Si dice che qualsiasi cosa mangiamo ci può macchiare i denti, basta che contenga pigmenti.
Scritto da Adele / Pubblicato il
Salve! Mi scuso per la domanda un po' scientifica. Volevo parlare delle macchie sui denti, ho letto diversi articoli di dentisti ma trovo che siano molto marketing oriented più che scientifici. Si dice che qualsiasi cosa mangiamo ci può macchiare i denti, basta che contenga pigmenti. Allora io mi chiedo: perché mangiando verdure a nessuno vengono i denti verdi ? La clorofilla è un pigmento. Al massimo i denti vanno su tonalità marroni/gialli/neri. Inoltre, ultima domanda per concludere, come è possibile che pigmenti organici si intrappolino nei denti senza mai decomporsi negli anni ? Sono organici, eppure rimangono li. Nonostante la saliva e tutto. Grazie, scusate la domanda un po' microbiologica, ma solo degli esperti possono rispondere. Buona settimana!
Pubblicato il 21-05-2013
Sig. Adele, mi complimento per la domanda, in effetti, le discromie dentali non godono di ottima letteratura, mentre troviamo spesso pubblicità ingannevoli che illudono il povero paziente. Su questo portale potrà leggere questo nostro articolo: http://www.dentisti-italia.it/dentista/denti-e-bellezza/sbiancamento-dentale/640_trattamenti-sbiancamento-dentale.html non scientifico ma condiviso da molti colleghi. La colorazione del dente può avere origini diverse, infatti, definiamo discromie intrinseche ed estrinseche e prima di ogni trattamento diverso per ogni caso, ricerchiamo una diagnosi. La colorazione naturale del dente è geneticamente programmata come la colorazione degli occhi o dei capelli; poi possiamo avere patologie dello smalto che non permettono il mantenimento del colore originale e in questo caso riscontriamo matrici di smalto diverse che possono permettere la penetrazione di alcune sostanze come la nicotina associata ad alcol; l’alcol la diluisce e la zona porosa dello smalto lo assorbe. Nella maggior parte dei casi fisiologici ritroviamo l’alterazione della colorazione solo del tartaro che il paziente la ingloba nella colorazione dei suoi denti, infatti, la rimozione oltre portare uno stato di salute gengivale, ridona il vero colore del dente. Si potrebbe scrivere a lungo, ma oggi è più semplice vendere che ricercare, per cui lasciamo navigare i termini deleteri non medici come ”sbiancamento”.
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Pubblicato il 21-05-2013
Cara Signora Adele, dopo la risposta molto colta e sapiente del Collega Dottor Ruffoni, posso aggiungere ben poco! Il discorso sarebbe molto lungo perchè bisognerebbe entrare in concetti un pò troppo clinici, scientifici. Direi che anzitutto bisogna partire dal differenziare tutte le diverse etiopatogenesi di discromie. Potrebbe trattarsi di tante patologie banali o serie come Amelogenesi imperfetta la cui diagnosi però deve essere precisa e veritiera perchè va differenziata da tante altre patologie molto più banali come la presenza di pigmenti comuni e rimovibili dal dentista con l'igiene orale. POI, che i pigmenti fissi e rimovibili possono essere dovuti a tante cose e le cause possono essere tante, dalle displasie dello smalto, alle alterazioni cromatiche per patologie batteriche, di miceti (funghi)e tanto altro e la visita comporta tante cose e tante domande. L'amelogenesi imperfetta è una malattia autosomica dominante, ossia ereditaria e provoca una grave ipoplasia dello smalto. Le dico che esiste un tipo ipocalcifico, uno ipoplastico ed uno ipomaturativo e si forma durante lo stadio a Campana dello sviluppo del dente. Io penso che nella sua domanda ci sia un sostanziale "errore" di fondo di cui, inconsapevolmente forse si è accorta, infatti ha parlato di macchie sui denti. Tutto sta proprio qui. Macchie sui denti. Sono solo macchie causate da fattori estrinseci o intrinseci. Estrinseci come caffeina, teina, ferro (carciofi crudi per esempio). Intrinseci come farmaci, in particolare tetracicline, fluoro in eccesso (fluorosi), e tante altre che compenetrano i prismi dello smalto, la sostanza amorfa interprismatica e siintegrano nel suo interno alterandone il colore. Ci sono poi cause iatrogene, per esempio emoraggie non controllate a dovere durante le terapie endodontiche con pigmentazioni interne della camera pulpare e della sostanza amorfa interplasmatica causata dalle varie trasformazioni chimiche dell'emoglobima. Sono però solo macchie, pigmenti che si possono e si devono togliere facilmente. L'errore di fondo di cui parlavo è di credere che le sostanze colorate contenute nei cibi possano "colorare" i denti in modo permanente. Non possono. Alcune possono, come detto, macchiare ma la macchia non è una alterazione strutturale come per esempio l'amelogenesi imperfetta di cui ho parlato e che è proprio una "malattia"! Quindi stia tranquilla, se è sana, perchè anche patologie sistemiche, immunitarie o diabetiche o stress di tutto l'organismo per esempio dovuto all'uso ed abuso di drighe di ogni tipo, se è sana, dicevo, può mangiare tutto, senza tema. Basta poi che usi una igiene orale domiciliare ben fatta ed integrata periodicamente da quella professionale in studio dal Dentista! Per lo Spazzolamento dei denti: non esiste niente di meglio del normalissimo spazzolino manuale, per l'igiene orale ci sono delle pasticche colorate da sciogliere in bocca che evidenziano col loro colore la placca batterica non rimossa dallo spazzolino, spazzolino che deve essere in setole artificiali, a testa medio piccola, duro, e usato con la cosiddetta tecnica di Bass modificata,ossia orientato verso le gengive a 45° e usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso è bene usare degli idropulsori che completano l'opera di igiene domiciliare e il filo interdentale, presentando nello spazio interdentale sempre una nuova parte mai usata ed abbracciando il dente come per lucidarlo! Infine esistono degli scovolini per chi avesse spazi interdentali un po' più larghi e lo spazzolino piatto per pulire il dorso della lingua che è grande ricettacolo di placca batterica e quindi di microbi. Detto qiesto se poi uno è "diversamente abile" o affetto da pigrizia immane, va bene anche lo spazzolini elettrico usato però come da istruzioni allegate! Per quanto riguarda le erosioni dello smalto (diciamo quei "colpi d'unghia" al colletto che scoprono la dentina tra smalto della corona e cemento della radice, si trattano come fossero otturazioni estetiche! La loro Etiopatogenrsi è congenita, ossia uno nasce con le erosioni che per tanti anni rimangono misconosciute perchè a livello submicroscopico poi diventano sempre piuù evidenti fino a poterle vedere e sentirne i sintomi! Sappia cha all'incirca un terzo delle persone, nel punto di passaggio, al colletto del dente, tra smalto e radice, ha lo smalto che continua nel cemento senza soluzione di continuità coprendo bene la dentina. Un altro terzo addirittura ha lo smalto che copre il cemento ed un altro terzo ha invece lo smalto che si ferma prima dell'inizio del cemento lasciando scoperta una parte di dentina che essendo fatta da tubulini centrati da un assone, ossia da un nervo senza guaina mieliniuca, come fosse un filo elettrico senza guaina pritettiva, è molto sensibile. Questa è l'erosione! Mangi tranquillamente tutto quello che vuole e desidera! Se avesse erosioni verrebbero fuori comunque, se non le avesse non si formerebbero comunque! Viva tranquilla! Ma il suo Dentista non gliele spiega queste cose? Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 21-05-2013
Gentile Sig.ra Adele, quando si parla di sbiancamento dei denti si intende cambiare il colore naturale dei denti. Principalmente il colore è dato dalla dentina che geneticamente può essere più grigia, gialla, rossastra, marrone. Poi vi sono delle patologie come quelle pulpari che possono alterare il colore dello smalto (per esempio se è avvenuta una emorragia il colore diventa più rosso). Invece i pigmenti che noi assumiamo con svariati alimenti e sostanze vanno a depositarsi sullo smalto. Queste macchie si eliminano quotidianamente con una corretta igiene domiciliare e ogni sei mesi con una igiene professionale dal dentista. Cordiali saluti
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Pubblicato il 21-05-2013
Gentile Adele, complimenti per la domanda. Denota curiosità e intelligenza, e allo stesso tempo denota una certa cultura. Cultura che ha permesso una parziale risposta all'interno della stessa domanda. I pigmenti non si depositano tutti così come vengono assunti (forse non la clorofilla, ma provi a mangiare delle barbabietole e vedrà se i denti non paiono più rossi) ma vengono parzialmente "lavorati" ad opera degli enzimi salivari. Sono i sottoprodotti di questa prima parziale digestione che poi vanno a pigmentare i denti, e questi pigmenti hanno proprio le tonalità che ben descrive. Non le paia maleducata la mia chiosa finale quando le sottolineo che gli alimenti che introduciamo con la dieta sono di diversi colori, ma le sostanze escrete no. Cordiali saluti.
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