è andata in necrosi. Fermo restando il trattamento di detartrasi suggerito dal Collega, si faccia devitalizzare il dente. Antinfiammatori e colluttori hanno solo effetto temporaneo e lei non può vivere con questa spada di Damocle che la tormenta, oltretutto rischia che si sviluppi un bell' ascesso. Un coadiuvante può essere un probiotico: ne esiste uno per rinforzare i batteri utili nella bocca. Provveda al più presto a trovare un dentista ''interventista'' Auguri
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott.ssa Emma Castagnari
Torino (TO)

Gentile Sig.ra Alessandra, con le dovute premesse che per una diagnosi certa bisogna fare una visita, mi sento di dirle che il suo molare andava devitalizzato da tempo. Lei riferisce che alle prove di sensibilità è saltata sulla sedia. Quello è un chiaro segno di pulpite irreversibile. Ovvio che con il tempo il dolore può passare. Infatti dalla pulpite irreversibile si passa alla necrosi. Un dente necrotico non da più segni alle prove di vitalità. Non vuol dire però che è guarito, prima o poi rischia di gonfiare e se il pus (necrosi=pus) non drena da una fistola, riprende a far male. Cordiali saluti
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Cara Signora, la sua sintomatologia è tipica della pulpite acuta irreversibile( accentuata dal calore e attenuata dal freddo). IL fatto che eseguendo i test di vitalità possa avere dei residui di vitalità è da imputarsi al fatto che i molari posseggono più canali radicolari. Ha sicuramente avuto una necrosi del nervo in un canale e sta mantenendo un residuo di vitalità in altri. E ' un dente da devitalizzare al più presto, perchè il prossimo passo è la formazione di un 'ascesso.Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Piero Puppo
Imperia (IM)

Gentile signora, da come parla si potrebbe trattare di una pulpite. Che dirle? vada da un'altro professionista.

Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Gentile sig.ra Alessandra, era una pulpite fin dall'inizio, di questo credo di avere certezza:il fatto che alle prove di vitalità Lei "salti sulla sedia" non depone per dente vitale, ma per "dente in flogosi", cioè in pulpite, cioè polpa infiammata. La polpa del dente risiede in ambiente chiuso, quindi, se recede, non guarisce, ma va in necrosi, e questo spiega il fatto che nel seguito non ha avuto più reazioni. Ma non è un motivo per rimandarla a casa. Inoltre, il va e vieni del dolore dipende dai residui di polpa infiammata. Le consiglio vivamente di trovare un sanitario che esegua la devitalizzazione, potrebbe correre il rischio di un granuloma con conseguente malattia focale, e questo non deve accadere. Tengo anche a precisare che il granuloma è asintomatico. Cordiali saluti e auguri
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Salve, dalle sintomatologia descritta sembrerebbe una pulpite irreversibile caratterizzata da tipici dolori notturni o esacerbati dall'attività sportiva che trovano giovamento dall'applicazione di un impacco di acqua fredda in situ. Contemporaneamente non escludo possa essere presente un problema di tipo gengivale scatenato da un'otturazione che non chiude perfettamente il punto di contatto con il dente vicino oppure invade l'ampiezza biologica gengivale. cordialmente

Scritto da Studio Medico Odontoiatrico Dott.ri Bianciotto - Fusaro
Torino (TO)
AOSTA (AO)

L'acqua fresca che lenisce il dolore è il chiaro segno di una pulpite. Oltre a questo fatto che le dò per certo, è impossibile fare una diagnosi senza una visità. Il dolore facendo ginnastica o saldando o facendo le scale o anche solamento inclinando bruscamente la testa è un sintomo generalmente di sinusite mascellare. Dolori molto forti, da non far dormire, difficilmente originano da problematiche esclusivamente gengivali, a meno che non si sia in presenza di un ascesso parodontale, ma questo si diagnosticherebbe abbastanza facilmente. Di più non sono in grado di dirle, ma spero comunque di avere fornito qualche suggerimento.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

Questo è un dente che ormai è in necrosi ("morto") e come tale va devitalizzato. Ha già aspettato troppo.

Scritto da Dott. Giuseppe Barassi
Torremaggiore (FG)

Cara Alessandra dolori tipici da pulpite. Dovrebbe devitalizzarlo a mio avviso. distinti saluti

Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)