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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 17

Quanto tempo deve passare per estrarre un dente dopo aver assorbito calcio per 20 anni circa?

Scritto da elisabetta / Pubblicato il
Quanto tempo deve passare per estrarre un dente dopo aver assorbito calcio (clastion 100) per 20 anni circa??? Grazie
Non ci dice per quale motivo ha assunto il farmaco. Ci riscriva e potremo essere più precisi. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Cara Signora Elisabetta, in linea di massima non ci sono controindicazioni all'avulsione in se stessa, dipende molto dall'età e da come assume questi farmaci bifosfonati, per esempio, dato che non specifica l'età di chi li assume , ma all'anestesia, potrebbero invece esserci, proprio col clasteon che nella soluzione iniettabile per uso intramuscolare ha lidocaina 1%, un anestetico locale, in dosi infinitesmali ma che assunto per 20 anni può indubbiamente interagire con l'anestetico locale usato per l'avulsione dentaria! Le patologie per cui li si assume cronicamente e vita natura durante sono le più svariate e tutte importanti e non ci dice se in forma iniettabile o per via orale che cambierebbe la situazione rendendo possibili l'estrazione tranquillamente ma sempre in modo relativo alla patologia in atto. Lei non ne parla ma deve invece parlarne se vollesse veramente una possibile risposta! Non si può estrapolare una terapia a base di difosfonati dalla patologia primaria, che di solito è in corso di menopausa e dalle quasi inevitabili patologie secondarie quali cardiopatie aritmogene, in particolare fibrillazioni atriali, malattie renali ed epatiche, iperparatiroidismi e tanto altro!Ci dica se vuole!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig.ra Elisabetta, forse vuol dire Clasteon , cioè un bifosfonato. Se non erro Clasteon 100 è solo per soluzione iniettabile. Diversi sono i parametri da valutare, dovrebbe essere più precisa e dirci anche il motivo per cui ha preso il medicinale.

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile Elisabetta, ritengo che si riferisca al clasteon fiale im che è un farmaco appartenente alla classe dei bifosfonati e, pertanto, come tale sarebbe bene che consultasse un centro di medicina orale che si occupi dei fenomeni ad esso collegati. Generalmente il farmaco deve essere sospeso parecchi mesi prima di un qualsiasi trattamento chirurgico nella cavità orale. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Come probabilmente le è stato riferito, la terapia sostenuta con il Clasteon, può determinare delle complicazioni nell’estrazioni dentali. Le maggiori conseguenze sono legate all’uso del farmaco per via endovenosa. E’ comunque un intervento che deve essere valutato con la massima attenzione e con le dovute precauzioni. Ci sono dei centri Universitari e Ospedalieri specializzati che seguono i pazienti come Lei. Non di meno anche liberi professionisti, se preparati sull’argomento possono occuparsi del caso. Generalmente è necessaria una diagnosi certa e una scelta terapeutica. Le terapie possono andare dall’estrazione come detto o al mantenimento in sede del dente... ovviamente con supporti farmacologici del caso. Non disperi... Troverà facilmente una soluzione.
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Scritto da Dott. Giovanni Carrazza
Sala Consilina (SA)

Per i pazienti che necessitano di chirurgia orale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l’interruzione del trattamento con i bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi. Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Gentile signora, si affidi ad un centro universitario od ospedaliero con reparti di chirurgia orale o maxillo facciale, il problema c'e,e non va sottovalutato. Comunque esistono protocolli con ozono terapia e antibiotici associati con flagil, che non dico che siano risolutivi pero' rappresentano le nostre uniche armi di cui siamo in possesso. Cordialmente

Scritto da Dott. Maurizio Tabacchino
Roma (RM)

Gentma Sigra Elisabetta, purtroppo non ci sono dati certi circa il periodo di tempo che deve intercorrere tra l'interruzione del bifosfonato e l'estrazione di un dente. Esistono però delle linee guida che riducono di molto il pericolo di osteonecrosi. Cordialità.

Scritto da Dott. Cosimo Coscia
Collegno (TO)

Gent. Sig.ra, non ci sono dati sicuramente attendibili per questa classe di farmaci, è comunque certo che permangono nell'organismo per moltissimi anni, quindi la sospensione del farmaco, secondo me non ha senso, il maggior pericolo do osteonecrosi si presenta maggiormente per assunzione prolungata endovena, per l'assunzione orale i rischi sono molto inferiori senza tuttavia escludere totalmente il rischio di osteonecrosi. Ritengo comunque che si tratti di una eventualità remota anche se possibile. Sarà il suo dentista a valutare rischi e benefici, una buona terapia antibiotica iniziata alcuni giorni prima dell'intervento e proseguita per un totale di quindici giorni sembra abbassare la possibilità che si verifichi il rischio di osteonecrosi, una estrazione il più possibile atraumatica e una buona sutura dei lembi, non lasciando osso esposto alla cavità orale sono attenzioni che servono ad abbassare ulteriormente questo rischio. Cordialmente Dr. Paolo Formenti
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Scritto da Clinica dei dottori Molinari W. e Formenti P
Monza (MB)

Gentile Elisabetta, per avere una risposta esauriente dovrebbe specificare che tipo di motivazione l'ha portata ad assumere il farmaco per così lungo tempo e la via di somministrazione. Cordialità.

Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

Generalmente l'assunzione di bifosfonati va sospesa almeno due mesi prima, ma questa è una indicazione generale, dato che il pericolo è andare incontro ad una osteonecrosi, le consiglio di farsi trattare da un Collega di provata esperienza oppure una clinica universitaria. Cordialità Gustavo De Felice

Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Gentile sig.ra Elisabetta, si rivolga a un reparto ospedaliero dove sicuramente troverà, oltre risposte teoriche che tutti noi siamo bravi a dare, anche esperienza pratica avendo di sicuro, il reparto ospedaliero, già trattati casi simili al suo. Buonasera

Scritto da Dott. Antimo Perfetto
Sant'Antimo (NA)

Sig.Elisabetta, il Clastion non è una cura di calcio, si tratta di Disodio clodronato che fa parte della categoria dei bifosfonati, di cui non è ancora chiara l'emivita farmacologica. Le consiglio di seguire alla lettera le indicazioni del suo odontoiatra che conosce come ridurre i rischi di osteonecrosi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Non ci sono ancora protocolli precisi. Sicuramente l'odontoiatra dovrà essere delicato nelle manovre e fare una adeguata profilassi antibiotica. Gli unici riferimenti che abbiamo sono quelli del protocollo di MArx che prevede almeno 3 mesi di sospensione dal farmaco prima e dopo l'estrazione. Inoltre il dosaggio del CTx serico mattutino che deve essere > 150 pg/ml.

Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

Gentile paziente, l'evidenza di "necrosi da bifosfonati" è una condizione evidenziata da poco tempo. Esistono dei parametri in base al tipo di farmaco utilizzato, in base alla modalità di somministrazione, in base al tempo di trattamento ecc... che possono aumentare l'incidenza della necrosi ossea. Il consiglio migliore che posso darle è quello di far valutare con molta attenzione tutti i parametri agli specialisti che la curano.

Scritto da Dott. Antonino Ruggirello
Palermo (PA)

Confermo i suggerimenti dei colleghi che mi hanno preceduto. Si rivolga presso un reparto di chirurgia orale di una clinica universitaria dove vengono seguiti dei protocolli validati che riducono al minimo le possibilità di complicanze. Cordialmente Prof, Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.

Scritto da Prof. Ciro Russo
Frattamaggiore (NA)

L'utilizzo di bifosfonati è un grave pericolo per ogni tipo di terapia chirurgica. Faccia attenzione

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)