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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 15

A 44 anni rischio di perdere tutti i denti per una gengivite mal curata....

Scritto da cristina / Pubblicato il
Non ho mai avuto un bel sorriso, perchè non ho mai potuto permettermi delle cure adeguate. a 44 anni rischio di perdere tutti i denti per una gengivite mal curata. il dentista a cui mi sono rivolta non mi ha dato molte speranze, ma in compenso ho pagato 1400 euro per 3 sedute di pulitura approfondita. nonostante ciò e seguendo le indicazioni igeniche, la mia gengiva continua a ritirarsi e alcuni denti si muovono e purtroppo avendo pure 2 capsule frontali, non riesco nemmeno più a mordere qualunque cibo, per paura che si stacchino. la soluzione, suggerita dal mio dentista, è quella togliere le capsule, ricoprire 4 denti davanti, ma questo vorrebbe dire sacrificare 2 denti
Gentile Cristina, lei ha seriamente bisogno di uno specialista in parodontologia, solo dopo una terapia causale fatta bene si può decidere cosa fare. Se il problema è paradontale certamente fare 4 capsule non è indicato. Se le è possibile ci faccia avere il file dell'OPT (panoramica).

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)

Gentile Cristina, sicuramente lei non soffre di gengivite (che è un infiammazione della sola gengiva) ma di parodontite, una patologia che comporta la perdita dei tutti i tessuti di supporto del dente (osso, legamento parodontale e gengiva). Comunque i dati che lei ci mette a disposizione sono troppo pochi per poterle dare suggerimenti. Avremmo bisogno di una radiografia panoramica, di una seriografia endorale, di fotografie, di un sondaggio parodontale, ecc. per poter formulare un piano di trattamento. Non le resta quindi che affidarsi ad un dentista esperto in parodontologia. cordiali saluti
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Scritto da Dott. Pasquale Venuti
Mirabella Eclano (AV)

Cara Cristina non si rassegni, chiunque puo' avere un bel sorriso. Lei necessita di un odontoiatra esperto in chirurgia poichè oggi è possibile rigenerare l'osso ormai riassorbito con collaudate tecniche di chirurgia orale. Ovviamente io commento cio' che mi dice senza avere il conforto di un completo studio radiologico. L'odontoiatria ha fatto passi da gigante con nuovi protocolli, può approfondire su www.chirugomaxillofacciale.it. Cenchi un chirurgo esperto e vedrà che riacquisterà il sorriso. Qui tutti restiamo a disposizione. Cordialità

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Scritto da Dott. Francesco Sacco
Salerno (SA)

Gentile signora, sono uno specialista in parodontologia e confermo quello già detto dai colleghi. Purtroppo la o meglio le patologie parodontali sono complesse e subdole, solo uno specialista può adeguatamente trattarla e se si tratta di un caso molto avanzato anche costui dovrà far fatica, ma troverà il modo di arrestare il processo di autodistruzione che l'osso alveolare si è imposto. La mia raccomancazione più sentita è di agire presto: le parodontopatie sono progressive e talvolta molto rapide.
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Scritto da studio dentistico dottor Michele Lopez
San Giustino (PG)

La parodontologia è una branca molto delicata dove la terapia medica deve associarsi alle complicanze del paziente. Pertanto si affidi ad un serio parodontologo come già suggerito dai colleghi e non faccia nulla al momento alle sue capsule !! Saluti

Scritto da Dott. Pietro Convertino
Alberobello (BA)

La PARODONTITE è un'infiammazione di tutti i tessuti parodontali. Generalmente comincia con una gengivite per poi diffondersi al resto dei tessuti. Questo decorso causa spesso la formazione di tasche, riassorbimento di osso e, nel tempo, alla perdita dei denti. Generalmente è un processo che colpisce in età più adulta, ma raramente ne soffrono anche soggetti giovani. Le cause dell'insorgenza sono molteplici: in primis il fattore batterico e conseguentemente le difese dell'ospite, ma fattore fondamentale risulta anche la familiarità. Altri fattori sono stress, diabete, igiene orale carente, fumo, occlusione sbagliata che traumatizza denti e parodonto, ecc. La terapia va dalla semplice rimozione del tartaro ad una pulizia più profonda ed accurata come la levigatura radicolare, fino ad arrivare a rigenerazioni di osso o a trattamenti antibiotici mirati alla distruzione di germi specifici che colonizzano le tasche (Padotest). Le consiglio di affidarsi ad un buon parodontologo. Cordialmente
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Scritto da Dott.ssa Emma Volpe
Siracusa (SR)

Gentile Cristina, oltre a quanto detto, va sottolineato che in un caso come il suo, a prescindere dall'inntervento specifico (le 4 corone), deve essere chiaro che, per sperare in un qualche risultato, la cura che Lei deve prestare ai suoi denti dovrà essere attenta e quotidiana, oltre all'aiuto sistematico e costante (trimestrale) di un buon odontoiatra esperto in parodontologia. Cordialità.

Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

Sig. Cristina, probabilmente il suo odontoiatra ha tentato una terapia causale i cui risutati non sono stati dei migliori. Difficile giudicare, senza visionare accertamenti diagnostici e visita clinica, ma dal mio punto di vista, il ponte di 4 elementi risolve solo tenporaneamente la situazione, che con avanzamento della malattia parodontale, condannerà altri 2 denti pilastro. Le consiglio, di rivalutare con il suo dentista l'eventuale riabilitazione protesica con impianti e ristabilire dei trattamenti parodontali anche chirurgici
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gent.ma Sig.ra Cristina, la malattia parodontale di cui è affetta è stata probabilmente sottovalutata negli anni passati da chi l'ha seguita e probabilmente anche da lei nelle quotidiane e necessarie manovre di igiene domiciliare. Ora, e scrivo questo senza alcun supporto diagnostico in mio possesso, ma solo estrapolando i dati da lei forniti, lo stadio della sua malattia è in una fase molto avanzata. Come parodontologo le posso solo dire che la cura in questi casi è lunga, articolata, implicando innanzitutto una serie di esami particolari quali, il sondaggio parodontale, uno status radiografico completo endorale,( NON la Panoramica che NON è diagnostica e chiarificatrice in questi casi ), l'analisi microbiologica delle tasche (Peritest). Con tutti questi dati un bravo parodontologo, potrà aiutarla, dopo una corretta diagnosi, con terapie chirurgiche e non, con terapie antibatteriche di supporto, a salvare i denti che ancora presentano un supporto parodontale e osseo valido, a eliminare( se necessario ) quelli che non hanno speranza di soppravivenza e con il supporto di un valido protesista e chirurgo implantare, trovare nel caso una soluzione protesica che le dia di nuovo la possibilità di essere serena sia dal punto di vista estetico, che funzionale. Si attenda però un ciclo di cure abbastanza lungo e complesso. A sua disposizione.
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Scritto da Dott. Giuseppe Lazzari
Cernusco sul Naviglio (MI)

Gentile Sig.ra, il quadro che ci fa è scoraggiante le consiglio una visita presso un collega parodontologo, non è detto che tutto sia perduto, l'importante è mettersi in mani competenti ed oneste per curare al meglio la sua patologia; solo in seguito dovrà essere fatta una valutazione protesica. Saluti

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Gentile Cristina, mi associo al collega paradontologo: Dott.Lazzari che Le ha fatto una disamina perfetta.

Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Il suo problema non è la gengivite, ma la parodontite. Le posso consigliare di affidarsi ad un bravo parodontologo, che può cercare di stabilizzare il più possibile questa sua mobilità. www.sidp.it controlli su questo sito lo specialista più vicino a lei. cordiali saluti

Scritto da Dott. Gerardo Cafaro
Campagna (SA)

Gentile Signora, tutte le risposte che ha avuto sono concordanti. Come lei descrive, la malattia è in fase avanzata. Dice anche di averla trascurata fino ad ora per... difficoltà economiche! Nella fase in cui sta, dovrà affrontare cure ben più costose di quelle che le si prospettarono negli anni passati: terapie parodontali ben mirate, dopo un accurato iter diagnostico e "bloccaggio" finale con protesi a ponte, oppure numerose estrazioni e protesi fissa su appoggio implantare. Alternative queste alla più economica protesi mobile su appoggio mucoso. Non si dia per vinta ed affronti con coraggio questo momento decisivo, sicura che alla fine, in un modo o nell'altro, otterrà quel bel sorriso che le è mancato finora. Un accorato consiglio ai lettori occasionali che si fermeranno su questa pagina, di non esitare e sottovalutare la malattia parodontale e le sue cause (malocclusione, scarsa igiene, ecc. ...) nelle sue fasi iniziali, ma di aprirsi ad un sereno confronto col proprio dentista di fiducia perchè la parodontite non è una condanna per i denti, ma una malattia che si cura e dalla quale si può guarire.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Dalla sua descrizione penso ad un problema parodontale grave. Si rivolga ad un bravo odontoiatra con grossa esperienza in parodontologia. Non si spaventi ma probabilmente dovrà togliere dei denti irrecuperabili per salvarne degli altri, alla fine avrà una protesi in parte su denti suoi e in parte su impianti

Scritto da Dott. Marco Dettori
Sassari (SS)

Cristina, per giustificare quel prezzo bisogna capire quale terapia ha usato il collega. Ma, come ti avranno già spiegato i colleghi, la malattia parodontale ha sempre un punto di non ritorno. Cioè, o si cura per prevenire peggioramenti o, si perdono i denti. Comunque, non aver paura a fare delle estrazioni se ce ne fosse la necessità. L'unica raccomandazione che ti faccio è questa: cerca di capire bene il tipo di protesi fissa che ti è stata proposta. Perchè se fai un ponte appoggiandoti agli altri denti che comunque già si muovono, non fai altro che peggiorare la situazione oltre che buttare i soldi.
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Scritto da Dott. Andrea Giglio
Roma (RM)