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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 4

SEGUITO ALLA DOMANDA: E' possibile che durante la terapia ortodontica per correggere una malaocclusione, si crei una temporanea situazione ....

Scritto da Alessandro / Pubblicato il

Ringrazio tutti i dottori che hanno risposto al mio quesito sul precontatto durante terapia ortodontica fissa. La mia domanda era deliberatamente generica perchè purtroppo sono in una situazione psicologica molto critica e, devo ammetterlo, ho paura delle risposte. Quasi tutti avete centrato il punto: la fiducia nel medico cui ci si affida è fondamentale. Io temo che il mio problema sia tutto qui. Ma è molto difficile mettere in discussione un piano terapeutico già in atto, con notevoli esborsi di denaro già effettuati (purtroppo sono un paziente che paga, subito e tutto). Mi sono affidato ad un professionista cui sono arrivato dopo varie ricerche, e che ha fama di professionista serio (è stato ben nominato anche in questo portale, sebbene non mi risulti che ne sia membro) ma leggendo le vostre risposte ad altri utenti ho deciso (IO HO DECISO) che gli esami prodromici alla "costruzione" del piano terapeutico, nel mio caso sono stati parziali, osei dire insufficienti (mi pare di capire che l'ortopanoramica ha un valore di poco superiore all'esame obiettivo, questo in generale, figurarsi quando si va a spostare i denti!). Non ho espresso questi miei dubbi all'ortodontista, nè all'odontoiatra nè all'igenista dentale (professionista molto seria), che mi stanno seguendo tutti contemporaneamente, perchè sarebbe stato come accusarli di pressapochismo ed io non ho alcun titolo per giudicare il loro lavoro (se non rispetto ai risultati, che è ancora prematuro giudicare). Tutti e tre continuano a ripetermi di stare tranquillo ma all'ultima visita di qualche giorno fa l'odontoiatra e l'igenista non hanno potuto nascondere un moto di preoccupazione alla visione del precontatto degli incisivi (gli unici denti che in questo momento hanno un contatto con gli antagonisti) e mi hanno pregato di parlerne con l'ortodontista (che lavora nello stesso studio ma è presente un giorno ogni tre settimane; lo vedrò settimana prossima). Questo ha generato in me una grandissima ansia che si è accumulata a quella che mi divora da qualche mese, dopo una visita da un altro dentista che mi aveva preannunciato sciagure dentali degne dei miei peggiori incubi e lo ha fatto con una brutalità che non esito a definire sadica. Considerate che ho fin da bambino una fobia smisurata (e immotivata) del dentista e i miei peggiori incubi notturni sono da sempre legati ai denti; potete immaginare che effetto ha avuto su di me questa diagnosi catastrofica (molto ridimensionata dall'attuale professionista che non l'ha giudicata per nulla preoccupante). Forse ho solo bisogno di un buono psicoterapeuta. Però a questo punto, visto che ci sono, vi prego di consigliarmi un eccellente gnatologo-ortodontista che operi a Roma. La tentazione sarebbe quella di sentire un altro parere, il terzo da luglio scorso, anche se ormai l'apperecchio fisso è montato e i denti hanno inziato a spostarsi. Il problema è che do quasi per scontato che il nuovo professionista avrà una visione diversa rispetto al collega che mi segue attualmente e proporrà una soluzione diversa. Vale la pena mettere tutto in discussione e perdere i soldi già pagati (sono un umilissimo impiegato) per tenere a bada l'ansia che mi divora? Vale la pena farlo in assensa di fastidi o di campanelli di allarme (fatta eccezione per le difficoltà a masticare causate dall'apparecchio e dal pre contatto)? Naturalmente non vi sto chiedendo una diagnosi, ma solo un consiglio che ha più a che fare con il buon senso (il mio, naturalmente). Vi ringrazio per la disponibilità e per la pazienza. E mi scuso per lo sproloquio.

 

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http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/ortodonzia/8335_e-possibile-che-durante-la-terapia-ortodontica-pe.html

Caro Signor Alessandro, mi dispiace molto per il suo palese stato d'ansia. Capisco il suo "dramma interiore" ma non può delegare a noi, almeno a me, il decidere da quale professionista lei debba andare, non perchè non voglia indicarglielo ma perchè, non essendo al corrente clinicamente, strumentalmente, anamnesticamente della sua patologia gnatologica iniziale ed attuale in corso di terapia, non potrei consigliarle anche volendo un collega che la prenda in cura. Questo perchè a seconda delle problematiche cliniche potrebbe essere più adatto uno anzichè un altro! Speri che le sia chiaro. Non è per insensibilità mia. Anzi è propriop per mia Sensibilità, Professionalità e Cultura e Serietà che le rispondo così, cercando con tutto me stesso di spiegarle le motivazioni. Detto questo, come consiglio personale e per rispondere alle sue riflessioni "Vale la pena mettere tutto in discussione e perdere i soldi già pagati per tenere a bada l'ansia che mi divora? Vale la pena farlo in assenza di fastidi o di campanelli di allarme ?" . Risposta " no non vale la pena. Cerchi di tranquillizzarsi e di essere sereno, si sfoghi col suo Ortodontista, troverà comprensione e spiegazioni esaustive del perchè e del per come! In bocca al Lupo caro Signor Alessandro. Ci e mi faccia sapere se le facesse piacere. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Vede signor Alessandro, anche se leggendo qua e la potrà trovare la certezza del risultato in una cura (di qualsiasi tipo essa sia) in realtà non è così. Affidandosi alle cure di uno specialista, come bene dice, affidandosi alla fiducia, si instaura un percorso terapeutico in cui è ben noto solo il punto di partenza. La strada da fare, sebbene sia nota per sommi capi, va aggiustata in base alla risposta del paziente, visto che non tutti rispondiamo allo stesso modo ad uno stesso stimolo. Quindi in mancanza di altri dati, sono propenso a pensare che sebbene si stiano probabilmente creando scompensi nella sua bocca, questi siano di tipo transitorio, e che scompariranno quando l'occlusione arriverà ad essere bilanciata. Lei afferma di essere curato da uno staff di persone padrone della disciplina. Le aiuti ad aiutarla comunicando loro le sue paure e i suoi dubbi. Sono sicuro che ne trarrà beneficio. L'ansia è comprensibile, ma purtroppo in questi frangenti turba soltanto ulteriormente le cose. In bocca al lupo.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Sig. Alessandro, comprendo il suo stato d'ansia probabilmente scaturito da un disappunto del suo odontoiatra incaricando lei di comunicare all'ortodontista dei precontatti; per evitare tutto bastava che l'odontoiatra parlasse lui direttamente con l'ortodontista che poi sicuramente avrebbe rivisto velocemente il caso. Nonostante tutto siamo fortunati, perché c'è stato solo un problema psicologico, il problema ortodontico funzionale eventuale è ancora facilmente rimediabile, al massimo verrà prolungata di qualche mese in più la cura, l'importante che lei non venga abbandonato, per questo le sconsiglio di ricercare altri pareri che aumenterebbero il suo fragile stato d'ansia.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Il precontatto tra gli incisivi è di rapida soluzione biomeccanica stia tranquillo basta portare leggermente più avanti i superiori ed indietro gli inferiori

Scritto da Dott. Massimiliano Trubiani
Roma (RM)