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Domanda di Morso inverso

Risposte pubblicate: 12

Il mio problema è una terza classe, borderline

Scritto da marcello / Pubblicato il
Ciao sono Marcello e ho 21 anni. Il mio problema è una terza classe, borderline, nel senso che non ho questa mascella così pronunciata e i gli incisivi superiori ed inferiori sono praticamente paralleli, nel senso che si toccano. Mi è venuto da pensare che il problema sia l'arcata superiore la quale non è cresciuta normalmente, forse a causa di qualche trauma ( alcuni medici dicono la crescita prematura dei denti del giudizio, che così ho fatto togliere all'età  di 18 anni, senza, credo vedere miglioramenti ) non so, anche perchè nella mia famiglia casi simili non ne ho riscontrati. E' una possibilità ? Sono in cura da 4 anni da una dottoressa maxillo facciale che inizialmente mi ha riempito di belle speranze, se avessi adoperato dei bite ( apparecchi mobili ) che oltre a rimettere a posto la maloclussione mi avrebbero aiutato anche per bilanciamento mandibolare e posturale, tutto questo molto costoso ovviamente. Ora dopo 4 anni, che porto bite e pratico esercizi per la mobilità  muscolare ( in quanto quando sono stressato ho dolori alla mandibola e sbilanciamenti posturali ), senza riscontrare risultati concreti ( almeno nella malocclusione, anche se la dottoressa dice che i bite hanno fatto si che la situazione non peggiorasse, per me una gran cavolata in quanto il mio periodo di crescita era già terminato ), vorrei sapere se esistono tecniche, come per esempio il diastasatore, che a quanto ho letto nel forum serve per ampliare il palato superiore, efficaci, anche alla mia età  (quindi periodo di crescita ormai concluso ) senza dover ricorre alla chirurgia. Premesso che ho sentito altri medici e quasi tutti mi hanno catalogato come caso chirurgico, a parte una dottoressa di Ravenna, che però non mi convince molto. La chirurgia sinceramente mi fa un pò paura e non vorrei migliorare da un lato ( con una buona occlusione ), ma peggiorare in altri, esempio sbilaciamenti strutturali, mal di testa, gonfiori alla faccia e altro : l'idea poi di dover portare un'apparecchio fisso per un anno, che peggiori la situazione non mi convince molto. Mi hanno anche detto che non sono un caso così grave, visto che il mio profilo è buono, ma sinceramente vedere gli altri che sfoggiano un sorriso smagliante e sapere che per me non sarà  mai così è abbastanza frustrante. Volevo sapere se potete consigliarmi qualche tecnica, qualche medico, non so.....premesso che la mia "quasi " terza classe è arrivata con il periodo della crescita adolescenziale e che da piccolo era appostissimo. Grazie mille....per qualsiasi cosa non esitate a scrivere.
Salve Marcello, non avendo in mano nulla che possa far fare diagnosi (per questo ci vogliono esami particolari che spesso danno conclusioni curabili in modi diversi tra loro). rispondo alle sue perplessità: "per me è una gran cavolata".."non vorrei migliorare da un lato e peggiorare in altri".. "la mia terza classe è arrivata da grande e da piccolo era appostissimo".. queste sono supposizioni che non trovano un riscontro medico.. non potendo quindi aiutarla, vorrei spendere due parole per spiegarle un concetto; nel suo caso come in quello di moltissimi altri pazienti, la percezione del "risultato ottenuto" viene spesso sminuita da un "risultato che ci si attende".. quindi del tutto soggettiva!..cosa voglio dire: ognuno di noi attende un risultato diverso..che alcune volte si palesa completamente, altre volte solo in parte ed altre per niente.. quello che in realtà è importante è invece la percezione di fiducia verso uno o l'altro collega. se crede di aver bisogno di altri consulti, si rivolga al portale.. ci sono tantissimi professionisti seri disposti a visitarla e darle i consiglio adatti al suo caso. buona fortuna e che possa sorridere così come lei si aspetta. cordialmente, dott. Gianluigi Renda.
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Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Caro Marcello, quasi impossibile dare una buona risposta con i pochi dati che ho a disposizione. Però provo a dirti qualcosa. Intanto la situazione che esponi è clinica cioè quella che il dentista vede con te seduto sulla poltrona. Un testa a testa dentale che non sappiamo a cosa corrisponde scheletricamente. Tu dici che il tuo è un caso border line ma poi riferisci che tutti i colleghi che hai consultato dicono che si tratta di un caso chirurgico. Per darti un mio parere dovrei almeno vedere un telecranio latero-laterale, hai possibilità di inserirlo? Comunque il bite nelle terze classi è sicuramente e di gran lunga meglio di un appartecchio ortodontico che "risolve" esteticamente la terza classe, compensando la discrepanza scheletrica con una scorretta inclinazione dentale portando a danni e dolori articolari e muscolari di natura cronica e difficilmente risolvibili. Quindi se la maxillo facciale ha ritenuto opportuno mettere un bite direi che ha fatto bene e probabilmente se non ti operi dovrai portarlo a vita. L'intervento non è così "spaventoso" e anzi con le moderne tecniche il gonfiore ed i disagi non durano più di una settimana, anche l'alimentazione può essere più o meno normale quasi da subito. Un anno o due passano in fretta, valuta bene la situazione e inserisci altri dati per un consiglio più preciso (pareri dettagliati dei colleghi, telecranio, ortopanoramica, sintomalogia.
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Scritto da Dott.ssa Elisa Macchiarulo
Tivoli (RM)

Buona sera Marcello, ovviamente senza una visita ed una attenta valutazione della sua malocclusione non è possibile darLe alcuna informazione affidabile. Ma per aiutarla le posso dire che se la sua caratteristica è quella di un progenismo, a meno che non sia di entità molto molto lieve, l'unica terapia utile è quella di sottoporla ad una terapia ortodontica seguita da una correzione chirurgica della discrepanza scheletrica. Avendo lavorato per oltre vent'anni con uno dei Maestri della Chirurgia maxillo facciale italiana le consiglio di non illudersi di poter ottenere risultati in altra maniera. Nella sua città potrà trovare il prof. Ugo Consolo presso la Clinica Universitaria che potrà darle utili informazioni per risolvere il suo caso. Gli faccia pure il mio nome. Cordialmente
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Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Sig Marcello, i maestri che mi hanno insegnato l'ortodonzia affermano che questa è una scienza "quasi esatta", nel senso che con i dati strumentali che abbiamo oggi, da visite, radiografie in varia proiezione, modelli studio, cerature diagnostiche, set up, e ultimamente anche programmi informatici, è possibile prevedere quello che sarà il risultato finale con un limitato margine di errore. Questo margine può però rappresentare il baratro che separa un paziente soddisfatto da uno un pò meno soddisfatto. Sono assolutamente cosciente che oggi i canali mediatici ci vogliono assolutamente perfetti da ogni punto di vista, e quindi anche da quello del sorriso, ma non dobbiamo mai dimenticare che l'obiettivo di una cura odontoiatrica è quello di portare ad una condizione di salute il cavo orale. Pertanto se il suo medico ritiene di aver adempiuto il suo compito con le cure ortodontiche che ha ricevuto, è probabile che un risultato migliore non sia possibile, se non con la chirurgia sulla quale lei però si è già espresso. cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Caro Signor Marcello....la sua disgnazia è di natura Dento-Scheletrica e la si può correggere solo chirurgicamente, in età adulta....in ogni caso deve tenere presente che la sola terapia ortodontica potrebbe mirare ad ottenere un buon risultato di compromesso, anche se non risolutivo, unito alla terapia Gnatologica, che potrebbe essere accettato sia da lei Paziente che dal Medico...evitando così di affrontare la fase chirurgica.....:.....poi per il Bite = il problema è molto più complesso di quanto pensi....mi sta descrivendo una sindrome ( = insieme di sintomi) abbastanza complessa da affrontare senza visitarla ... e complessa da spigare. Devo fare un piccolo preambolo anatomico: sappia che dal nervo alveolare inferiore, prima che entri nel canale della mandibola, si diparte verso l'interno il nervo linguale che innerva la metà corrispondente della lingua ...da questo nervo ... a ritroso c'è un nervo ...detto "la Corda del timpano" a forma di "arco" che lo unisce al Nervo Facciale (importante come dice il nome per l'innervazione degli organi della faccia), passando per gli organi dell'orecchio...non solo ma lo stesso nervo linguale come ho già detto, è un ramo del nervo Mandibolare che nasce dal Ganglio del Famoso Trigemino e passa sotto o vicino al dente del giudizio nel Canale Mandibolare. Perché le dico questo?... per farle capire che un "risentimento a livello della bocca" può dare i sintomi che ha lei....in particolare cause gnatologiche (cattivi rapporti tra le arcate dentarie) e delle Articolazioni Temporo Mandibolari...c'è un intera specialità dell'Odontoiatria che studia queste patologie: La GNATOLOGIA: essa studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione"....precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.....(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali …. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta…..L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)...Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .... Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità...perchè senza averla visitata non è possibile ...infine …ci sono terapie…... di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"…sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare…e non lo si può spiegare in due parole…tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio…senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso…di persona. Sappia che in ogni caso... il Bite Plane…deve essere ben realizzato da persona competente….... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 32 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica….per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! .......:.......DEVO RIBADIRE CHE......la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica ... e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere........è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati...e chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta.........che le può dire solo un dentista dopo le visite suddette ...non posso quindi esprimere giudizi...senza vederla! Non solo non sarebbe corretto, ma non sarebbe professionale.................….......................... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Buonasera Marcello. Una 3 classe scheletrica, assoluta o relativa, a fine crescita e' francamente chirurgica. E' possibile fare l'espansione chirurgica del palato, se indicata, ma presumibilmente, combinata o meno, con tecnica classica o con osteodistrazione, la soluzione e' la chirurgia bimascellare che deve raggiungere 2 scopi: un bilanciamento occlusale ed un miglioramento del profili. Attualmente il trovarsi in testa a testa ( incisivi che si toccano) non e' l'optimum. Con lastre e foto e' possibile fare una simulazione del caso e del risultato.
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Scritto da Dott.ssa Giuliana Cremaschini
Milano (MI)

Buonasera Marcello , correggere una III classe con morso in testa ( lo deduco dalle sue parole ) come qualsiasi altra malocclusione , non si può nè si deve affidare a valutazioni soggettive . Lei inoltre riferisce "dolori muscolari e sbilanciamenti posturali " , quindi la correzione del suo problema non può prescindere da una diagnosi funzionale neuromuscolare . Esistono strumenti altamente sofisticati ed ampiamente diffusi nella pratica diagnostica , cui delegare l' interpretazione del suo difetto occlusale . Nella triade denti-muscoli-articolazioni che compongono l' apparato masticatorio , saranno proprio i muscoli che , conservando pur nella patologia la memoria genetica della loro fisiologia , potranno dirci dove andare a posizionare una mandibola mal-occludente e con essa i denti mal-posti . Solo seguendo questa "lettura" dell ' apparato masticatorio , come entità anatomica facente parte di un tuttuno che è il corpo umano , si ottengono risultati funzionali, estetici e soprattutto stabili nel tempo . Con molta cordialità , Biancamaria Castellucci
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Scritto da Dott.ssa Biancamaria Castellucci
Firenze (FI)

Sig. Marcello, i professionisti che l'hanno visitata, sono concordi per la chirurgia per cui penso che altre soluzioni non ottengano risultati migliori.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Marcello, non avendo in mano nessun esame radiologico e non avendo la possibilità di farle una visita non è possibile fornirle una risposta esauriente. Se quasi tutti i colleghi a cui si è rivolto le hanno risposto che lei è un caso chirurgico, forse avranno gli elementi per poterlo asserire. Se vuole risolvere il suo problema, affronti la situazione di petto e si affidi ad un collega in cui ripone fiducia. Cordialmente

Scritto da Dott. Livio Germano
Verbania (VB)

Come sempre ci vuole una diagnosi precisa. Vorrei suggerire la lettura di alcuni articoli che ho scritto su questo sito sul come si fa diagnosi. Se non e stato fatto così bisogna effettuare le cefalometrie. Se il morso sta testa a testa, forse si può migliorare con sistemi non chirurgici. Tutto dipende dalle.. Misure che emergono dalle cefalometrie. C'è sicuramente di mezzo la funzione linguale e la postura ne risente. Un osteopatia che le ha detto. Mai fatta una visita?

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile Sig. Marcello, i diversi consulti che ha richiesto per risolvere il suo caso hanno sortito pareri discordanti pur avendo la possibilità di studiarlo clinicamente e, pertanto, risulta gratuita ed improvvisata una qualsiasi risposta on-line. Le consiglio di affidarsi ad un ortodontista affermato. Cordialmente.

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Caro paziente pur avendo non validi mezzi diagnostici dal suo racconto si evince una non conclamata terza ma appunto una terza borderline, talvolta questi pazienti possono essere trattati in fase adulta con la tecnica Damon, anche se necessita di una collaborazione esasperata del paziente che deve portare moltissime ore elastici di terza. Sono molti i casi trattati da Alan Bagden e dallo stesso Damon, in quanto certamente se le alterazioni del profilo non sono agghiaccianti raramente il paziente accetta di buon grado di farsi sottoporre a trattamenti chirurgici comunque complessi, il sistema Damon si adatta molto bene a questi casi anche se ripeto troppo poco indicativo il suo racconto. Ma puo' certamente Sempre farsi visitare da un ortodontista che esegua tale tecnica
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Scritto da Dott. Gianfranco Paolini
Milano (MI)