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Curare i denti in tempo di crisi: si puo'!

Nella scelta dei trattamenti indispensabili si può anche risparmiare molto

by Dott. Gianluigi Renda 27-10-2010 6161 visualizzazioni
corona ultimata
La crisi colpisce chiunque. Noi operatori e coloro i quali devono usufruire del nostro servizio. Diventa quindi difficile gestire una situazione che non vede, almeno per il momento, una via d’uscita certa. La necessità però è quella di curare il nostro corpo e quindi anche i denti.

Come per ogni cosa nella vita, ci sono delle priorità e poi via via le cose superflue o addirittura inutili. Personalmente intendo il mio lavoro alla stessa maniera di come gestisco la mia vita giornalmente. Il discorso è quindi molto semplice: curare il necessario e lasciar stare o semplicemente rimandare il superfluo.

Cosa può essere inteso come non utile in odontoiatria? Non utile è tutto ciò che rimanda all’estetica nel senso stretto del termine..per fare un esempio banale direi "lo sbiancamento dei denti".. ma ci sono anche altre cose che possono essere elencate nel decalogo del "non necessariamente indispensabile"...

Facciamo alcuni esempi: quando si deve effettuare un trattamento canalare in un dente distrutto è quasi d’obbligo ricoprire l’elemento dentale con una corona..e che la corona sia quanto più biocompatibile e per questo duratura.. nei casi di restrizione economica, personalmente consiglio la ricostruzione con perni in fibra di vetro-carbonio ed il confezionamento di una corona provvisoria in composito o lega composito. Il costo di tale prestazione abbatte del 40% il costo di una corona in oro - ceramica. Oppure, nei casi in cui il dente non sia molto distrutto, rimandare il confezionamento di una corona nel giro di 1-2 anni.

Altro esempio: quando a mancare siano più di un dente risulta utilissimo l’ausilio di protesi rimovibili che, se ben progettate, possono sostituire temporaneamente il "circolare" in oro ceramica, che in odontoiatria protesica fissa rappresenta ancora il manufatto più prescritto e, quindi, richiesto in assoluto. I costi in questi casi si abbattono di oltre il 70%. È ovvio che si parla di casi in cui l’imperativo non è l’estetica pura!! Perché in questi casi potrebbe risultare utile un circolare in lega – composito.. con abbattimento dei costi fino al 30% - 40%. La crisi porta con se un altro grande problema: la riduzione dei pazienti che si recano dal dentista per una semplice visita periodica di controllo.. (che poi semplice non è!). Ai miei pazienti dico sempre questo: la visita periodica di controllo ben effettuata e quindi giustamente compensata, evita sorprese inattese che si traducono in spese inattese e spesso onerose. Un dente con patologia iniziale ha un costo di riparazione rispetto ad un dente compromesso pari al 10% del massimo trattamento necessario. Intendo dire che se per un dente cariato, che necessita di otturazione, ci vogliono 10 "fantaeuro", per una corona in oro-ceramica su dente trattato endodonticamente ce ne vogliono 100 di "fantaeuro".. ecco la necessità della visita periodica di controllo! Ed ecco quindi il grande risparmio economico che ne deriva..

Da questo discorso si evince, quindi, la necessità di recarsi periodicamente dal clinico.. la spesa odontoiatrica rappresenta ancora oggi un macigno spesso insostenibile quanto indesiderato.. quando invece potrebbe essere una piccola spesa periodica e sostenibile..

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

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