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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 15

Voi Dentisti come state trattando questa situazione?

Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Salve, Ho una domanda da porvi. Come ben sapete attualmente in Italia siamo in piena emergenza da Coronavirus. E come sapete, i cittadini per legge devono uscire di casa il meno possibile e solo per validi motivi. Peró nelle varie trasmissioni tv, ecc non ho mai sentito parlare dei dentisti. Voi come state trattando questa situazione? Avete dei protocolli chiari in merito? Perchè, da ignorante in materia, credo che sia un pó complicato il discorso quando si operano pazienti che tengono la bocca aperta per molto tempo e comunque creano dell'areosol nella stanza con le varie procedure in bocca. Non c'è rischio che permanga nell'aria il virus qualora un paziente fosse portatore di tale virus? Ho letto che in teoria bisognerebbe arieggiare lo studio per mezz'ora tra un paziente e l'altro..ma basta come accorgimento? Vi pongo tali domande perchè sarei dovuto andare dal dentista giorni fa per un controllo (in quanto temo di dover fare dei lavori su alcuni denti tipo canalari,ecc ma ovviamente non ne ho ancora certezza), ma l'ho disdetto (vista la situazione attuale). Ovviamente prima o poi vorrei andare a fare tale controllo (e gli eventuali lavori che ne conseguiranno)..magari ad Aprile..peró ammetto che sono preoccupato per il discorso del Covid-19.. Sinceramente a oggi, come consiglia il Governo, non sto uscendo di casa..e mi scoccerebbe rischiare un contagio andando dal dentista.. Potete darmi qualche rassicurazione/informazione in merito? Strano, ripeto,che in tv non parlano mai dei dentisti considerando che solitamente moltissime persone hanno bisogno di andarci.
I protocolli sono serissimi, codificati dall'Ordine dei Medici e devono essere rispettati da chi lavora ancora (molti hanno chiuso temporaneamente).. Il rischio sostanziale per il paziente c'è se la sala d'attesa (come qualunque altro ambiente oggi accessibile) è affollata. Ma questo noi dobbiamo prevenirlo, dando appuntamenti precisi in cui sostano per brevissimo tempo un paziente o al massimo due se le famose distanze sono preservate. Ciò non è difficile da attuare, sia perchè questo valeva anche prima (per ragioni di puntualità necessarie oggi come oggi, in ogni caso) sia perchè l'affluenza viene consigliata di limitarla ad urgenze di vario tipo. Quindi in media ora come ora i pazienti trattati non sono molti in genere. Quanto alla sicurezza della s. operativa, come dice lei, viene suggerito dalle linee guida di aerare l'ambiente fra un paziente e l'altro. Io poi che sono un appassionato di ozonoterapia, ho acquistato un apparecchio che emette in continuo piccole quantità di ozono che sono in grado di sanificare l'ambiente dai germi peggiori. E ricordiamoci comunque che i dentisti preparati (direi di stare attenti alla odontoiatria commerciale, dove talora non è così) sono in grado assolutamente di prevenire infezioni ben peggiori, da sempre, con le manovre igieniche e di sterilizzazione, quali epatite B e C, o HIV, TBC etc etc. Quanto alla liceità di recarsi per strada dal medico, io creo anche da una città all'altra (ognuno si deve far curare dove preferisce) questa è ben ammessa dalle norme attuali, come per andare in farmacia o agli alimentari. Quanto a noi, ci proteggiamo adeguatamente con mascherine di vario tipo e tutto il resto: io penso che se avessi fatto l'anestesista o il cardiologo non mi sarei potuto o dovuto ritirare in un eremo sulla montagna proprio ora. Anche Il dentista è un medico che cura gente sofferente. E se tutti i dentisti chiudessero lo studio, si creerebbe un affollamento ben più pericoloso per i cittadini ai pronto soccorso o alle guardie mediche in caso di urgenze.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gent.mo il mio studio a Milano è chiuso per le attività ordinarie ed attualmente ho adottato un sistema di reperibilità per le reali urgenze previo triage telefonico. Io sono a Milano ma le perplessità sono giustificate. Meglio rimandare tutto ciò che è non essenziale in questo momento, al di là delle rassicurazioni da parte di alcuni. State a casa soprattutto i lombardi!

Scritto da Dott. Johannes Schmitz
Milano (MI)

Buongiorno. Certamente abbiamo raccomandazioni e protocolli di comportamento per rispettare il DPCM del 9 marzo 2020. Poiché rientriamo in una categoria che svolge un lavoro essenziale per la salute dei cittadini, siamo legittimati ad operare. Possiamo autorizzare i pazienti che si devono recare nei nostri studi per effettuare le cure necessarie, un elenco di cure urgenti e non procrastinabili. Inoltre ogni paziente viene preparato per entrare in una sala operatoria, quale è la sala in cui operiamo, privata di ogni suppellettile non indispensabile e con noi operatori protetti di tutto punto. La sala viene preparata prima e dopo il paziente e questi non aspetta in sala d'attesa se non il tempo strettamente necessario a riceverlo e non incontra altri pazienti. I Medici Odontoiatri prevengono ogni giorno infezioni da microrganismi altamente infettivi (Epatiti, HIV, Prioni,..), anche ben più temibili del terribile coronavirus. Nel suo caso, terapie non urgenti vengono rinviate a dopo il primo aprile.
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Scritto da Dott. Enrico Cauli
Roma (RM)

Credo che la maggior parte di noi ha messo gli studi in standby come credo tutti gli altri studi medici dichiarando la disponibilità o reperibilità solo per interventi di emergenza di carattere non invasivo e tantomeno che prevedano l'uso di aerosol.
Per quello che mi riguarda, occupandomi in particolare di ortognatodonzia, sono disponibile a lenire disagi ai portatori di protesi ortodontiche con sospensione di tutti gli interventi di tipo operativo.
Il tutto seguendo i protocolli igienico sanitari suggeriti dai nostri organi di controllo
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Scritto da Dott. Costantino Volpe
Salerno (SA)

Per quanto mi riguarda il mio studio è a disposizione solo per le urgenze mentre i trattamenti non indispensabili sono rinviati a quando sarà possibile effettuarli.
In ogni caso anche per le urgenze vengono applicati dei protocolli di ricevimento pazienti e disinfezione degli ambienti ancora più rigorosi di quelli che già siamo abituati ad attuare per prevenire le infezioni da qualunque tipo di microorganismo (compresi il virus dell'epatite e l'HIV).
E' molto più sicuro gestire l'emergenza in studio piuttosto che in un pronto soccorso ospedaliero affollato di gente, dove possono girare molto meglio i virus compreso il coronavirus.
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Scritto da Dott. Mario Zannella
Roma (RM)

Sig. Alessandro, gli odontoiatri con probabilità hanno una resa pubblicitaria molto bassa in TV e non conviene parlarne, quindi lasciamo parlare la sig. D'Urso che di pubblicità ne vende molta di più. Oggi, siamo ancora liberi di svolgere cure applicando gli stessi protocolli applicati nelle strutture ospedaliere, per cui se si rivolge alla struttura ospedaliera per cure odontoiatriche urgenti, lei ha lo stesso rischio. Ora sta a voi cittadini rispettare le attuali normative," SI DEVE STARE IN CASA" per cui non si va dal dentista, finché il tutto non è finito, se non per comprovata urgenza. Sfruttare questo periodo per curarsi la bocca è il peggior errore che si può fare, anche se alcune cliniche Low Cost avevano pubblicizzato il continuare delle cure.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Ovviamente è una situazione difficile. Per tutti. Noi dentisti siamo autorizzati a continuare la nostra attività, soprattutto per i casi d'emergenza che, altrimenti, potrebbero intasare i pronto soccorsi impegnati in altre situazioni più importanti. Ovviamente molti pazienti che non devono subire prestazioni urgenti, o hanno disdetto di loro iniziativa, o sono stati da noi invitati a rimandare gli appuntamenti a quando la situazione si sarà normalizzata. Io personalmente ho ridotto di molto la mia attività, recandomi in studio 1 o 2 volte a settimana per ascoltare i messaggi in segreteria telefonica e per operazioni che non comportano diffusione di aerosol ( visite, ortodonzia, rimozione suture, prove protesi ecc. ) con tutte le precauzioni che da sempre noi dentisti usiamo, potenziate ulteriormente. Se, per qualche emergenza sono costretto ad usare strumenti che diffondono aerosol, non lo faccio senza aver prima montato la diga di gomma ed usando la doppia aspirazione.
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Gentile Alessandro,
Ci troviamo anche noi in piena emergenza Coronavirus, e nonostante le norme di sicurezza che già normalmente osserviamo, la disinfezione, la sterilizzazione, l'utilizzo della diga di gomma, pulizia accurata delle superfici, ecc..abbiamo osservato ulteriormente i protocolli consigliati per il contenimento dell'infezione, ovvero lavaggio accurato delle mani, l'utilizzo dei dispositivi di protezione, l'areazione dell'ambiente tra un paziente è un altro, anche tramite macchinari di sanificazione dell'aria, eliminare dalla sala d'attesa eventuali contaminanti, con al massimo un paziente in attesa. Col proseguire dei giorni ai fini di limitare i contatti nel rispetto sia dei pazienti, sia del personale molti studi hanno aderito alla modalità #iorestoacasa #fermiamoloinsieme.
La nostra associazione ANDI ci invita a comunicare che comunque che "la categoria Odontoiatri assicura un servizio di pubblica necessità: in questa fase di pandemia si devono assicurare interventi solamente urgenti, non in altro modo differibili, anche allo scopo di non appesantire le attività dei pronto soccorso ospedalieri".
Pertanto sta nel buonsenso, si sta a casa e si limita alla necessità l'uscita anche per noi.
Io le scrivo da Como, per il mio studio e la salvaguardia dei miei pazienti ho deciso di chiudere fino a data da destinarsi, speriamo che tutto andrà bene e che la situazione migliori al più presto.
Saluti
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Scritto da Dott.ssa Fabiola Renda
Como (CO)

Buonasera Signor Alessandro! io ho deciso di chiudere! perche si tratta di una pandemia, dove con la vita dei pazienti non si scherza, con tutte le conseguenze economiche che si avranno poiché non c'è nessuno che ci tutela. Tratto solo le emergenze previa telefonata del paziente! vogliamoci bene attenendoci alle regole

Scritto da Dott. Gaetano Intorrella
Ramacca (CT)

Buonasera Alessandro.
Dalla turbina, dal micromotore e dall'ablatore ad ultrasuoni del riunito odontoiatrico (per molti la poltrona del dentista) viene prodotto uno spray nuvola di aereosol aria acqua saliva, che circonda il cavo orale, che si propaga per un diametro di 1 metro e di 2 metri per ultrasuoni e polveri. La mascherina che indossiamo ci protegge solo in parte, ma con occhiali, visiere e cuffie riduciamo tale rischio. E' ovvio che tra un paziente e l'altro, detergere e disinfettare il riunito e le superfici circostanti, dovrebbe essere una procedura obbligatoria, che lo studio applica rigorosamente. Arieggiare l'ambiente, tra un paziente e l'altro, dovrebbe essere fatto sempre. Contatti il suo dentista per sapere se il suo trattamento è urgente o può essere rimandato. Il dolore dei denti non è mai piacevole. Io, personalmente, sto curando le urgenze e rimandando tutte le altre terapie non urgenti. Restiamo a casa!
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Scritto da Dott. Andrea De Angelis
Roma (RM)

Gentile Alessandro, la cosa è stata discussa e divulgata, probabilmente si sarà diluita in mezzo a tante notizie. Le disposizioni della PDCM indicano che sono da evadere le sole prestazioni a carattere di urgenza e non differibili. L'appuntamento deve essere concordato per telefono, dopo triage, definito con domande pertinenti e ripetute. Il paziente verrà invitato a presentarsi allo studio da solo senza accompagnatori. . Le manovre terapeutiche, effettuate con gli opportuni accorgimenti del caso, saranno limitate allo stretto indispensabile e tutto il testo rinviato a data da destinarli compatibilmente con l'evolversi del fenomeno avverso.
Cordialmente.
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Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Salve Alessandro, noi odontoiatri secondo le linee guida del governo dobbiamo seguire il seguente protocollo
1 fase entrata del paziente: triage telefonico sullo stato di salute, stato sociale se il paziente ha viaggiato, tipologia della prestazione se urgente o se si può differire, occorre valutare il rischio clinico del paziente e il suo bisogno di salute. Il triage telefonico consente di dare consigli telefonici e selezionare le entrate. ATTENZIONE: è fatto divieto a tutti di presentarsi negli ambulatori con sintomi respiratori esiste l'obbligo da parte dell'utente di stare in casa e spostare appuntamento.
2 fase entrata del paziente in studio - sanificazione della sala attesa reception, sale operative, sterilizzazione; adeguamento del DPI del personale .Il mio studio usa il sistema Hygienio.com che abbatte la carica microbica al 99,99% nebulizza il disinfettante e crea una pellicola antibatterica.
3 fase : disinfezione del paziente , degli operatori, esecuzione della prestazione urgente e si dimette il paziente. facendolo sostare il meno possibile in studio.

Per noi OPERATORI DELLA SANITA' ODONTOIATRICA : QUESTO E' UNO STANDARD QUOTIDIANO di tutti i giorni e di tutto anno con e senza pandemia.
TUTTI DOBBIAMO ESSERE ATTENTI E RISPETTARE LE DISTANZE RECIPROCHE.
TUTTI SIAMO TENUTI A RISPETTARE E PROTEGGERE LA SALUTE:IN PRIMIS DI NOI STESSI E POI DEGLI ALTRI.

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Scritto da Dott.ssa Monica Martelli
Modena (MO)

Tutte le prestazioni che non rivestono carattere d'urgenza sono differibili, quindi dovrebbero essere rimandate. L'accesso allo studio dentistico dovrebbe essere regolamentato da alcune domande anamnestiche. Ovvero se il paziente proviene da zone a rischio o e' stato in contatto con persone a rischio, in quarantena o positive covid-19 negli ultimi 15 giorni non può accedere allo studio. Idem se negli ultimi 15 giorni ha avuto febbre o sintomi influenzali.
Non dimentichiamoci quindi che anche voi pazienti potreste infettare il personale dello studio e non solo viceversa.
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Scritto da Dott. Andrea Lorini
Firenze (FI)

Precisi protocolli che comunque non coprirebbero completamente dalla possibilità di contagio. Noi personalmente siamo chiusi fino al 6 di aprile. Solo urgenze e trattamenti indifferibili.

Scritto da Studio Dentistico Fiori
Castelnuovo di Garfagnana (LU)

Caro Signor Alessandro, buongiorno. Lei chiede:"Avete dei protocolli chiari in merito?" Ma certo e mi scusi se mi permetto: E' come se Lei chiedesse ad un Anestesista Rianimatore o ad un Virologo o qualsiasi altro Medico che sia in una struttura di Rianimazione o Terapia contro il Covid-19 che protocolli usa! Ma che domande sono mai! Capisco l'ansia e la "Paura" ma un po' di rispetto per Noi Medici, accidenti! Noi Medici Dentisti Specialisti e Medici Odontoiatri siamo Medici in prima linea come e se non di più di tutti gli altri specialisti suddetti! Stia tranquillo, quelle che Lei chiama linee guida le usiamo da sempre per tutte le altre infezioni come Epatite A,B,C non A non B non C etc, HIV etc con dispositivi medici individuali con alcune fondamentali aggiunte per il Covid-19 sia per proteggere Voi Pazienti che Noi Operatori Sanitari che l'ambiente in cui lavoriamo e vi riceviamo! Trovo superfluo ed inutile spiegare filo filo tutti gli accorgimenti così come non glieli spiegherebbe un Rianimatore od altro Specialista. Sono domande offensive nei nostri confronti! Ma scherziamo? Detto questo, Noi siamo chiusi perché " SI DEVE STARE IN CASA" per cui non si va dal dentista, finché il tutto non è finito, come ben ha sottolineato il Dottor Ruffoni! Per le Urgenze c'è la Divisione di Chirurgia Maxillo Facciale ed Odontoiatria degli Ospedali ed Università!!! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)