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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 10

Ora non ho più la perfetta occlusione anteriore che avevo prima di iniziare col bite.

Scritto da SERGIO / Pubblicato il
Salve, ho un problema di malocclusione, morso profondo, disfunzione dell'ATM, cervicalgia, ecc. Ho un bite inferiore (R.O.M.N.F) di ottima qualità realizzato a seguito di elettromiografia e chinesiografia, che hanno rilevato mancanza di spessore posteriormente di 3,8 mm. Dopo 10 mesi, non mi è stato mai modificato, nonostante lamentavo dolore agli incisivi inferiori, che hanno incominciato a dondolare! Nella totale indifferenza del mio Dentista ho chiesto ad un amico odontotecnico di aiutarmi,il quale ha semplicemente limato un bordino sollevandomi dal dolore. Quando serro la mandibola senza bite ho dei precontatti importanti sui canini, insomma ora non ho più la perfetta occlusione anteriore che avevo prima di iniziare col bite. Adesso ho deciso di cambiare dentista, ma mi ha prospettato l'ortodonzia. Vorrei sapere se è possibile recuperare la mancanza di dimensione verticale posteriormente con trattamento ortodontico. GRAZIE
Gentile Sig. Sergio, senza nessun dato obiettivo dare una risposta non è semplice ma, generalmente, alzare la dimensione verticale con l'ortodonzia è possibile. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Di norma è possibile chiaramente quando c'è assenza di patologia articolare o comunque è risolta l'alternativa è protesica o con ricostruzioni in composito cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Gentile Sig. Sergio, generalmente l'ortodonzia può rialzare la dimensione verticale. Non deve però esserci malattia parodontale in atto. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Per quel poco che so il bite è una "non cura". Nel senso che quando lo si posiziona se ne trae giovamento, quando lo si toglie il giovamento scompare. Un pò come il freddo coi guanti. Lasciato poi per un tempo molto lungo senza controlli oserei dire che diventa una arma impropria contro i denti.Quello di cui necessità è un bravo dentista con approfondita conoscenza della gnatologia e della ortodonzia, in modo che eventuali miglioramenti ottenuti col bite, poi vengano apprezzati con lo spostamento dei denti, proprio per non dover più avere bisogno del bite. Anche se i casi in cui si riesce a raggiungere questo risultato sono pochi, vale la pena provarci. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile Sig. Sergio, il fatto che abbia scritto l'acronimo dei bite realizzati secondo la scuola di pensiero che perseguo da anni mi impone di risponderle. R.O.N.M.F. sta ad indicare Riequilibratore Occlusale Neuro Mio Fasciale e deve essere realizzato solo dopo una serie di accurate analisi tra cui l'elettromiografia e la chinesiografia da valutare necessariamente prima e dopo TENS (stimolazione elettrica neurale Trans cutanea); una elaborazione dei modelli da studio in Occlusione Abituale da confrontare quando presente il Mioprint ricavato con la TENS, per valutare la disposizione spaziale della sua mandibola o meglio il corretto rapporto che la mandibola contrae con il mascellare superiore; la compilazione della scheda valutativa osteopatica per la dinamica del sistema cranio-sacrale; una diagnosi scritta che comprende i tracciati elettromiografici e le valutazioni osteopatiche seguite dalla terapia rivolta all'eliminazione di disfunzioni somatiche come da codice di medicina internazionale 739.0 - 739.0 ICD-9CM. Se non le è stato fatto quanto sopra detto allora il bite che lei ha non è un R.O.N.M.F. Se ci manda ulteriori informazioni sul suo caso riuscirò a darle risposte più esaurienti. Dott. Angelo Zobi. Napoli
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Scritto da Dott. Angelo Zobi
Napoli (NA)

Caro Signor Sergio, pienamente d'accordo col Collega Dr. Zobi che ha magistralmente descritto il Bite R.O.N.M.F. .Mi auguro, anzi Le auguro, che l'Odontotecnico abbia ritoccato il bordino del bite e non il margine incisale dei frontali o i denti in generale perchè si sarebbe così alterata la dimensione verticale e la protezione incisiva, ossia la disclusione in protusiva dei denti posteriori e canina di tutti gli altri denti! Non capisco perchè si sia rivolto ad un Odontotecnico che non ha cognizioni Medico-Cliniche di Gnatologia, materia molto delicata, anche nel ritocco del Bite! Aggiungo solo che non è il solo modo di costruire un bite. Personalmente per esempio preferisco progettare un bite dopo valutazione delle ATM e dell'occlusione, non solo Clinica ma anche Posturale : ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli Ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura, sia che essa sia discendente, ossia a partenza da una malocclusione, sia che essa sia ascendente, ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. Tutto questo preceduto dallo studio Gnatologico dell'Occlusione con un Articolatore a valore medio, registrando con un arco facciale la posizione spaziale della base cranica ed il movimento di Bennet delle ATM. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" Impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet meglio detto movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Diagnosi che deve essere anche conseguenza di un completo Ceck up ortodontico con cefalometria, ossia m isurazione di angoli e segmenti di retta sulla teleradiografia e sul suo profilo non solo Rx ma anche fotografico e modelli di studio Ortodontici, diversi da quelli Gnatologici! Il Bite ha senso se poi porta ad una terapia risolutiva della malocclusione, o meglio della persa giusta occlusione. Le lascio una foto con diversi tipi di bite e in basso l'arco facciale di trasferimento.Il Bite Plane, che sembra una "sciocchezza" ma non lo è, anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata fissa perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere, poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo , ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore; è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite,così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari e il cervello dimentica la posizione errata patologica memorizzata da esso e si può trovare così la nuova posizione della mandibola,quella corretta". Il bite plane infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico ed una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig.Sergio, in alcuni casi il bite è uno strumento diagnostico, che sarà sostituito da una corretta ortodonzia.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Dio mio, 3,8 millimetri?? Ho letto bene?? Oggi i bytes vengono costruiti come fossero vanghe per l'orto. C'è la moda di curare i disturbi craniomandibolari (ignorando tra l'altro la componente psichica) in modo talmente empirico che ricorda l'apprendista stregone del medioevo. E di danni se ne possono fare davvero tanti. Meglio ortodonzia che un pezzo di plastica inventato.

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Spesso il bite precede l'utilizzo di una ortodonzia . Chieda al suo dentista

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)