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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 12

In caso di bruxismo, è consigliato usare un tipo di impianto piuttosto che un'altro?

Scritto da claudio / Pubblicato il
Salve, in caso di bruxismo, è consigliato usare un tipo di impianto piuttosto che un'altro? In passato esisteva l'impianto IMZ, che con il suo ammortizzatore poteva ridurre le forze applicate all'impianto, e quindi ridurre il rischio di frattura causato dal bruxismo. Gli impianti attuali, invece, cercano di massimizzare la rigidita' osso-perno, quindi tutte le forze applicate al dente ricadono sull'impianto. Cercando informazioni, ho trovato che in caso di bruxismo si consiglia di aumentare il numero di impianti (suddivisione del carico in gioco), di posizionare gli impianti a tripode, come anche di minimizzare il CHS (crown height space), non superando il valore di 15mm. Dato che queste raccomandazioni (escludendo quella del CHS) risalgono a piu' di 10 anni fa, vorrei chiedervi se esistono nuove linee guida in questa area dell'implantologia. Ovviamente l'uso di un bite per il bruxismo è gia' previsto. Grazie.
Gentile Claudio, ritengo che sia molto più importante nel suo caso porre particolare attenzione al ruolo del carico masticatorio sull'impianto calibrando il trauma occlusale. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Caro Signor Claudio, personalmente in caso di bruxismo non faccio impianti nè protesi, prima di aver risolto il bruxismo che è un sintomo di malocclusione o di patologia gnatologica disfunzionale oe di patologia delle ATM. Lei si preoccupa tanto degli impianti e vedo che ha letto molto su di essi, cosa pericolosa in medicina perchè immaganizza informazioni mediche che poi il suo cervello non medico non riesce a capire!Dicevo si preoccupa tanto di impianti e non si preoccupa minimamente del bruxismo. Comclude dicendo:"Ovviamente l'uso di un bite per il bruxismo è gia' previsto". Ma il Bite cosa crede che sia? Non è la cura per il brixismo se non è usato a tal fine!Tutti i bite non sono uguali e soprattutto non tutti i Dentisti sanno come usarli e quindi cosa ottenere con il loro uso! Le lascio una foto, dove vedrà in basso anche un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Diagnosi che deve essere anche conseguenza di un completo Ceck up ortodontico con cefalometria, ossia m isurazione di angoli e segmenti di retta sulla teleradiografia e sul suo profilo non solo Rx ma anche fotografico e modelli di studio Ortodontici, diversi da quelli Gnatologici!



Il Bite ha senso se poi porta ad una terapia risolutiva della malocclusione, o meglio della persa giusta occlusione, se no non può fare impianti oltre che a non risolvere il problema della sua patologia.



Il Bite Plane, che sembra una "sciocchezza" ma non lo è, anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata fissa perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere, poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ,ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore; è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite,così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari e il cervello dimentica la posizione errata patologica memorizzata da esso e si può trovare così la nuova posizione della mandibola,quella corretta". Il bite plane infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico ed una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia. Dopo questa terapia, potrà fare una implantologia seria. Quindi l'implantologia è solo la parte terminale e semplice di una terapia invece molto complessa gnatologica. Spero che oggi abbia "imparato veramente qualcosa" e che ne capisca l'essenza e l'importanza, perchè non lo ha letto lei su internet, ma gliel'ho spiegato io!



Tutto questo l'implantologo dovrebbe saperlo e avrebbe già dovuto spiegarlo a lei, paziente! Se non lo ha fatto significa che non vede un millimetro più in la della implantologia fine a se stessa e non come mezzo importantissimo di reale riabilitazione orale in casi clinici complessi! Ovvio che bisogna valutare anche la presenza eventuale di tasche parodontali spesso presenti in patologie scatenanti come quelle gnatologiche. Ho detto scatenanti, quindi la causa di esse deve essere una Parodontite che ha un'altra etiopatogenesi ma che è scatenata dalla malocclusione, dallo stress dei precontatti occlusali sul parodonto!Si affidi ad uno Gnatologo noto e che magari sia anche Parodontologo ed implantologo!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Ecco, si arriva a questo grazie ad internet. Adesso non si pone più il semplice quesito, ma ci si chiede addirittura di esprimere pareri su una marca piuttosto che un'altra. Se vuole una avere una opinione su una questione clinica bene, è lo scopo di questo portale. Viceversa non le resta che chiedere ad un dentista vero pregi e difetti dell'impianto che le serve. Oltretutto, la dovizia di particolari che adduce, con uso ( tra l'altro) appropriato di sigle e inglesismi mi induce a pensare che lei già ne sappia qualcosina di odonoiatria, o mi sbaglio? Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Caro Sig. Claudio, l'impianto IMZ ammortizzato non esiste più perché è stato un fallimento, infatti si rompevano. Tutto quello che lei cita è oggi ancora valido. In caso di bruxismo la cosa più importante è valutare attentamente i carichi e progettare di conseguenza la riabilitazione. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile Claudio, prima di mettere impianti è sempre consigliabile cercare di risolvere la parafunzione da lei riferita le cui cause sono spesso di carattere gnatologico-occlusale altrimenti qualsiasi tipo di impianto sarebbe a forte rischio di insuccesso. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Copio e incollo il commento del dr. Colla Ecco, si arriva a questo grazie ad internet. Adesso non si pone più il semplice quesito, ma ci si chiede addirittura di esprimere pareri su una marca piuttosto che un'altra. Se vuole una avere una opinione su una questione clinica bene, è lo scopo di questo portale. Viceversa non le resta che chiedere ad un dentista vero pregi e difetti dell'impianto che le serve. Oltretutto, la dovizia di particolari che adduce, con uso ( tra l'altro) appropriato di sigle e inglesismi mi induce a pensare che lei già ne sappia qualcosina di odontoiatria, o mi sbaglio? Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Non esiste un impianto fatto per bruxisti, mentre esiste la capacità del curante di valutare attentamente la soluzione implantare come corretta nel suo caso, prendendo gli opportuni accorgimenti ed affrontando il problema gnatologico a 360 gradi. Si affidi ad un professionista capace ed eviti di leggere troppo in modo fideistico internet. Su questo meraviglioso strumento troverà una infinità di proposte terapeutiche, tutte forse valide, ma da adattare poi al suo caso. E se lei non è un esperto si affidi a chi attraverso gli studi e la propria formazione culturale è in grado di affrontare il suo caso, che non ha nulla di eccezionale, ma che richiede, come sempre, le dovute competenze. Saluti
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Scritto da Dott. Bruno Cirotti
Roma (RM)

Penso che si siano diverse idee buone, e altre errate. ------------------------------------------------------- Vediamo queste idee errate, diffuse anche presso la categoria odontoiatrica: 1) Che esista un impianto "ammortizzato". 2) Che il bruxismo sia un sintomo di malocclusione. 3) Che il bruxismo sia una controindicazione assoluta all'effettuazione di impianti. -------------------------------------------------------- Il bruxismo rappresenta un aumento del carico funzionale, è vero. Proprio per questo è importante massimizzare la superficie di contatto fra osso e impianto, cercare di formare dei tripodi, aumentare il numero degli impianti. Ma ci sono anche altri accorgimenti: allestire una superficie masticante in composito anziché in ceramica in modo che l'usura sia leggermente superiore a quella dei denti naturali, "calibrare" perfettamente l'occlusione in modo che i denti su impianti entrino in "giusto" contatto con l'antagonista quando lei bruxa, e i denti naturali subiscono la loro fisiologica introflessione. Il carico funzionale aumentato dato dal bruxismo è comunque estremamente positivo per l'osteointegrazione dell'impianto. Occorre saperlo gestire correttamente. Tutto qui. Occorre un implantologo veramente "in gamba". Null'altro. ---------------------------------------------------- Una parentesi rispetto al bruxismo: non sarebbe male poterlo controllare. Mi permetto di segnalarle le pagine che ho scritto a tal proposito su uno dei miei siti: www.malocclusione.it E' bello avere delle persone come lei come pazienti, informate e consapevoli di quello che viene loro eseguito.
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Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Sig. Claudio, forse dobbiamo fare chiarezza sulla diagnosi di bruxismo, non è certo la presenza di semplici faccette usurate che porta a questa diagnosi, altrimenti quasi tutte le persone sono affette da questa patologia. Ritengo la sua domanda obsoleta, perchè parla di problematiche non di sua pertinenza, lei è un paziente che non deve dire al suo odontoiatra che cure deve praticare, ma è l'odontoiatra che deve decidere che cure praticare, assumendosi tutte le responsabilità del caso.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Piu' che gli impianti va valutato il materiale della protesi. Merceologicamente il composito o l'oro sia adattano meglio alla rapide variazioni dei carichi occlusali dei bruxisti. Per quanto riguarda gli impianti, non esiste un prodotto specifico, ma vale la regola generale di cercare maggior supporto osseo possibile.

Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

Non è un problema di impianti, tutti vanno bene a condizione che si rispetti l'occlusione. Saluti

Scritto da Dott. Mario Giugno
Lecce (LE)

Caro Claudio gli impianti ammortizzati sono stati tolti dal commercio in quanto provocavano fratture dei mascellari.... applicarli ad un bruxista sarebbe da suicidio. Di norma il bruxismo è una controindicazione agli impianti.... tuttavia con un bite post riabilitazione potrebbe tranquillamente preservare gli impianti, distinti saluti

Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)