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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 9

Mio figlio di 12 anni è in trattamento dall'età di 5 anni per una terza classe

Scritto da valentina / Pubblicato il
Buon giorno, mio figlio di 12 anni è in trattamento dall'età di 5 anni per una terza classe. Nel corso degli anni ha cambiato una serie di apparecchi (per allargare il palato, maschera di deler...) ora l'ortodonzista mi propone una cura con un apparecchio fisso superiore e inferiore con ancoraggio di mini viti, a me spaventa moltissimo questo tipo di apparecchio. Mi rendo conto che le informazioni che vi fornisco sono minime ma vorrei un parere vostro su questa cura. vi ringrazio.
Cara Signora Valentina, non funziona mica così cara Signora. Vorrei tanto esserle utile ma sinceramente più volte ho spiegato e non solo io che la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere. Ha parlato col suo Dentista? Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig.ra, la tecnica di ancoraggio con mini viti inserite nell'osso è nuova, non particolarmente cruenta ed in molti casi opportuna perchè accelera i tempi di terapia con buoni risultati. Se l'ortodontista che cura suo figlio ha proposto tale metodica sarà perchè ne ha particolare esperienza e potrà garantirle un migliore successo nel trattamento ortodontico anche se, a tal proposito, Le consiglio di disquisirne approfonditamente sui possibili rischi-benefici. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

E' vero che la III classe è una bestia difficilissima da domare, ma se ha iniziato veramente a 5 anni, è sorprendente come non si sia risolta. La sua domanda sarebbe stata meno strana dal mio punto di vista, se avesse (cosa molto sbagliata che quindi spiegava l'insuccesso) iniziato da poco. Ma a 5 anni, con un apparecchio funzionale - creante funzione, assieme alla correzione delle concause, lingua, respirazione orale etc, a quest'ora sarebbe risolto. Io sinceramente non conosco la tecnica con i mini impianti, ma a naso mi sembra una grande forzatura. Così ci si creano degli ancoraggi cui far tirare i denti dove vogliamo. Ma la III classe tutto è meno che un problema di denti: è un guaio della struttura ossea scheletrica.. E come tale c'è poco da spostare i denti, c'è da rimaneggiare le basi ossee. Ma per lavorarci, bisogna conoscerle queste basi, sapere dove stanno. E' stata fatta una adeguata diagnosi cefalometrica al bambino?? Se non sa cosa è bisogna che perda tempo a leggere i miei articoli in questo sito dove ne parlo diffusamente. Solo chi sa come stanno le cose a livello di struttura scheletrica può agire in modo efficace in ortodonzia. Diciamo come cosa positiva che essendo maschio, è a fine crescita ma c'è ancora da sfruttare un po di crescita residua per indirizzarla verso la guarigione, ma solo se sarà veramente collaborante a portare l'apparecchio funzionale che è facilissimo ma va portato tutto il giorno. Queste ultime righe sono frutto della mia immaginazione, sarebbe da vedere l'analisi cefalometrica..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara signora, purtroppo ci sono molte 3e classi dificilissime da sistemare e ci vuole tanta perizia da parte dell'ortodontista e pazienza da parte del(appunto) paziente. Con una particolare esame delle strutture craniche eseguita all'inizio del trattamento, quindi a 5 anni, tale difficoltà si poteva ben mettere in evidenza. Alle volte si può anche capire l'impossibilità di portare con la terapia a un buon risultato e lasciare per la chirurgia a fine crescita. Inoltre ci sono anche i problemi disfunzionali e la necessità di collaborazione con l'otorino e la logopedista (di solito sono donne). Non conosco la sua situazione, e come le dice il dottor Passaretti è difficile a questo punto con solo uso di un ancoraggio perfetto modificare l'ortopedia. Cioè è impossibile ancorarsi sull'osso e poter modificarlo. A proposito dell'ancoraggio con mini impianti, questa è una tecnica che usata nel momento opportuno è innocua e molto utile. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Gentile signora, se il suo ortodontista ha iniziato la correzione in età così precoce e non ci sono stati miglioramenti significativi ci sono due possibilità: o il bimbo non ha collaborato a sufficienza con la maschera, oppure la III classe è VERA, ossia è ad eziologia totalmente mandibolare. In parole povere se la mandibola è programmata geneticamente per arrivare a una determinata lunghezza, nessun ortodontista e nessun apparecchio sono in grado di fermarla. Se è stato proposto un trattamento di ortodonzia fissa è probabile che l'ortodontista ha valutato che ce ne sia la necessità e ci siano ulteriori margini di miglioramento. Le miniviti di ancoraggio sono molto utilizzate e non danno particolari problemi. Cordialmente
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Scritto da Dott. Gabriele Stirpe
Priverno (LT)

Gentile Sig.ra Valentina, la tecnica di usare mini viti che servono da ancoraggio non è cruenta e può risolvere determinate situazioni. Non posso però dire se servono a risolvere il problema a suo figlio non conoscendo il caso. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Valentina, spero che il percorso di suo figlio sia comprovato da opportuna documentazione; ora è fatta una proposta leggermente invasiva, per cui mi sembra corretto che le scrivano le indicazioni all'utilizzo di questa tecnica, poi dovrebbe inviarcele per ottenere delle corrette risposte.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

L'utilizzo di impianti corticali a scopo ortodontico sta diventando una realtà sempre più consolidata e non sono particolarmente invasivi. Di più non so dirle, se non che le terze classi sono spesso complicate e lunghe da risolvere.

Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

Gentile signora la terza classe scheletrica e' la problematica più complessa da gestire e risolvere per l ortodonzista! Se tramite uno studio cefalometrico si individuano i fattori che possono contribuire a limitare la protrusione mandibolare gli apparecchi funzionali sono utilissimi e prima si interviene meglio e' ! Io penso che il suo ortodontista abbia lavorato bene con la terapia funzionale sulle basi ossee ma ora che la dentatura e' completa voglia stabilire un corretto ingranaggio dentale e l uso delle miniviti può semplificare e accorciare il lavoro. Ovviamente il paziente va controllato fino all eta di 18 anni in quanto la crescita residua mandibolare spesso riserva brutte sorprese! Grazie
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Scritto da Dott.ssa Ivana Costa
Rossano (CS)