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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 7

Bevendo una bevanda molto calda mi sono scottata l'interno della bocca.

Scritto da Valeria / Pubblicato il
Salve, circa poco più di tre settimane fa, sorseggiando sbadatamente una bevanda molto calda mi sono scottata l'interno della bocca. Per un paio di giorni ho provato sensazione di bruciore, sensibilità a tutti i denti e infiammazione alle gengive. Mi sono trovata costretta ad utilizzare uno spazzolino a setole morbide, un dentifricio per denti sensibili (Emoform actisens) e un collutorio per irritazioni della bocca (Dicloral). Una volta sola ho anche applicato il gel desensibilizzante (Emoform). Qualche giorno fa ho provato ad utilizzare uno spazzolino a setole medie, ma il risultato è stato l'infiammazione e irritazione delle gengive (che sembravano quasi graffiate). Una settimana fa (per la prima volta in vita mia), ho iniziato ad avere dolori agli incisivi e ai canini (i denti coinvolti nella scottatura), anche al solo passaggio dell'aria, respirando. La cosa strana è che invece non avverto eccessivi fastidi di sensibilizzazione bevendo sostanze fredde. Mi sono fatta controllare dal dentista, il quale mi ha diagnosticato una "pulpite" e mi ha dato la seguente terapia: "Zeroflog collutorio" 3 volte al dì e una bustina di "Oki" 2 volte al dì, il tutto per sei giorni. Dopo già 4 giorni di terapia, non avverto più dolore, ma continuo ad avere un po’ di sensibilità durante la masticazione , a volte sui molari, a volta sugli incisivi …e spesso la mucosa infiammata/irritata(gengive, lingua, guance int.). Adesso mi chiedo: 1) E' possibile che a distanza di 3 settimane abbia risentito ancora della scottatura?...mi passerà mai?...e quando tempo potrebbe volerci? (Il mio dentista purtroppo è stato un poco esaustivo nel dare una risposta ai miei dubbi…e la cosa mi ha preoccupato un po’!) 2) Relativamente all’infiammazione della mucosa orale che si manifesta saltuariamente, potrebbe trattarsi di stomatite causata da stress oltre che dal trauma della scottatura da bevanda? Potreste cortesemente dare una possibile spiegazione al mio problema ed eventuali suggerimenti (anche comportamentali), rassicurando al contempo la mia preoccupazione? Vi ringrazio anticipatamente per la cortesia.
Gentile sig.ra Valeria, quella che riferisce è una normale stomatite secondaria a scottatura, a volte succede, il problema delle ustioni è sempre la loro estensione. Quando ci si ustiona vengono anche lesi temporaneamente le terminazioni del gusto. Mi sembra che il collega che l'ha visitata abbia impostato correttamente il trattamento, si tratta di avere pazienza e incoraggiare le bevande fredde o tiepide. Anche la momentanea ipersensibilità al calore in zona incisale non la deve preoccupare. "Pulpite" indica infiammazione all'apparato pulpare e quindi vascolonervoso degli elementi dentari,tra le cause, la più pericolosa è chiaramente quella flogistica. In assenza di carie non mi preoccuperei più di tanto. Quindi, attenzione ai traumi da masticazione - che l'intero complesso farebbe fatica a sostenere, e sciacqui con colluttori e normale acqua e bicarbonato, acqua e limone - ottimo antiemmoragico -. Per quanto riguarda la durata, tenute presenti la temperatura egli alimenti, che deve essere fredda o tiepida, questo dipende dallo stato di salute generale.Tenga comunque presente che il tempo di rigenerazione delle cellule epiteliali è sui cento giorni. Ovviamente non bisogna fumare, il benzopirene crea una flogosi permanente nelle mucose orali. Cordiali saluti, e si distragga
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Cara Signora Valeria, che dirle, sono d'accordo con la mia collega Dr.ssa Di Palermo, ma dopo tre settimane mi sembra veramente strano che abbia ancora patologia e sintomi eclatanti! Non è che ha esagerato a non pulirsi bene i denti? (lo spazzolini a setole morbide non pulisce) E si è sovrapposta una fligosi batterica da cattiva igiene orale, con formazione di una gengivite marginale, dimostrata dal fatto che le è ancora impossibile "toccare" le gengive con lo spazzolino medio o addirittura duro che è quello che dopo tre settimane andrebbe bene? Penso che basterebbe fare una Pulizia dei Denti con Ultrasuoni dal Dentista, Professionale, un Curettage e Scaling per sfiammare, sotto copertura antibiotica le gengive e ricominciare anche in presenza di dolore a curare l'igiene orale con spazzolino duro o almeno di media durezza e con i movimenti giusti ,poi valutare la presenza di eventuali tasche parodontali, insomma si faccia visitare da un Parodontologo. Ci sono poi delle pasticche colorate da sciogliere in bocca che evidenziano col loro colore la placca batterica non rimossa dallo spazzolino...spazzolino che deve essere in setole artificiali, a testa medio piccola, duro, e usato con la cosiddetta tecnica di Bass modificata...ossia orientato verso le gengive a 45° e usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso.è bene usare degli idropulsori che completano l'opera di igiene domiciliare e il filo interdentale, presentando nello spazio interdentale sempre una nuova parte mai usata ed abbracciando il dente come per lucidarlo! Infine esistono degli scovolini per chi avesse spazi interdentali unpo' più larghi e lo spazzolino piatto per pulire il dorso della lingua che è grande ricettacolo di placca batterica e quindi di microbi. Per la Pulpite, il dolore al caldo e non al freddo farebbe pensare ad una sindrome radicolare della polpa.il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!......se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante.......... quindi per concludere è mancata una congrua diagnosi!!!......il rischio con l'incappucciamento specie in un adulto è proprio la necrosi..........POI.....:.....ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................ovviamente si deve procedere alle prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................poi deve sapere che esistono dei sintomi detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certo che si arriva ad una diagnosi...Devo fare un piccolo preambolo anatomico : sappia che dal nervo alveolare inferiore, prima che entri nel canale della mandibola, si diparte verso l'interno il nervo linguale che innerva la metà corrispondente della lingua ...da questo nervo ... a ritroso c'è un nervo ...detto "la Corda del timpano" a forma di "arco" che lo unisce al Nervo Facciale (importante come dice il nome per l'innervazione degli organi della faccia), passando per gli organi dell'orecchio...non solo ma lo stesso nervo linguale come ho già detto, è un ramo del nervo Mandibolare che nasce dal Ganglio del Famoso Trigemino e passa sotto o vicino al dente del giudizio nel Canale Mandibolare. Perchè le dico questo?... per farle capire che un "risentimento a livello della bocca" può dare i sintomi che ha lei....POI ...bisogna valutare accuratamente gli altri denti vicini ed antagonisti............. occorre quindi un Dentista normalmente preparato...niente di eccezionale per fare una diagnosi ed impostare la giusta terapia!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Valeria, dopo tre settimana la mucosa della cavità orale si è già abbondantemente rigenerata attraverso un turn-over fisiologico e, pertanto, è molto improbabile che continui ad avvertire disturbi legati alla scottatura. Sarebbe opportuno non utilizzare collutori caustici e non prescritti da un dentista e al quale La rimando per un consulto approfondito. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentile Valeria, lei si è procurata una ustione piuttosto seria che nella mucosa orale assume maggior importanza in considerazione del fatto che nella bocca ci sono tantissimi batteri ed è impossibile ottenere una sterilità assoluta del cavo orale pertanto tali ustioni hanno una prognosi più lunga rispetto ad altre zone. Le consiglio di avere pazienza, seguire le direttive del dentista che la segue e curare molto l'igiene orale. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Sig. Valeria, c'è qualcosa di poco chiaro, difficilmente un odontoiatra fa diagnosi di pulpite e si limita alla prescrizione di antiflogistici trascurando i tessuti molli della bocca. Le consiglio una nuova visita da un odontoiatra che si occupa di patologia e medicina orale. di norma ustioni da alimenti caldi regrediscono spontaneamente in 15 giorni.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

La diagnosi di pulpite, se esatta, non può portare alla guarigione in alcun modo, men che meno con dei farmaci. La pulpite è una malattia della polpa irreversibile che può solo portare alla necrosi pulpare e quindi all'ascesso. Molto probabilmente, a seguito della scottatura, c'è stato un danno parodontale che deve essere valutato da una persona competente per poter decidere quale sia la terapia adatta. Auguri

Scritto da Dott. Riccardo Baucia
Castano Primo (MI)
Cavenago di Brianza (MB)

Cara Valeria l'ipersensibilità e il fastidio sono sicuramente dovute a problematiche correlate alla scottatura perciò le consiglio di stare tranquilla usare dei collutori apposta e aspettare che la natura ripari completamente il tessuto distinti saluti

Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)