Menu

Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 8

Mia moglie ha una fobia spaventosa dei dentisti

Scritto da francesco / Pubblicato il
Vi prego aiutatemi... mi chiamo Francesco, il problema riguarda mia moglie, 37 anni da circa 20 anni ha una fobia spaventosa dei dentisti, grazie ad un "disgraziato" che anni fa gli rovinò 8 denti tra molari e premolari di cui tutt'oggi ne è sprovvista. il dentista da cui era in cura gli fece chiudere la bocca dopo ore di seduta con ancora gli aghi infilati nei canali... con annessa litigata e trauma tutt'ora presente. qualche mese dopo in seguito ad una operazione successiva (dovuta ad un glaucoma) un nuovo dentista gli estrasse anche i denti, perche a detta sua, "il disgraziato" non aveva terminato il suo lavoro di devitalizzazione qualche mese prima e i denti si erano del tutto rovinati, il tutto gli venne fatto con una anastesia totale. Vi faccio solo ora presente, che Frida mia moglie ha sofferto di attacchi di panico e ne è quasi del tutto uscita, vi dico tutto ciò perchè ora ha dei problemi enormi e sono cominciati anche dei dolori... ha fatto un'ortopanoramica di recente con la speranza che con la tecnica degli impianti e una nuova anestesia totale (a causa dell'impossibilità di rientrare in uno studio dentistico coscente) potesse risolvere il suo problema... il mio dentista, che io reputo molto competente, analizzando la sua lastra ha proferito la seguente diagnosi: impossibilità di applicare gli impianti poichè l'osso non lo consente, a meno chè non si pratichi un allungamento dell'osso (a detta sua molto costoso e molto doloroso), piorrea e un paio di carie. Diagnosi: applicare dei ponti se i denti lo permettono e sembrerebbe di si, ma ancora non l'ha visitata. Il problema è che tutto ciò non può farlo in un unico intervento con anestesia tot. per vari motivi. Vorrei aggingere che so con sicurezza e credo a mia moglie quando dice che non è assolutamente il dolore che la spaventa... chiedo cortesemente aiuto!!! e rigrazio in anticipo chiunque mi voglia dare dei consigli.
Situazione non semplice...nei problemi di ansia e panico è ancor più difficile dar consigli che nei problemi prettamente odontoiatrici. Le do un mio parere a prima letura: Innanzitutto, evitiamo di pensare all' anestesia totale, come rimedio ad un problema psicologico insuperabile. Meglio cercare, con le giuste cautele e il tempo adeguato, di superare una tale fobia, piuttosto che accettarla passivamente e ricorrere ad un tale espediente. Pericoloso (per la vita) e del tutto inadeguiato alle cure di cui sua moglie ha bisogno. Partiamo da un concetto moderno: le cure del dentista oggi sono assolutamente prive del minimo dolore. Il livello di controllo è tale che il fastidio che il paziente deve accettare è minore di quello provocato con un pizzicottino fatto con due dita...anche quando l'intertvento si fa complesso. Non voglo sottostimare il suo problema, ma bisogna razionalizzare la cosa senza mitizzarla. Quindi calma, tempo e dentista paziente e motivato. Come si fa con i bambini ansiosi, serviranno diverse sedute di sole chiacchere, che lei avrà piacere di pagare al professionista che le dedicherà tempo prezioso. Costeranno molto meno della sala chirurgica in clinica e, presto, sua moglie supererà il problema. Fatto questo... si parte con i problemi dei denti.. decisamente sempre superabili. Anche per quanto riguarda la rigenerazione ossea su impianti, ormai bagaglio clinico di molti professionisti in tutta Italia. Affatto dolorosa e predicibile. Cari saluti.. e auguroni! (con tanta pazienza... la bocca si è ammalata in 30 anni... non si potrà guarire in una settimana)
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Alessio Bosco
Sanremo (IM)

Suggerisco anch'io serenità (e di evitare inutili allarmismi), dal momento che oggi il mondo odontoiatrico dispone di materiali e metodi adeguati a gestire diverse tipologie di pazienti, anche più gravi; ma sottolineo anch'io che la fretta e/o la rapida soluzione salvatutto vanno nella direzione opposta alla corretta riabilitazione di un caso come quello descritto. E' fondamentale ri-costruire nella signora un corretto rapporto di fiducia medico-paziente; "conditio sine qua non"  è impossibile raggiungere traguardi significativi nel campo odontoiatrico. Pertanto, gli steps che ritengo dovrebbero precedere la sala operatoria sono: 1. Scegliere un professionista che infonda fiducia; 2. Sottoporsi a sedute di counselling, terapia cognitivo-comportamentale e psico-distensiva finalizzate alla ri-conquista del paziente (da fare in studio con il titolare o un qualificato membro del team-odontoiatrico); 3. Sottoporsi a pre-trattamenti (farmacologici o con protossido d'azoto) prima dell'anestesia locale. Se ciò non basta, 4. Sottoporsi agli interventi in sedazione vigile (con protossido d'azoto o farmaco-indotta), naturalmente se sono di durata inferiore all'1,5h. Un caro saluto ed i miei migliori auguri di buon trattamento ...
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Antonio Scala
Brescia (BS)

Egregio Francesco, sul piano terapeutico non so cosa dirle, se le è possibile ci invii copia delle Rx. Per lo stato emotivo, o si continua a lavorare sotto anestisia totale, ma non sono del tutto convinto, o con serenità e l'ausilio di farmaci per la sedazione cosciente fare delle normali visite ambulatoriali. Resto a sua disposizione.

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)

Sig. Francesco, sua moglie deve essere recuperata, con calma e un buon apporto psicologico, dopotutto non sono problemi in cui non c'è rimedio. Mi piacerebbe conoscere, il "disgraziato" e sentire la sua campana, perché è molto difficile indurre una situazione cosi complessa, senza nessuna problematica di fondo.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile paziente, la paura del dentista è molto diffusa. Solo la serenità e la fiducia possono risolvere il probblema della sua signora. Serenità perchè comprenda che in odontoiatria moderna il dolore non esiste (anche se penso che non sia paura del dolore. Credo sia la senzazione di essere violati aprendo la bocca e per di più senza potere opporre resistenza). Fiducia nella branca medica specialistica e nell'operatore che la pratica. Facile a dirsi ma difficile a farsi. Sono sicuro che con il suo aiuto ed il suo supporto, riuscirete nell'impresa. Per quanto concerne il piano terapeutico non entro nel merito. Qualcuno più idoneo di me lo ha già fatto. Le ribadisco solo che quando l'osso è insufficiente, come dico sempre nei corsi, non vuol dire che non si possa incrementare. Cordialmente.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Giuseppe Scandale
Roseto degli Abruzzi (TE)

Gentile Francesco, la paura dei dentisti è molto diffusa quanto ingiustificata. Al giorno d'oggi sentire del dolore non è poi così facile, ma anzi un fatto raro. Consiglierei a sua moglie di evitare terapie e piani di trattamento particolarmente invasivi e riprendere la cura della sua bocca da cosciente e con piccoli atti dove è garantita dal collega che la segue che non sentirà dolore (detartrasi, levigature, piccole otturazioni, ecc). Solo successivamente passerà a terapie riabilitative più articolate. Cordialità.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

Sig. Francesco, sono d'accordo con i miei colleghi, la signora va recuperata un pò per volta, proprio come si fa con i bambini e non con l'anestesia generale, perchè questa la potrà aiutare nel primo step dei complessi lavori da eseguire, ma poi? Quando bisogna rettificare le mucose, caricare gli impianti con dei provvisori, prendere l'impronta, controllare il manufatto protesico, consegnare i lavori conclusi, come si farà?. A Lei le dovute conclusioni. Cordiali Saluti.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)