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Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 13

Cosa posso fare per ridurre questa recettività alta alle carie?

Scritto da Chiara / Pubblicato il
Gentili dottori, dopo due devitalizzazioni per la poca attenzione durante l'adolescenza, ho iniziato a prendermi cura della mia igiene orale e, da circa quattro anni, faccio visite di controllo semestrali, ablazione del tartaro con altrettanta frequenza (su mia richiesta perché più volte mi è stato detto che per la condizione dei miei denti basterebbe una volta l'anno), lavo i denti dopo i pasti e passo il filo interdentale ogni sera. Ciò nonostante due anni fa si sono formate due carie, viste quando erano ancora molto piccole e da lì in poi ad ogni visita sono state risistemate causa infiltrazioni. L'ultima è stata trovata pochi giorni fa durante il controllo ma ormai le otturazione sono profonde quindi so che a breve verranno devitalizzati anche loro due. Purtroppo il problema delle infiltrazioni non è nuovo e non riesco a capire come sia possibile che le carie ripartano così presto dopo la cura. Il mio dentista sostiene che è colpa dell'alimentazione troppo piena di zuccheri. Vorrei fosse così ma in realtà non sono golosa e non mangio mai dolci. Evito allo stesso modo caramelle e cioccolato. Leggendo altre vostre risposte, aggiungo che il mio attuale dentista non usa la diga ma il precedente si e il risultato non è cambiato. Cosa posso fare per ridurre questa recettività alta alle carie? Quasi mi vergogno quando vado dal dentista perché essendoci sempre qualcosa potrebbe sembrare che non curi la mia igiene orale ma è proprio il contrario. Grazie mille per l'attenzione
Sig. Chiara, controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici; lei se veramente è così diligente merita di non avere mai più carie nella sua vita, i corretti consigli li può ritrovare solo da un igienista dentale laureato o abilitato secondo il vecchio ordinamento. Ricerchi questa figura e segua alla lettera tutte le sue indicazioni.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara signora Chiara, "non riesco a capire come sia possibile che le carie ripartano così presto dopo la cura" e "recettività alta alle carie"! Sono molto perplesso perchè in fin dei conti si sono cariati solo due dente e sempre gli stessi! Non parlerei allora di alta recettività alla carie, nel modo più assoluto. Il fatto che si infiltrino di carie sempre gli stessi denti sotto ed intorno alle precedenti otturazioni che si approfondiscono sempre più, indicherebbe solo in teoria almeno che le otturazioni sono fatte male e che la carie non è stata rimossa tutta e ad hoc! Bisognerebbe visitarla clinicamente e prenda le mie parole solo in senso generico e "lato" , non avendola visitata. Ma lei chiede ed io rispondo come posso, al meglio! Stia tranquilla e chieda un semplice consulto clinico. Lavarsi i denti spesso come racconta è bene ma bisogna ve4dere se la tecnica è giusta! Le spiego qualcosa di utile. Per lo spazzolamento dei denti: non esiste niente di meglio del normalissimo spazzolino manuale, per l'igiene orale,ci sono delle pasticche colorate da sciogliere in bocca che evidenziano col loro colore la placca batterica non rimossa dallo spazzolino,spazzolino che deve essere in setole artificiali, a testa medio piccola, duro, e usato con la cosiddetta tecnica di Bass modificata, ossia orientato verso le gengive a 45° e usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso è bene usare degli idropulsori che completano l'opera di igiene domiciliare e il filo interdentale, presentando nello spazio interdentale sempre una nuova parte mai usata ed abbracciando il dente come per lucidarlo! Infine esistono degli scovolini per chi avesse spazi interdentali un po' più larghi e lo spazzolino piatto per pulire il dorso della lingua che è grande ricettacolo di placca batterica e quindi di microbi. Detto questo se poi uno è "diversamente abile" o affetto da pigrizia immane, va bene anche lo spazzolini elettrico usato però come da istruzioni allegate! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Estetica Dentale e del Sorriso e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gent.ma Sig.ra Chiara, il problema della cariorecettività talvolta è mascherato da altre cause, fondamentalmente legate a tecniche restaurative non condotte con rigore ed attenzione. L'uso dei materiali compositi per i restauri diretti (le otturazioni) richiede molta attenzione, un uso OBBLIGATORIO della diga di gomma, tecniche adesive condotte con materiali di prima qualità ed uso di materiali compositi di provata efficacia. Inoltre, è bene che il dentista utilizzi sistemi ingrandenti che facilitano l'esecuzione di un lavoro di precisione, oltre a sistemi per identificare e verificare la totale rimozione del tessuto cariato (rivelatori di carie). Tutto ciò si traduce in tempi e costi che nel periodo di crisi attuale possono essere tali da disilludere gran parte dei pazienti. Alcuni studi low-cost propongono restauri in composito a circa 50€, circa un terzo del costo di un restauro condotto con i criteri di cui sopra. Una buona otturazione tuttavia può essere soggetta a cariarsi di nuovo specialmente nell'interfaccia dente-composito, a causa di cattiva igiene e/o abitudini alimentari con troppi zuccheri. E' inoltre da valutare se l'otturazione in realtà è in grado di sopportare il carico masticatorio; in alcuni casi dove la corona dentale è compromessa sarebbe meglio valutare altre modalità ricostruttive (intarsi) per meglio rispondere ad esigenze funzionali più gravose. Ogni dentista che ha a cuore la pratica restaurativa utilizza sistemi ingrandenti, diga di gomma, rivelatori di carie e tempi d'esecuzione adeguati alla complessità del restauro ed infine tanta scienza e moltissima coscienza. Se dopo tutto questo e dopo l'impegno del paziente a controllare dieta e placca batterica si riformano ancora carie allora si può veramente parlare di cariorecettività ed indagare ulteriormente i perchè di tutto ciò. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Marco Gabriele Longheu
Milano (MI)

Cara signora, la cariorecettività passa attraverso molte variabili di cui la competenza del dentista e la igiene orale domiciliare sono le condizioni necessarie ma non sufficienti. Malocclusioni e qualita' dell'alimentazione sono altre variabili etc...Io credo che lei sia sufficientemente motivata per una condotta corretta nell'approccio ad una cura corretta della sua bocca

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Buongiorno Chiara, Difficilmente possiamo pensare ad una cariorecettività "selettiva", che interessi solo pochi denti, e sempre gli stessi. Se non ho capito male i restauri che si infiltrano sono sempre gli stessi. Questa cosa è curiosa, e rappresenta una anomalia. Se così fosse, senz'altro e' possibile che si tratti di un problema tecnico: se lo smalto è molto danneggiato forse si potrebbe ricorrere a restauri di tipo diverso per esempio ad intarsi invece che ricostruzioni. Chiaramente stiamo facendo delle riflessioni in linea di massima, perchè è possibile che entrino in gioco altri fattori da valutare con attenzione. Buona giornata.
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Scritto da Dott. Johannes Schmitz
Milano (MI)

Più di quello che dice di fare già non c'è. Mi limito a sottolineare solo un aspetto: se, come lei dice, l'attuale dentista non usa la diga, questo potrebbe comportare una non perfetta adesione del restauro al dente con conseguente microinfiltrazione e facile recidiva cariosa...

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Riterrei che se la sua igiene è così buona come da lei descritta, la causa sia da ricercare in uno scarso livello di prestazione odontoiatrica ricevuta. Non è pensabile che delle otturazioni anche in zona delicata come quella cervicale non debbano durare almeno qualche anno (da 6 a 8 o anche più). Un corretto uso dei sistemi adesivi porta oggi come oggi a risultati assolutamente eccellenti. Cordiali saluti Andrea Saratti

Scritto da Dott. Andrea A. Saratti
Firenze (FI)

Gentile Chiara, considerando che il lavoro sia ben eseguito, possiamo pensare a particolari microtraumatismi alle quali possono essere sottoposte le otturazioni: bruxismo, sbalzi di temperatura all'interno del cavo orale ad esempio l'abitudine di ingerire cibi molto caldi, o bere liquidi molto freddi. L'adesivo viene sottoposto a sollecitazioni che possono causare un piccolo distacco dell'otturazione che permette il passaggio dei batteri. Cordiali saluti.

Scritto da Dott.ssa Barbara Boniello
Ciampino (RM)

Gentile Signora, in endodonzia e in conservativa adesiva (cioè quando si utilizzano materiali da otturazione estetici che vengono "incollati" al dente residuo) l'uso della diga è TASSATIVO. Ciò non toglie che anche con la diga possano essere fatti lavori inadeguati, ma senza è quasi impossibile offrire il meglio... tragga Lei le dovute conclusioni, ma come hanno già detto altri colleghi le variabili da lei facilmente controllabili sono 3: tempo (presto e bene... non esiste), diga e uso degli ingrandimenti. In mancanza di uno o più di questi elementi qualche dubbio occorre porselo in caso di insuccessi ripetuti. Tutto ciò lo trova nel mio articolo "da cosa capisco se il mio dentista è bravo" che può trovare su questo portale o sul mio sito. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Attilio Venerucci
Finale Ligure (SV)

Buongiorno capisco la sua perplessità, e le assicuro che non è la sola, la risposta potrebbe essere che il medico non operi in modo ottimale, che usi materiali di scarso valore, capire la motivazione avvalendosi della sua lettera non è facile. Posso dire che usare la diga è sinonimo di ottima lavorazione in quanto si lavora in ambiente a ridotta presenza di superficie umide e quindi di una otturazione di ottima fattura, quindi diffidi da chi non usa la diga, chieda all'ordine dei medici di Milano se il medico è abilitato a esercitare la professione di odontoiatra, inoltre consideri l'eventualità di considerare altri medici in quanto rimango anch'io come Lei perplesso. Tanti auguri
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Scritto da Dott. Fabio Vaja
Milano (MI)

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Buonasera, concordo con il Dott.Carpinteri sulla non obbligatorietà della diga di gomma. Lavoro da trent'anni ed uso la diga quando la ritengo necessaria, ma le mie ortturazioni non si riinfiltrano per anni. Magari capita che lo stesso dente sia aggredito dalla carie in un'altra zona,lontana dalla prima otturazione, e poi ancora a distanza di tempo in un altro punto: questo mi fa pensare ad una "predisposizione genetica" a cariarsi di quel singolo dente, visto che quello prima e quello dopo restano perfettamente sani. Cercherei un dentista che usi ottimi materiali, anche se posso capire sia difficile. In bocca al lupo...
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Scritto da Dott. Pierluigi Scaglia
Calenzano (FI)