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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 7

Incisivi centrali superiori separati

Scritto da monica / Pubblicato il
Faccio mal volentieri la pulizia ogni tot anni, perchè sono piuttosto delicata e non ho un quadro così compromesso. Lunedì scorso ne ho avuto la conferma... In un disagio generale ora mi ritrovo con i due incisivi centrali superiori separati tanto da vedere la luce in trasparenza, la papilla interdentale interrotta da un buco e, quando parlo (faccio l'insegnante,) la saliva che esce dalla fessura. All'ispezione posteriore sento pure come se qualcosa pendesse. Consapevole che non ci fosse cosi tanto tartaro da giustificare tale accanimento con l'ablatore, la cartina ruvida e il gommino (ho i buchi anche tra gli incisivi inferiori ma nessun ristagno dei cibi che invece riscontro sopra) chiedo gentilmente se, invocando la nuova formazione di tartaro, la situazione si risolverà. Ho anche una certa sensibilità proprio li a livello della papilla che mi sembra piu corta. Che mi consigliate? Sono in ansia. MM
Non é chiara la richiesta probabilmente c'é una retrazione gengivale e quindi ossea. Meglio una visita da un collega esperto in paradontologia. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Sig. Monica, lei presenta i danni parodontali di chi "Fa mal volentieri la pulizia ogni tot anni", ora attenda la guarigione, poi ritorni dal suo odontoiatra per valutare un trattamento parodontale rigenerativo. Si ricordi che abbandonare la visita semestrale può provocare danni a volte mutilanti. Controlli sempre che l'ablazione del tartaro sia eseguita da un odontoiatra o da un igienista dentale laureato o abilitato che sono le uniche figure legiferate a dare questa prestazione, chi non possiede i titoli oltre non poter eseguire questa cura, potrebbe provocare danni senza possedere un assicurazione di responsabilità civile.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara signora Monica, a parte il fato che l'igiene orale professionale dal Dentista deve essere fatta non ogni tot anni ma più volte l'anno e vista l'età che ha che è tra le più colpite dalla malattia parodontale in senso lato, l'igiene deve essere completata un curettage e scaling se vi fossero tasche parodontali di almeno 4-5 mm! Quindi ne parli col suo Dentista! Come vede lei dice che il suo "quadro non è compromesso" ed invece sta descrivendo danni parodontali con decapitazione delle papille e diminuzione della altezza delle stesse per formazione di difetti ossei. Mi spiego meglio. La papilla interdentale ha una forma piramidale perchè si "appoggia" su un osso convesso con la stessa forma interprossimale, osso che diventa poi concavo sul versante del colletto vestibolare e palatale o linguale del dente creando la cosiddetta festonatura ossea che deve essere armoniosa e essere in relazione con la festonatura gengivale che segue a sua volta la forma della corona clinica del dente o dell'otturazione o della corona protesica. Se l'osso cambiasse forma per una patologia parodontale, anche la gengiva cambierebbe forma e la papilla èì la prima parte anatomica della gengiva a mutare la sua forma proprio come descrive. Allora cosa si deve fare?Bisogna visitarla clinicamente (due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e root planng. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perchè è stato escisso il tessuto di granulazione presente)! Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" e " CURETTAGE E SCALING" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!' e "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e le numerose pubblicazioni da me scritte sulla Parodontite e sulla Parodontologia in genere, ne ha una vastissima scelta! Per il diastema è lo stesso discorso e bisogna valutare non solo il parodonto ma anche la presenza di frenuli e l'eventualità di esciderlicirurgicamente e la possbilità di chiuderli ortodonticamente se non si fosse in presenza di una parodontite, altrimenti prma si deve curare la Parodontite e solo dopo, nel caso, si procede con l'Ortodonzia attuando una terapia di mantenimento parodontale e a fine cura una eventuale nuova terapia parodontale! Come vede i problemi ci sono eccome! Grazie anche alle troppo rare sedute di Igiene orale e se ci fosse una parodointite, alla mancata Diagnosi da troppo tempo! Coraggio, vada da un bravo Parodontologo e si faccia visitare! Ne uscirà fuori :). Le lascio un Poster fatto da me e da mia figlia Claudia odontiatra con me che le spiega i concetti basilari di come inizia una Gengivite ed una Parodontite e cosa sia un Curettage e Scaling. Sperando di averle fatto cosa uitile la saluto ancora, gentile signora Monica.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Decisamente sbagliato non fare controlli ed igiene regolari, e farsi auto - diagnosi senza il parere dello specialista. Se lei è ora in queste condizioni, è perchè ha dei problemi parodontali (riassorbimento osseo alveolare e conseguente perdita di adesione della papilla interprossimale), magari non limitati solamente agli incisivi e, in seconda battuta, è perchè non cura adeguatamente la sua igiene orale domiciliare. Vero che, se lei ritorna alle sue abitudini, il tartaro si riformerà nel giro di poco tempo (qualche settimana), e ritroverà il suo spazio interprossimale chiuso e la papilla aderente....continuando a perdere osso alveolare di supporto, per passare fra qualche anno alla perdita degli elementi dentari interessati. Sia logica (fa l'insegnante!)! Entri nell'ottica di idee che dal dentista ci si va una/due volte l'anno a farsi controllare, che l'igiene orale domiciliare deve essere scrupolosa e quella professionale obbligatoria: se trattata adeguatamente, senza più accumuli di placca batterica, la papilla si ri-posizionerà (magari sarà necessario un piccolo intervento correttivo, ma nulla di particolare) e lo spazio interdentale si ridurrà a tal punto che non lo avvertirà più.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile Monica, come già chiaramente spiegato lei soffre di retrazione ossea con conseguente retrazione gengivale. La pulizia va eseguita con costanza ed è molto importante per mantenere la presenza dell'osso. Non si abbatta se adesso vede i suoi incisivi separati dall'assenza del tartaro, perchè è invece la sua presenza ad allontanarli sempre di più fino al completo abbandono dei denti. E' importante fare la pulizia dei denti ogni qualvolta sia necessario e questo lo può stabilire solo il suo dentista. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott.ssa Barbara Boniello
Ciampino (RM)

Lei spera nella formazione di tartaro per mascherare un diastema centrale superiore! Mi sembra del tutto sbagliato. Bisogna fare la rieducazione della deglutizione e forse, con la lingua a posto i diastemi si chiuderanno e faccia l'igiene a casa e professionale con regolarità. Cordialmente

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Cortese signora, il tartaro non è la soluzione per "tappare i Suoi buchi". Se, come Lei sostiene, il Suo parodonto è sano, nel giro di alcuni mesi le papille possono riformarsi, a condizione che Lei mantenga una igiene domiciliare ineccepibile con l'uso del filo interdentale (e non degli scovolini). Se invece, come si può sospettare dalle Sue parole, il Suo parodonto è malato, l'unica soluzione è farselo curare, ma non sempre è possibile recuperare la posizione gengivale originale, quindi gli spazi potrebbero rimanere aperti. Una accurata visita parodontale potrà fugare i Suoi dubbi.
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Scritto da Dott. Attilio Venerucci
Finale Ligure (SV)