Menu

Farmaci e cavo orale

Interazioni tra farmaci e cure dentali. Il paziente, che entra per la prima volta in uno studio dentistico, riceve dal personale un questionario da compilare.

by Dott. Michele Caruso 04-05-2008 6076 visualizzazioni

Il questionario si chiama “anamnesi” e serve a raccogliere la storia clinica del paziente e a far conoscere in anticipo al medico le possibili controindicazioni di salute generale ad eventuali future cure dentali. Tra le varie domande del questionario, alcune rivestono particolare importanza perché portano a conoscenza dell’odontoiatra i farmaci che il paziente sta assumendo. Il medico poi approfondirà ulteriormente l’argomento con un’intervista diretta del paziente. Il motivo di tanta attenzione nell’evidenziare le terapie farmacologiche in atto o del passato, dipende dal fatto che alcune medicine possono interferire, talvolta in modo molto importante, con le cure dentali che il dentista andrà ad eseguire. Così, un paziente che ha una fibrillazione atriale, cioè il cuore che batte in modo irregolare, o ha subito un trapianto di valvola cardiaca meccanica ed è in terapia con farmaci che riducono la capacità di coagulazione del sangue, non può sottoporsi ad un’estrazione dentale anche se arriva allo studio con urgenza. In questo caso verrà svolta dall’odontoiatra una terapia adeguata per risolvere il dolore, ma l’estrazione verrà rinviata dando al paziente la possibilità di concordare con lo specialista una sospensione temporanea del farmaco anticoagulante in modo da portare gli indici di coagulazione (I.N.R.) a valori di sicurezza. In caso contrario rischierebbe una grave emorragia post-estrattiva. La stessa situazione può verificarsi per i molti pazienti che assumono la “cardioaspirina” per rendere più “fluido” il sangue. Un paziente diabetico insulino-dipendente, specie se emotivo, sarà informato dal dentista che lo stress che gli comportano le cure, determina un maggior consumo di zuccheri e quindi può necessitare di una dose minore di insulina prima della seduta dentale. Un paziente iperteso invece sarà invitato a non sospendere mai la sua terapia antipertensiva durante le cure dentali. Infatti la pressione del sangue durante le sedute, tende ad essere un po’ più alta del normale. Il dentista potrà informare il paziente che accusa una fastidiosa secchezza delle mucose del cavo orale come certe terapie antidepressive o antipertensive (diuretici), ne possano essere la causa. Un paziente allergico alle penicilline dovrà segnalarlo per evitare che gli si somministrino medicine contenenti tale farmaco o farmaci affini (cefalosporine). L’elenco potrebbe essere molto più lungo.

 

Una nota a parte però riguarda l’uso dei bifosfonati che sono i farmaci di riferimento per le malattie ossee e che solo di recente hanno messo in evidenza un risvolto prettamente odontoiatrico. E’ molto importante che i pazienti che li assumono per via orale in patologie come l’osteoporosi, oppure per infusione endovenosa per controllare gli effetti delle metastasi ossee conseguenti a tumori della mammella, polmoni, prostata, intestino e del mieloma multiplo, informino il dentista prima dell’inizio delle cure dentali. I bifosfonati a livello delle ossa mascellari e mandibolari sono causa, in seguito ad atti chirurgici come la semplice estrazione dentale, di una osteonecrosi (cioè di osso che perde la vitalità) che, una volta comparsa, è molto difficile da controllare. Le osservazioni di osteonecrosi in seguito a cure dentali tra i pazienti che assumono dosi orali come nella cura dell’osteoporosi, rimangono sporadiche e di entità contenuta. Sono invece gravi le osteonecrosi mandibolari e mascellari che si possono avere in seguito ad assunzioni massicce per via endovenosa. Di conseguenza, un paziente che è a conoscenza che deve assumere bifosfonati per via endovenosa, deve fare una bonifica orale prima di iniziare la terapia con questi farmaci. Dunque è importante, quando si va dal dentista, presentarsi alla prima visita con una lista dettagliata delle terapie farmacologiche che si stanno seguendo. Ciò renderà il lavoro più semplice e sicuro.

Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

TAG: Farmaci e cavo orale