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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 14

Soffro da un annetto di bruxismo con forte dolore alla mandibola

Scritto da milena / Pubblicato il
Buongiorno, vi scrivo per avere dei chiarimenti (naturalmente generici) sul mio problema. Soffro da un annetto di bruxismo con forte dolore alla mandibola (fa rumore e mi viene l'istinto di spostarla e alle spalle). Sul degrignamento dei denti se ne è accorto il mio ragazzo durante la notte altrimenti non ci avrei mai fatto caso. Mi è stato fatto un bite su misura per l'arcata superiore che però non copre per esempio un dente..è possibile? Inoltre, ho un morso incrociato e il dente del giudizio che è spuntato sopra la gengiva superiore...tutto questo è collegato o sono degli eventi casuali? Grazie
 

Cara Signora Milena, lo deve chiedere al suo Dentista. Se ha poi una disgnazia (morso incrociato) è probabile, molto probabile che le due patologie siano "collegate". Per risponderle Professionalmente devo ribadire ancora una volta e per l'ennesima volta, che la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Poi Modelli di Studio Ortodontici, Fotografie del profilo e di Fronte in rapporto 1:1 e ovviamente una Visita Clinica Gnatologica a completamento di quella Ortodontica già descritta! Sappia che in ogni caso, Bite Plane,eve essere ben realizzato da persona competente,sembra una "sciocchezza" ma non lo è anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma ci sono altre situazioni cliniche che richiedono invece di posizionarlo in quella inferiore, dipende da tante valutazioni! Poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ,ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite, così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari,il cervello, per così dire,n questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così,a nuova posizione della mandibola,uella "buona",corretta", il bite infatti può essere terapeutico sintomatico diagnostico,na volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 35 anni, mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!!Ora le suggerisco di farsi visitare da un certamente noto e competente e famoso Gnatologo per risolvere i suoi problemi con cui non può certo convivere! Sarei curioso di sapere se questo Gnatologo già fatto la registrazione con arco facciale della posiuzione spaziale delle sue arcate rispetto alla base cranica e se ha misurato il movimento di bennet! tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.  Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Le lascio una foto di diversi bite e dell'arco facciale di tasferimento per un articolatore a valore medio! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Paziente, il bruxismo è considerato una mioartropatia del sistema masticatorio e può essere presente con digrignamento dei denti (di solito notturno), serramento dei denti (di solito diurno) o misto. Inoltre, come nel suo caso, molto spesso il paziente non ne è consapevole. Senza entrare nel merito delle sue possibili e molteplici cause, la terapia prevede un approccio diverso: eliminazione di eventuali abitudini come assunzione di alcol, caffè e fumo; terapie farmacologiche (ad esempio, benzodiazepine, da valutare però attentamente per i possibili effetti collaterali); supporto psicologico; esercizi muscolari mandibolari di stretching; rieducazione muscolare attraverso appositi strumenti di biofeedback e naturalmente, il bite. Il bite va realizzato con attenzione ed è molto importante come il bite viene allestito perchè, secondo la mia esperienza, è più efficace un bite "rigido" (realizzato su misura dal laboratorio odontotecnico su indicazione del dentista) rispetto a quelli "semirigidi" o "morbidi". Inoltre, personalmente, utilizzo bite con altezze di diversi millimetri, per la loro migliore e dimostrata efficacia e rapidità nei risultati: questi dispositivi vanno poi sempre aggiustati e controllati dal professionista. La malocclusione è una cosa diversa dal bruxismo e può aggravare la sintomatologia, ma NON va trattata senza aver prima risolto completamente il problema dei dolori che lei lamenta. Il suggerimento è quello di rivolgersi ad un dentista che si occupa di gnatologia per una valutazione approfondita del suo problema. Cordialmente
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Scritto da Dott. Paolo De Carli
Majano (UD)

Sentirai tanti pareri diversi.. perchè in realtà sulla cause REALI del bruxismo non è stata fatta alcuna chiarezza. Navighiamo nel buio con la candela accesa dell'empirismo, direttamente porporzionale al numero dei casi visti e trattati. Io credo che - riguardo ad ogni patologia e/o disfunzione- non esista un solo evento monocausale. Ad esempio, venendo al tuo caso, il morso incrociato è spesso il risultato di un'incoordinazione muscolare (guarda caso) che porta la lingua a non esercitare la sua azione modellante sul palato; e/o dei muscoli respiratori se durante la notte si usa anche la bocca per respirare.Diversi miei pazienti ( ma onestà intellettuale esige che specifichi: non tutti ) sono "guariti" dal bruxismo dopo una terapia miofunzionale, che è una fisioterapia volta a equilibrare il funzionamenteo della muscolatura che riguarda la bocca e la lingua. Riguardo al bite, anche qui pareri diversi. Io uso molto il bite semirigido ( solo sull'arcata inferiore ) che mi porta risultati ( solo quello conta) migliori del rigido, destinato a disfunzioni gnatologiche molto più individuabili dal punto di vista diagnostico.Una cosa è certa: soprattutto nel tuo caso, deve coprire tutti i denti.
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Gentile Signora, il bruxismo è stato sempre visto dai dentisti come un problema di occlusione scorretta e dagli psichiatri come un problema del sonno cioè come una parasonnia da stress. Ognuno ha visto un elemento del problema , ma tutti sono partiti da conoscenze frammentarie e scarsissime. Solo negli ultimi anni lo studio del sonno e del sistema nervoso in rapporto alla bocca ha permesso di spiegare il bruxismo in un modo nuovo e, nel suo caso, permette di correlare con esso quanto ci ha scritto (morso crociato) e quanto non ci ha detto pensando che fosse di pertinenza di altri specialisti. Cercherò di aprirle gli occhi, Mi farà piacere se vorrà darmi poi un cenno di conferma o dissenso su quanto le sto per dire. Secondo la visione più realistica del bruxismo esso è un tentativo di mantenere viva la produzione dei neuro mediatori connessi con la concentrazione e l’attenzione (durante il giorno) e con il sonno e la memorizzazione (durante la notte). Quando bruxiamo stiamo stimolando i recettori trigeminali che si trovano nei legamenti parodontali, cioè nel tessuto di sostegno dei denti. Perché si dovrebbe bruxare se si tratta di una attività estremamente dispendiosa e causa di danni alle articolazioni temporo-mandibolari? Perché la stimolazione dei recettori suddetti serve ad attivare un nucleo che si trova nel sistema nervoso e che fa produrre al cervello i mediatori che servono al controllo dell’ansia e della depressione, ad entrare nel sonno profondo (che è la fase del sonno nella quale l’uomo memorizza). La produzione dei neuro mediatori avviene esclusivamente attraverso la stimolazione trigeminale, e nella persona sana, è la lingua che si incarica di stimolare i recettori del trigemino presenti nel palato. Ma questo avviene solo se si ingoia correttamente. Nel suo caso è proprio una scorretta funzione linguale (potrebbe essere stata causata da un parto difficoltoso, dall’allattamento con il biberon, all’uso del ciuccio o dalla presenza di un frenulo linguale corto) a costringerla a bruxare. Lei non si accorge che bruxa , ma ha potuto notare il morso crociato che è determinato dalla iperattività dei muscoli delle guance, che si sostituiscono alla lingua che non è capace di ingoiare bene. Sono questi muscoli che determinano il restringimento del palato che dà il morso crociato. Il restringimento del palato genera anche problemi al setto nasale , che tende ad incurvarsi e a togliere spazio alla respirazione nasale. La deglutizione alterata causa anche aerofagia, con tutto il correlato di fastidi digestivi , a volte rigurgiti o bruciori di stomaco e coliti. Ma la mancanza di funzionalità linguale determina tutta una serie di alterazioni ormonali che sono soprattutto evidenti in alterazioni del ciclo, alterazione della quantità di prolattina nel sangue che, impedendo lo scoppio dei follicoli, impedisce a volte le gravidanze e predispone alle alterazioni ovariche (ovaio micro o policistico, cisti ovariche) frequente comparsa di tiroidite autoimmune. La diminuzione della serotonina determina le alterazioni del tono muscolare, dell’umore e la predisposizione alla scoliosi idiopatica giovanile. Mi rendo conto che la sto tediando, ma, se riscontrasse la presenza di qualcuno dei sintomi che le ho descritto, pensi a rieducare la sua deglutizione. Potrà eventualmente saperne di più visitando il sito. Saluti Antonio Ferrante Coordinatore Master Terapia miofunzionale in ambito posturale, Dip di Neurologia e organi di senso, Univ Sapienza Roma Docente master in Posturogia Univ. Roma, Pisa, Palermo, Napoli
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Scritto da Prof. Antonio Ferrante
Nocera Inferiore (SA)

Gentile sig.ra MILENA, la malocclusione è alla base di tutti i suoi disturbi, cosa che può essere facilmente dimostrata mediante una impronta studio e aprofondimento mediante articolatore. Certamente un bite la aiuta a minimizzare i disturbi, ma poi bisogna passare alla cura vera e propria. Inoltre, sul digrignamento dei denti contribuisce un abito mentale ansioso, che necessita di un approfondimento di natura psicologica. Cordiali saluti

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Gentile Sig Milena, al di la' di ogni dubbio i disturbi da lei denunciati sono sicuramente riferibili ad una scorretta occlusione dentale. Abitando nella bellissima Firenze può fare riferimento alla dott.ssa Castellucci che si occupa da anni di problemi analoghi al suo e che troverà su questo sito. La collega saprà indirizzarla in modo corretto. Michele Lasagna

Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Sig. Milena, se ora sta bene e i sintomi sono regrediti significa che le cure sono corrette, le possibili cause le può scoprire solo il suo odontoiatra.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Mi associo a quanto, molto chiaramente, ha indicato il prof. Ferante. Cordialmente

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Gentile Sig.ra Milena, purtroppo spesso si pensa che con un bite si risolve tutto, sbagliato. Esistono bruxisti senza problemi occlusali e bruxisti con problemi occlusali. Ogni paziente va studiato e proposta una terapia appropriata. Il bite personalizzato (quelli che può comprare in farmacia non li prendo neanche in considerazione) sono solo un presidio, poi vi è lo stretching, supporti farmacologici, biofeedback, correzioni ortodontoche, correzioni della postura della lingua ecc. Tutto questo per dire che è impossibile giudicare l’operato di un collega. Si fidi di chi ha fatto un visita approfondita (anche l’anamnesi deve essere approfondita), modelli di studio, esame cefalometrico ecc. Vuol dire che conosce la materia. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Cara Milena, per quanto riguarda i suoi dolori ed il rumore che avverte ai movimenti mandibolari, penso che la prima cosa da fare sia risolvere il morso crociato, anche se non dice in quale zona si trovi, perchè questo porta tensioni muscolari che sono alla base dei dolori. Così facendo il bruxismo, nel caso fosse provocato dalla malocclusione, potrebbe anche scomparire o perlomeno migliorare.

Scritto da Dott. Salvatore Medaglia
Caserta (CE)

Sig Milena mi accodo al coro variegato dei miei colleghi. Ha capito certamente che la terapia è multifattoriale e multispecialistica. Personalmente faccio anch'io un bite rigido di rilassamento muscolare ....ma invio il pz ad un psicologo. Auguri

Scritto da Dott. Fausto Perrone
Catanzaro (CZ)

Occorre fare alcuni punti fermi. Bruxismo e malocclusione centrano come i cavoli a merenda. Sono due fenomeni diversissimi e completamente scollegati fra loro. Certo che se uno è bruxista e ANCHE maloccluso è il massimo dei problemi, perchè entrambi danno le stesse problematiche all'Articolazione Temporo-Mandibolare. Bisognerebbe inoltre parlare di bruxismi (al plurale), e non di bruxismo (al singolare), perchè l'origine è diversa fra il bruxismo di origine neulorogica, straordinariamente descritto dal prof. Ferrante, che è un bruxismo definito di tipo fasico da digrignamento, e il bruxismo di origine psicologica, definito di tipo tonico da serramento. Esistono naturalmente tante forme miste. Ma tutto questo è misurabile, oggettivabile. Legga sul mio sito gli articoli che ho scritto al riguardo.
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Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Gentile sig. Milena, nei casi di bruxismo come di altre parafunzioni é indispensabile eseguire ogni tipo di Bite dopo un esame elettromiografico, chinesiografico con uso della diagnosi differenziata prima e dopo TENS (stimolazione elettrica neurale transcutanea). Inoltre vanno generalmente associati una serie di Trattamenti Manipolativi Osteopatici e con un iter diagnostico terapeutico che può prevedere un trattamento logopedico o altro. Cordialmente

Scritto da Dott. Angelo Zobi
Napoli (NA)