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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 17

Ho tolto il secondo premolare superiore sinistro

Scritto da Marzia / Pubblicato il
Buongiorno, ho tolto il secondo premolare superiore sinistro verso la fine di giugno e sono indecisa sul fatto di fare o meno un impianto, anche perchè la cosa mi preoccupa non poco, anche perchè leggendo tra le domande poste nel sito ho visto che spesso alcune persone hanno avuto dei problemi. Quello che vorrei sapere è se c'è un limite di tempo entro il quale fare eventualmente l'intervento oppure se è una cosa fattibile anche dopo anni. Ho sentito dire che l'osso si ritira, è vero? Per quale motivo avviene ciò? Grazie mille.
Gentile Marzia, è consigliabile non aspettare ancora per rimpiazzare il premolare avulso quattro mesi addietro con l'inserimento nell'osso di un impianto in titanio ed affidandosi ad un dentista esperto, che, valuterà il caso con esame clinico e con dentascan, non ci sono problemi. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Cara Signora Marzia, dopo anni no! I denti si "spostano" verso il vuoto lasciato dal dente estratto e l'antagonista estrude, si allunga insomma con gravi problemi occlusali e gnatologici! Un po' di tempo si, lo chieda al suo dentista che terrà sotto controllo la sua situazione. In ogni caso può far costruire una piccola protesina rimovibile per mantenere spazio, estetica e funzione, nell'attesa della decisione che però deve essere del Dentista e non certo sua!Legga in miei articoli e pubblicazioni entrando nel mio profilo, cliccando sul mio nome:"La protesi dentali mobili: miste e rimovibili Excursus su i vari tipi di protesi dentali mobili: miste e rimovibili. Consigli e suggerimenti per i pazienti". Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Marzia, l'osso si ritira per l'assenza del dente. Nelle zone edentule il trofismo dell'osso si riduce in quanto non più stimolato dalla presenza del dente. Tale atrofia sarà tanto più intensa quanto più lunga sarà l'edentulia; quindi è consigliabile non attendere oltre qualche mese per l'inserimento di un impianto altrimenti è probabile si debba ricorrere ad interventi preliminari di rigenerazione dell'osso. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile Signora, quello che decide se è possibile realizzare un impianto endo-osseo è la TAC mascellare; l'implantologo valuterà la tipologia di osso, anche sulla base di una OPT (radiografia panoramica) ben realizzata. L'osso mantiene il suo trofismo e quindi la sua altezza solo in base alla presenza di elementi dentari, quindi è vero che dopo un'estrazione "l'osso si ritira", senza contare che i punti di contatto presenti tra i denti, in particolare il contatto mesiale e distale, mantengono il dente fermo in arcata. Consideri infatti che l'osso ha un suo metabolismo e quindi una sua movimentazione che è su base ormonale, e risente del metabolismo generale della persona. Quindi quello che Lei è oggi non sarà domani, tanto meno tra anni. Bisogna comprendere come funziona la dinamica del movimento occlusale. Quando un dente viene meno, gli altri elementi sono costretti a ritrovare i contatti perduti, quindi si allungano o si lateralizzano, variamente secondo lo sforzo muscolare. L'ATM (articolazione temporo mandibolare) ha bisogno di stabilità. Quindi dopo anni il piano occlusale può essere molto diverso, e lo spazio operativo per rimettere il premolare cambiato, il seno mascellare più basso, ecc. Consiglio: attendere non più di tre settimane dall'estrazione e procedere alla ricostruzione del dente, che può avvenire in vari modi. Cordiali saluti dr. Maria Grazia Di Palermo Odontostomatologo Carini PA
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Salve Marzia, l'inserimento di un impianto è senz'altro la pratica più comune, indolore e sicura che c'è.. per chi pratica questa disciplina ovviamente! le conviene quindi non attendere troppo per evitare il riassorbimento osseo nonchè problemi ai denti limitrofi ed antagonista. Cordialmente, Gianluigi Renda

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Non lasci passare molto tempo perchè il tessuto osseo non stimolato dalla presenza del dente si atrofizza si rivolga con fiducia ad un bravo odontoiatra che saprà consigliarla nel modo migliore. Non abbia timore dell'implantologia:nelle condizioni ottimali (credo come nel suo caso) ha una percentuale di successo altissima. Saluti

Scritto da Dott. Piero Puppo
Imperia (IM)

Gentile Signora, i tempi sono maturi per affrontare la terapia implantologica. Buon pomeriggio

Scritto da Dott. Giancarlo Dettori
Sassari (SS)

Gentile signora pur avendo una percentuale di rischio la soluzione implantare rappresenta la prima scelta nella terapia delle edentulie, naturalmente va fatta una corretta pianificazione del caso andando a valutare tutti gli aspetti necessari per la buona riuscita della terapia. Per quanto riguarda la tempistica diciamo che sarebbe ideale non lasciar passare troppi mesi sia per il riassorbimento osseo da lei citato ( a causa dell'atrofia cui va incontro per la perdita dell'elemento dentario ), sia per gli spostamenti dei denti adiacenti; cordialità .
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Scritto da Dott. Francesco Sforza
Carovigno (BR)

Cara Marzia i tuoi dubbi e le tue perplessità rientrano nella norma. Comunque se vuoi prima farti chiarezza metti nella sede dell'estrazione una protesina provvisoria che mantiene lo spazio impedendo ai denti vicini di spostarsi. Non attendere comunque un periodo molto lungo per mettere l'impianto perchè così puoi sfruttare la maggiore quantità di osso possibile: con il passar del tempo l'osso non stimolato va incontro a riassorbimento. Esegui un dentalscan con il quale si possono valutare altezza e spessore dell'osso pianificando così il trattamento. Cordiali saluti
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Scritto da Dott.ssa Annalisa Ciriello
Vigonza (PD)

Sig. Marzia l'osso non si ritira, si rimaneggia continuamente. In molti casi è possibile inserire impianti anche dopo anni. Più il tempo passa oltre al dovuto, maggiori potrebbero essere le complicanze.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Sig. Marzia l'osso non si ritira, si rimaneggia continuamente. In molti casi è possibile inserire impianti anche dopo anni. Più il tempo passa oltre al dovuto, maggiori potrebbero essere le complicanze.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Alla sua giovane età l'impianto è il trattamento più conservativo e indicato. Si affidi tranquillamente ad un collega implantologo che la consiglierà al meglio in virtù anche delle condizioni ossee - L'attesa è controproducente.. cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Gentile Marzia, il tempo di 4 mesi è adeguato per poter inserire un impianto dove è stato perso il Suo dente. Se ha dubbi sull'idea di ricorrere all'implantologia è possibile valutare l'utilizzo di un ponte "tradizionale"; se il dente "davanti" e quello "dietro" fossero per caso già molto ricostruiti si potrebbe valutare anche questa ipotesi senza troppe remore. Nel caso i denti vicini al "buco" fossero invece sani, l'implantologia è, a mio avviso, la soluzione di prima scelta (purchè Lei sia in buona salute, non forte fumatrice ecc.). Se riesce ad inviarci una sua radiografia potrò essere un po' più preciso sulla soluzione da consigliarLe. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Attilio Venerucci
Finale Ligure (SV)

Gentile signora, l'unico parametro che occorre valutare per inserire un impianto dopo una estrazione è il grado di maturazione dell'osso che ha riempito l'alveolo. Una semplice radiografia endorale e il suo dentista potranno rispondere perfettamente ai suoi quesiti. Un errore invece è rimanere senza il dente. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Cara Marzia parti dal presupposto che a volte gli odontoiatri sono scorretti, i casi di insuccesso implantare o complicazioni in pazienti selezionati.... non diabetici, non forti fumatori, non parodontopatici e con una buona igiene orale domiciliare hanno rischi del tutto contenuti. Insomma i pazienti si devono meritare gli impianti non si possono fare a chiunque. per quello che riguarda l'osso, è vero c'è un riassorbimento lento e continuo nell'arco degli anni ma per una monoedentulia (se manca un singolo elemento) è un fattore del tutto trascurabile il problema è invece lo spostamento degli elementi dentari vicini che migrano per occupare lo spazio riducendo così lo spazio a disposizione della futura protesi (= dente nano) mai rimandare a domani quello che si può fare oggi e poi a 34 anni con la finestrella non è piacevole come cosa. In soldoni le consiglio di farselo il prima possibile distinti saluti
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Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)

Marzia, visto la sua giovane età, non mi sento assolutamente di consigliarLe di ritardare il trattamento, non fosse altro per non far avvenire la migrazione ed inclinazione dei denti viciniori e rialzo del dente antagonista, con innesco di malattia paradontale per scorretto carico occlusale da precontatti, inoltre in buone mani non c'è assolutamente nessun rischio e quindi la sua paura, si può tranquillamente ridimensionare. Visiti il mio sito: www.studiodentisticoserafini.it Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Cara Signora Marzia, La riabilitazione implanto-protesica nel suo caso, trattandosi di una monoedentulia, mi sembra la piu' indicata. Lasciati passare almeno 3-4 masi dopo l'estrazione, potrà serenamente sottoporsi a seduta di implantologia, previa una rx Opt digitale, con cui il collega potrà valutare al meglio la cresta ossea residua, e fare una valutazione soprattutto in altezza poichè si trova la parete sinusale che contiene una membrana da preservare in tutti i sensi. Vero è anche che in fase di rimodellamento osseo, ossia tempo necessario per la neoformazione ossea del dente avulso, i denti adiacenti e quello antagonista, potranno entrambi subire delle inclinazioni o delle estrusioni, dettate dalla mancanza della radice del dente in questione. Per cui le consiglio vivamente, di effettuare detti esami di valutazione preliminare ed affidarsi con serenità ad un professionista che si occupi seriamente id Implanto-Protesi, ossia disciplina che cura e risolve tali situazioni nella bonifica del cavo orale. Distinti saluti Dr. Tommaso Giancane info- e-mail giantommi@yahoo.it
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Scritto da Dott. Tommaso Giancane
Noci (BA)