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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 8

Ho 44 anni e da 3 soffro di parodontite

Scritto da Maria / Pubblicato il
Buongiorno. Ho 44 anni, da 3 soffro di parodontite. Sorvolo sulla perdita di tempo dovuta alla mancata individuazione del mio problema, e il conseguente cambio di 3 dentisti che si limitavano a farmi una semplice pulizia ogni 3 mesi. Alla fine sono riuscita (tramite internet!) a capire qual era il mio problema e mi sono rivolta a un parodontologo, quando ormai purtroppo la situazione era già  molto grave: sventagliamento, perdita di osso, tasche profonde. Il parodontologo a cui mi sono rivolta, d'accordo con altri 2 specialisti con cui lui opera in pool, dopo avermi sottoposta a scaling e a varie sedute di igiene orale, mi ha proposto una lunga cura, che prevede, oltre a due impianti, una serie di interventi per cure canalari, ponti, estrazioni di denti del giudizio, un invisalign per i denti superiori molto distanziati, anche 6 interventi alle gengive, di cui non ha voluto darmi particolari. L'unica cosa che so è che tramite i due impianti recupererebbe un po' d'osso per metterlo dove ne manca molto. Tutto ciò mi costerebbe 38.000 euro (scontato!). Ora, a parte che non li ho, ma mi chiedevo se ha senso sottopormi a tutto questo, visto che ho già  44 anni...Forse quella che una volta si chiamava dentiera sarebbe risolutiva (e sicuramente meno cara)? Non so, sono molto sfiduciata, anche se da quando ho iniziato la corretta igiene orale metodica e puntigliosa, non ho più ascessi. Potrei prendere un prestito, dovrei pagarlo per sette anni, ma mi chiedo se tutto questo sarà veramente risolutivo o se tra 7 anni, o anche prima, mi ritroverò con gli stessi - o altri - problemi. Aggiungo che sono fumatrice (4, max 5 al giorno) e che soffro di un lieve prolasso alla valvola mitralica. Un'ultima cosa: questo parodontologo mi ha detto che o faccio tutti questi interventi, o meglio non fare nulla... Grazie per un consiglio, se potete. Maria
Cara sig.ra Maria, non mi esprimo sul prezzo perchè non è corretto.. e poi i casi multidisciplinari richiedono tempo e costi elevati. Se potessimo visionare una sua radiografia sarebbe meglio.. su due piedi le dico due cose: sicuramente curare i denti...44 anni non sono per niente tanti..anzi. Il grande problema della malattia parodontale è che insorge a qualunque età.. quindi non creda che 44 anni sia un'eta "giusta" per l'insorgenza di tali patologie... bisogna togliere i denti irrecuperabili e curare le recidive con igiene professionale e curettage.. perchè la malattia parodontale "mangia" l'osso alveolare anche in tempi brevi, col rischio di rendere difficile la progettazione finanche di una protesi totale. Cordialmente, Gianluigi Renda
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Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Sig.ra Maria, più le cure sono complesse maggiori possono essere le complicanze, sicuramente il Dott. Petti le spiegherà magistralmente cosa è la malattia parodontale, per cui lascio a lui lo spazio. Le prestazioni del nuovo odontoiatra dovranno essere poi mantenute nel tempo con altri costi. La salute e l'estetica purtroppo hanno questi costi, che molti affrontano ottenendo grandi soddisfazioni, molte persone acquistano un camper da 100.000 euro e lasciano che la salute e l'estetica percorrano la loro strada. Purtroppo non è possibile darle dei consigli senza un quadro clinico della sua bocca, un buon consiglio è di smettere completamente di fumare e investire i soldi spesi nel fumo in salute.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Maria...44 anni è giovanissima...se può...e la sua Parodontite può essere curata bene... si sottoponga alla cura... mi lascia solo perplesso il fatto che lei dica "6 interventi alle gengive, di cui non ha voluto darmi particolari."...come non glieli ha spiegati?...mi sembra strano...io dedico circa un'ora e mezza alla prima visita e due ore alla seconda di rivalutazione dopo la preparazione parodontale iniziale ... le parlo un pò di Parodontite e poi la guido a leggere nel mio profilo La visita Parodontale che le serve per capire se il Parodontologo che l'ha vista è un Parodontologo...più o meno dovrebbe avere seguito con varianti personali un approccio simile... se non avesse fatto prima e seconda visita intervallate dalla prepartazione parodontale iniziale... avrei dei dubbi!.......ECCO LA SPEIEGAZIONE:........... la Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto…le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia…ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane…il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta … molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!........Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la ……..TERAPIA PARODONTALE………………………. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione….quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita…… nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali… Legga per favore il mio Articolo o Pubblicazione su questo stesso portale facendo così: clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: …….VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa)....quindi è importante che lei la legga.... ...... Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it …………….......... POI ...........sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'.... poi.... TRA I MIEI CASI CLINICI....seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): …..a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti... a Pag 2...Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria....e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente..... infine vada sul mio sito, le sarà molto utile: www.gustavopetti.it …………….......... ...... ..........Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile signora magari potrebbe fare un ulteriore consulto da un abile parodontologo per un nuovo preventivo, a Roma non mancano certo. La cura resta sempre la soluzione migliore. Cordialmente

Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Capisco il suo sentirsi sfiduciata ma deve anche considerare che la situazione non migliora certo facendo come gli struzzi. capisco anche che il problema del costo è fondamentale ma d'altraparte quanto descritto da Ruffoni è vero. spesso per quel che attiene i denti la gente vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca, vale a dire: dato che di denti non si muore posso certo aspettare oppure dato che non sono così importanti posso usare una protesi totale distruggendo la mia capacità di masticare e digerire i cibi in modo soddisfacente, senza parlare della mia vita sociale con un protesi mobile che comunque andrà ribasata almeno una volta ogni due anni, senza considerare l'ingombro che potrebbe darmi in bocca un corpo estraneo e cosi via....non so se sono riuscito a spiegarmi. certo non si fermi al primo preventivo ma in ogni caso non si faccia sfiduciare è della sua salute che si sta parlando. Cordiali saluti Dr. Pierluigi Avvanzo Prof. a contratto di Chirurgia Orale e Implantologia della Clinica odontoiatrica Universitaria di Foggia.
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Scritto da Dott. Pierluigi Avvanzo
Foggia (FG)

Gentile Sig. via web è molto difficile darle un consiglio, se potesse inviare una panoramica le saremmo più utili. Comunque l'età non è una discriminante per avere una masticazione ed un'estetica ottimale, ma soprattutto una maggior sicurezza interiore. La malattia Parodontale è curabilissima e sicuramente dovrà inserire qualche impianto. Ci sono molti validi colleghi che le potranno dare ottime garanzie di riuscita dei lavori ad un prezzo più accessibile. Io le consiglio di leggere i miei casi pubblicati come: Igiene orale e Malattia Parodontale e Recessioni Gengivali, dove può prendere consapevolezza di quanto le dico www.studiodentisticoserafini.it Cordiali Saluti
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Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Cara Maria non si può parlare di soldi perche' non sarebbe corretto, ma le consiglio comunque di curarsi al meglio perche' 44 son pochi per una dentiera che da sempre mille altri problemi. Saluti Fabbri Federico firenze

Scritto da Dott. Federico Fabbri
Firenze (FI)

Sicuramente potrà trovare dei preventivi inferiori, magari accettando di spostarsi da Roma, però attenzione che si tratti di un parodontologo bravo ed esperto... La soluzione della dentiera non mi sembra la migliore a 44 anni, anche perchè, estraendo tutti i denti, si ritroverà senza osso di supporto per la protesi stessa e quindi con problemi molto più gravi. Sicuramente un' igiene maniacale, sia professionale che domiciliare possono migliorare un po' le cose, ma è necessario modificare l' anatomia alterata dei tessuti parodontali che la malattia ha prodotto per essere in grado di avere un' efficacia nella pulizia e mantenere nel tempo i risultati, in poche parole: ci vuole la chirurgia. E pensare che si sarebbe probabilmente potuto evitare tutto questo con una diagnosi precoce ed una buona prevenzione...
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)