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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 18

A mia figlia di 11 anni il dentista ha consigliato di mettere l'apparecchio per una malocclusione.

Scritto da michele / Pubblicato il
Salve, a mia figlia di 11 anni il dentista ha consigliato di mettere l'apparecchio causa mala-occlusione. Questa diagnosi è stata fatta senza nessuna radiografia. Prima di fare l'apparecchio, per scrupolo, abbiamo portato la bambina da un altro dentista il quale invece sospetta un possibile prognatismo e consiglia di effettuare una radiografia prima di procedere con qualsiasi terapia. Cosa mi consigliate di fare? E' opportuno effettuare comunque una radiografia prima di mettere un apparecchio? Grazie mille in anticipo!
Caro Signor Michele, un esame gnatologico-Ortodontico è una cosa molto seria ... non si "sospetta" ... si deve fare una "Diagnosi"... purtroppo non posso rispondere in modo adeguato per motivi logistici...se crede mi interpelli alla mia email personale ... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari e Ortodontista (la figlia Claudia)

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

In linea di massima prima di qualunque trattamento ortodontico specie dell'età evolutiva è opportuno realizzare lo studio del caso che non può prescindere dalle opportune indagini radiologiche generamlmente la ortopantomografia o "panoramica" e la teleradiografia del cranio

Scritto da Dott. Paolo Gilardini
Ivrea (TO)

Qualsiasi ortodonzista che abbia un minimo di esperienza riesce a identificare una malocclusione (di una certa importanza) anche solo osservando l'aspetto esteriore. Ma da questo a..."fare l'apparecchio" c'è di mezzo IL MARE !!! Diffidare SUBITO di chi dice che ci vuole "L'APPARECCHIO", e fidarsi invece di chi propone un "TRATTAMENTO ORTODONTICO". A volte, poche parole, la dicono lunga sulla competenza di chi abbiamo di fronte. Saluti.

Scritto da Dott. Alberto Ricciardi
Trebisacce (CS)
Torino (TO)

Una prima visita permette di capire, in genere, se è necessaria la terapia. Ma prima di programmarla occorre prendere delle impronte, fare una radiografia panoramica, una latero-laterale del cranio, probabilmente una radiografia del polso per valutare l'età ossea (diversa dall'età anagrafica), e sulla base della latero-laterale eseguire una analisi cefalometrica. Si chiama, in sostanza, STUDIO DEL CASO. Sulla base di questo studio si conferma la diagnosi preliminare e si può programmare la terapia.
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Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Sig. Michele esiste in ortodonzia una diagnosi clinica che può definire una mal-occlusione, ma prima di iniziare qualunque cura meglio eseguire tutte le RX necessarie.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Ogni piano terapeutico, và sempre supportato da una adeguata diagnosi clinico-strumentale. Solo così è possibile ottenere risultati attendibili e prevedibili.

Scritto da Dott. Sergio Audino
Palermo (PA)

La prego vivamente di leggere il mio articolo su questo sito riguardo ortognatodonzia e perchè bisogna fare diagnosi (e quindi poi trattamento) accurato che non si può mai fare ad occhio...

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Mi sembra di intuire, da come Lei sta ponendo la domanda, che è già in Lei la convinzione di effettuare un check up accurato prima di sottoporre a trattamento ortodontico Sua figlia. Se invece avesse ancora qualche dubbio, le risposte dei colleghi che mi hanno preceduto nella risposta sicuramente Le saranno di aiuto a decidere per il meglio. Mi permetto solo di suggeriLe di rivolgersi ad un dentista che sia uno specialista in ortognatodonzia. Cordialità Dr.Bergo

Scritto da Dott. Leonardo Bergo
Torino (TO)

Gentile signora, il termine malocclusione è assolutamente generico e come tale viene utilizzato quando si evidenziano denti storti o rapporti dentali chiaramente alterati . Viceversa per definire una terapia servono di base una radiografia panoramica, un telecranio ( per eseguire della misurazioni) , una impronta ed un attenta visita che valuti una serie di parametri. Se si ritengono i dati sufficienti si elabora una terapia ed a questo punto si espone al paziente ed ai suoi familiari per un corretto consenso informato e per sintonizzare la terapia che si ritiene ideale con quelle che sono le aspettative ( quando è possibile ). Auguri Dr. Costantino Volpe- Salerno
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Scritto da Dott. Costantino Volpe
Salerno (SA)

Qualsiasi ortodonzista, per quanto esperto, deve fare una diagnosi precisa prima di stabilire quale trattamento ortodontico eseguire, e per questo ha sicuramente bisogno delle radiografie opportune. Distintamente, Dott. Paolo Ceschini

Scritto da Dott. Paolo Ceschini
Treviso (TV)

Caro Sig. Michele fare diagnosi di malocclusione per un esperto soltanto con l' esame clinico non è cosa difficile; è ovvio che prima di intraprendere qualsiasi trattamento ortodontico sarà necessario un' attenta valutazione del caso che non si effettua soltanto con delle lastre ma anche con lo studio dei modelli e delle fotografie intra ed extraorali. A sua disposizione per ogni altro chiarimento. Cordialmente

Scritto da Dott. Massimo Cultrone
Calcinaia (PI)

Penso che sia corretto evidenziare obbiettivamente dopo una visita un problema di malocclusione. Da li a mettere l'apparecchio ce ne passa, modelli di studio, rx telecranio. .. sono la conseguenza degli esami richiesti per studiare il caso fare diagnosi certa e progettare l'apparecchio. Quindi il suo dentista non ha sbagliato

Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)

Lo studio del caso clinico-ortodontico prevede le radiografie,i modelli in gesso e le fotografie. Pur tuttavia, ma non è il caso di sua figlia, alcune terapie intercettive e preortodontiche iniziate in età precoce partono senza le radiografie e i modelli in gesso.

Scritto da Dott. Gianluca Bianco
Marano di Napoli (NA)

Una malocclusione può essere valutata anche solo con una semplice visita. Comunque sia un supporto radiografico è sicuramente di maggior aiuto, anche per l'impostazione della terapia più adeguata.

Scritto da Dott.ssa Marica Berti
Viareggio (LU)

Cara signora, l’ortodontista che per primo ha visitato suo figlio, può, avendo una buona esperienza, porre la diagnosi anche esatta, ma sicuramente prima di iniziare il trattamento avrebbe fatto le radiografie d’uso, anche per motivi legali. La diagnosi ortodontica è soprattutto clinica e poi viene avvalorata anche da altre indagini strumentali. Cordialmente E.Spagnoli

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Cara Signora, in genere è possibile effettuare una diagnosi anche senza la radiografia del profilo (latero-laterale). Occorre sempre la panoramica. Tuttavia in casi gravi conviene sempre richiedere anche la latero-laterale, anche al fine di monitorare i cambiamenti dentali e scheletrici. Cordialità

Scritto da Dott. Vittorio Cacciafesta
Milano (MI)

Senza radiografia? meglio cambiare...

Scritto da Dott. Corrado Cerino
Napoli (NA)

Buongiorno, A parte casi molto particolari, la decisione di mettere un apparecchio di ortodonzia o di ortopedia dento-facciale si fa in seguito ad un protocollo ben codificato. La prima fase è costituita dallo studio del caso, fatto a partire da impronte (che permottono di fare dei modelli di gesso), da foto del viso e delle arcate del paziente, e da radiografie (in generale un’ortopanoramica ed una teleradiografia di profilo). Soltanto dopo lo studio di tutti questi elementi si puo’ arrivare alla diagnosi della malocclusione, e in un secondo tempo identificare quali sono gli apparecchi possibili per trattare il problema. Infine, tra questi apparecchi, si sceglie quello piu adatto all’età del paziente ed alle sue capacità collaborative. Solo molto raramente, quindi, si puo’ decidere di mettere un apparecchio senza seguire questo protocollo (per esempio se la malocclusione riguarda soltanto due denti). La cosa che mi pare, comunque, la più importante è la necessità per Lei di avere una comunicazione chiara prima, durante e dopo il trattamento di sua figlia, con l’ortodontista che la prende in cura. Solo questo le permetterà di avere tutte le risposte alle sue domande e, di conseguenza, di riporre la massima fiducia nel dentista stesso.
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Scritto da Dott.ssa Annelyse Garret Bernardin
Roma (RM)