Posso curare la carie in altro modo?
Scritto da riccardo / Pubblicato il
Buongiorno, oggi sono stato da un nuovo dentista per il seguente problema: ho una carie profonda nella parte frontale del molare inferiore sinistro. Praticamente si trova a contatto col successivo molare frontistante. Il dentista ha detto che siccome la carie è troppo profonda, non riesce ad "abbracciare" il dente perchè incontra prima il colletto gengivale e non riesce a scendere oltre. Propone di tagliare le gengiva per poter abbassare l'osso scavandolo e poi richiudere la gengiva che si troverà quindi più bassa. La gengiva ci metterà 9 mesi per riempire lo spazio tra il punto di contatto tra i 2 denti creato dal dentista con l'otturazione e il sottostante osso. E' un operazione molto invasiva? Posso curare la carie in altro modo? a quali problemi posso andare incontro se procedo con l'ipotesi del dentista? grazie mille...tra 20 gg dovrò andare a fare l'intervento, ma vorrei avere altri pareri.
Pubblicato il 12-01-2012
Gentile Riccardo, esprimere un parere senza conoscere il suo caso clinico sarebbe azzardato e, pertanto, se il suo dentista è abilitato ed iscritto all'Ordine è un professionista attendibile e mi affiderei tranquillamente alle sue terapie, volte ad aumentare la c.d. "ampiezza biologica", senza ricercare ulteriori conferme o smentite e soprattutto via web. Cordiali saluti
Pubblicato il 12-01-2012
Caro Signor Riccardo, Non è un intervento invasivo. E' una semplice gengivectomia o un semplice lembetto riposizionato apicalmente se si deve anche procedere ad una piccola osteotomia-osteoplastica ossia rimodellazione dell'osso interseptale. I tempi di guarigione chirurgica sono intorno ai 10-30 giorni, quelli di guarigione estetica sono intorno ai 3-12 mesi se si fa una gengivectomia, intorno ai 4-24 mesi se si rimodella anche l'osso, ma lei non se ne accorga e l'otturazione la si può fare subito appena termina la rimodellazione della gengiva, diciamo qualche settimana circa! Questi sono i tempi canonici. Poi dipende tutto dalla situazione clinica che conosce solo il suo Dentista.Questo intervento è consueto e si chiama di allungamento della corona clinica e lo si usa quando c è una patologia dentale, carie o frattura che va sotto gengiva o addirittura sotto il margine osseo. Quanto allo scavare l'osso è senz'altro una sua espressione interpretativa, perchè l'osso non si scava ma si modella conservandone la forma a festone con i canali e le docce di scarico! Ma questo il suo Dentista lo sa. Quindi tranquillo e sereno, è una vera sciocchezza!Le lascio come esempio una foto di un Allungamento della corona clinica con osteotomia osteoplastica e lembo riposizionato apicalmente vestibolare e gengivectomia palataleCordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 12-01-2012
Gentile Sig. Riccardo, mi sembra che il suo dentista le ha proposto la terapia migliore. Quando una carie si estende sotto la gengiva bisogna fare sempre una gengivectomia o un piccolo allungamento. E' una operazione facile ed assolutamente indolore che non dà nessun problema nei giorni successivi. Cordiali saluti
Pubblicato il 12-01-2012
E' proprio la terapia giusta se le cose stanno così...
Pubblicato il 12-01-2012
Gentile Riccardo, la terapia proposta dal suo dentista è assolutamente indicata nel caso di una carie che si estende sottogengiva. Quindi stia tranquillo e si affidi con fiducia al suo dentista. Cordialmente
Pubblicato il 12-01-2012
Terapia corretta. Intervento poco indaginoso. Risultati sicuri. Cordiali saluti.
Pubblicato il 12-01-2012
Sig. Riccardo, noi non conosciamo il quadro clinico, ma quello che lei cità è una corretta procedura conservativa.
Pubblicato il 12-01-2012
Credo che le sia stato spiegato correttamente l'iter e l'unica cosa da tenere presente e' il livello della biforcazione che dovra' essere tenuto in considerazione
Pubblicato il 12-01-2012
Gentile Riccardo, la terapia proposta dal suo dentista è sostanzialmente corretta. Cordialità.
Pubblicato il 12-01-2012
Caro Riccardo, la procedura consigliata è assolutamente corretta in merito a quanto lei descrive, non è nulla di particolarmente impegnativo e i risultati saranno sicuramente eccellenti!
Pubblicato il 13-01-2012
Gentmo Riccardo, la terapia che lo scrupoloso collega ha prospettato è assolutamente corretta. Cordiali saluti.
Pubblicato il 13-01-2012
Ottima terapia. Non ci sono terapie alternative che diano lo stesso risultato.
Pubblicato il 13-01-2012
La terapia è corretta. Talvolta, in casi non estremi si può scegliere una soluzione di compromesso attraverso una ricostruzione in amalgama.
Pubblicato il 14-01-2012
Quella da lei descritta non è un' "ipotesi del suo dentista", ma è un intervento di "allungamento della corona clinica" del dente in questione. In alcuni casi di carie interprossimale molto profonda sotto gengiva è l'unica possibilità per fare una ricostruzione di qualità. Le dirò di più: non tutti i dentisti conoscono questa tecnica e spesso si vedono delle ricostruzioni imprecise, che non seguono il profilo del dente residuo e con infiltrazioni secondarie. Con questa tecnica è possibile montare la diga di gomma che isola il dente dall'ambiente orale consentendo un lavoro pulito e di maggior qualità e la matrice col cuneo di legno che uniformano il profilo della ricostruzione con quello del dente e ricreano un punto di contatto col dente accanto; inoltre è possibile fare in modo che il materiale da ricostruzione non vada a contatto con i tessuti parodontali. Evidentemente il suo dentista è esperto in parodontologia e conosce l'importanza della tecnica che le ha proposto, quindi le consiglio di avere fiducia in lui seguendo le sue indicazioni. Qualunque altro modo di curare il dente probabilmente non darebbe un altrettanto buon risultato Cordiali saluti
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Pubblicato il 15-01-2012
Gentile Signor Riccardo, giusto consiglio terapeutico.
Pubblicato il 17-01-2012
Premesso che per dare un parere preciso è importante vedere la situazione clinica di persona. E' chiaro che laddove ci siano le condizioni che impediscano una corretta riabilitazione dell'elemento singolo si possa ricorrere ad un intervento di chirurgia parodontale per migliorare la clinica operatoria. I tempi possono essere forse più celeri visto che si tratta di un elemento posteriore e quini ha una valenza estetica inferiore rispetto al gruppo frontale. Nel suo caso potrebbe essere sufficiente un periodo che varia dai 3 ai 6 mesi. Cordiali saluti. Alessio Battistini
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