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Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 7

2-3 settimane fa ho cominciato a notare una certa sensibilità al freddo all'altezza della mia ultima otturazione

Scritto da marco / Pubblicato il
Gent.mi Dottori sono sempre stato molto fortunato e a 38 anni ho solo due otturazioni in bocca...2-3 settimane fa ho cominciato a notare una certa sensibilità al freddo all'altezza della mia ultima otturazione (primo molare arcata inferiore sx otturato in composito 5 anni fa, poi riotturato in composito 2 anni fa perchè la prima otturazione aveva ceduto), poi una settima fa ho cominciato a sentire dei dolori alla parte sx alta del collo a volte duravano anche parecchi minuti e non riuscivo a muovermi...poi dopo 2 giorni il male si è spostato all'arcata inferiore sx della bocca, il dolore era continuo H24...la notte non ho dormito e il giorno dopo (Mercoledì matt) sono andato dal mio dentista...che ha rilevato un infiammazione diffusa delle gengive... Mi ha prescritto un antibiotico...che io non ho preso...anche perchè il giovedì il dolore era sparito e pensavo che fosse finita lì...al Venerdì mattina però mi solo svegliato tutto sudato sembrava che durante la notte il mio fisico avesse affrontato una battaglia...il dolore era ormai sparito...ma vado allo specchio e vedo un rigonfiamento tra collo e guancia sx...e in prossimità del molare rifatto la gengiva era salita fino a ricoprire quasi il dente...a questo punto mi sono spaventato e sono ritornato dal Dentista che mi ha detto che c'è la possibilità che il composito si sia infiltrato...adesso farò 5 giorni di antibiotici e poi tornerò per una lastra... Hai tempi mi aveva consigliato l'amalgama perchè per un molare molto compromesso era la soluzione migliore ma io per cause estetiche ho preferito il composito... Oggi Domenica il gonfiore è stabile alla situazione di Venerdì...quindi con 2 giorni di 2Gr/GG di Amoxicillina la situazione è stabile...e la gengiva sembra essersi un pò ritirata... Quindi la prima domanda è...per quel molare(è il primo) è giusto usare l'amalgama ? L'amalgama a livello di durata e di chiusura a infezioni è + affidabile del composito ? Visto che il gonfiore è stabile da 2 giorni è giusto pensare che l'ascesso sia in fase di regressione ? L'ascesso potrebbe lasciare dei segni estetici o il gonfiore verrà riassorbito completamente ? ..grazie..
Sig. Marco, la terapia antibiotica e la posologia vanno bene, ma dove c'è il pus va drenato, per non complicare la situazione con fistole oro facciali, che potrebbero essere poi, antiestetiche. In seconda fase, fare la terapia canalare ed una ricostruzione, non importa se in amalgama o in composito, l'importante che siano fatte a regola d'arte.

Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Caro Sig. Marco, Il quadro da lei descritto è quello tipico di una pulpite esitata in necrosi (morte del nervo) e poi in ascesso. I tempi di gonfiore sono compatibili con l' infezione presente. La terapia ora sarà necessariamente quella endodontica (sterilizzazione dei canali radicolari)seguita da otturazione e capsula. Per la sua estetica sia sereno tutto tornerà come prima. Cordialità

Scritto da Dott. Massimo Cultrone
Calcinaia (PI)

Gentile Marco, le terapia antibiotiche vanno seguite con scrupolo e dovremmo desistere dalle autoterapie, questo penso Le sia chiaro; per il resto terapia canalare, perno e corona, la faranno tornare come nuovo. Cordialità Gustavo De Felice sapri (SA).

Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Il fatto che lei non abbia seguito le indicazioni del suo odontoiatra mi lascia perplesso.. si fida di lui? Spero di si, altrimenti le conviene cambiare. Poi, per quanto riguarda il suo dente, non sapendo l'entità del danno (e con questo mi riferisco alla porzione di dente restante), non posso dirle come sia giusto otturarlo o meno.. io in linea di massima, quando mi ritrovo a curare un dente la cui struttura dentale è troppo compromessa, opto per un trattamento canalare...eventualmente perno in fibra...e con ricopertura mediante corona in ceramica. Ma questo è un mio punto di vista, che può cambiare da collega a collega. Cordialmente, Gianluigi Renda
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Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Caro Signor Marco...mi domando perchè non abbia preso gli antibiotici come le era stato prescritto...non si cambia terapia da soli!!!! è pericoloso...in ogni caso fare diagnosi...che è la prima cosa è semplicissimo..:...la terapia deve essere fatta solo dopo avere accertato la diagnosi...: ...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre...il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea...stia tranquillo e sereno...è una sciocchezza di ordinaria "amministrazione"...quello che ha è un semplice normalissimo ascesso...per probabile necrosi pulpare...basta curarlo, drenarlo quando è maturo, curare la radice endodonticamente e ricostruire il dente...oggi giorno...i materiali estetici e l'amalgama si equivalgono ...ad essere molto pignoli, per i denti posteriori con grandi ricostruzioni in particolare occlusale l'amalgama, personalmente la preferisco ancora...Cordialmente Gustavo Petti Parodontologo in Cagliari e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi...
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Marco, amalgama o composito non fanno differenza se eseguiti a regola d'arte. Probabilmente l'ascesso sta regredendo, difficilmente una forma ascessuale lascia lesioni permanenti. Le raccomando di non abbandonare le cure.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile signor Marco, concordo con i miei colleghi in quanto detto, aggiungerei solamente che la miglior terapia del suo caso sarebbe il drenaggio dell'ascesso per via endodontica, in pratica bisognerebbe aprire il dente ed alesarlo correttamente fino all'apice, in genere l'unico impedimento a questa pratica, che personalmente prediligo è una limitazione all'apertura della bocca, ma per il resto ci sono solo vantaggi nel dare al più presto possibile uno sfogo alla raccolta purulenta, eventualmente anche per via chirurgica. Cordialmente Orazio Ischia
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Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)