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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 13

Ho un molare ricostruito esattamente 2 anni fa ma non devitalizzato

Scritto da Piero / Pubblicato il
Ho un molare inferiore a cui era stata fatta una grossa ricostruzione esattamente 2 anni fa ma senza devitalizzarlo. Ieri improvvisamente ha iniziato a darmi parecchio fastidio (non dolore). Praticamente per intenderci il fastidio che si sente sulla gengiva quanto si è subìto da poco la pressione per aver messo una corona. Ho preso ieri sera un moment act e stamattina non ho più nulla. Può essere una nevralgia? Nel caso invece in cui avessi un inizio di una carie secondaria pensate che quasi certamente dovrò far fare una devitalizzazione o potrebbe essere un processo reversibile che con una nuova pulizia e richiusura del dente mi consentirebbe di non devitalizzarlo? Grazie
Caro signor Piero... potrebbe essere tutto e niente...quini è saggio che si faccia visitare dal Dentista! .... è proprio la sua descrizione del "fastidio" che mette in allarme = sembrerebbe il tipico fastidio doloroso con esacerbazione alla pressione che si ha in un dente in necrosi o che sta avviandosi alla necrosi pulpare....mi spiego....:.....Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........:.......Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Caro Piero, il fastidio accusato potrebbe essere il sintomo di una iniziale pulpite in considerazione del fatto che vi è una grande ricostruzione e presumibilmente anche una piccola infiltrazione può interessare la polpa coronale. In questo caso è sicuramente necessario procedere ad una devitalizzazione del dente in oggetto e successiva protesizzazione con corona in ceramica di protezione. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Salve Sig. Piero, è probabile che possa trattarsi di una papillite, ma, cmq, si tratta sempre di un campanello d'allarme, e, non avendo sensibilità agli stimoli termici, Le consiglio di recarsi dal suo dentista per le cure necessarie onde evitare di arrivare alla devitalizzazione del dente che è pur sempre una terapia meno conservativa. Cordialmente.

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Sig. Piero probabilmente si tratta di una problematica da impatto di cibo sulla papilla così come già detto,però il mio intervento più che altro vuole invitarla ad una semplicissima visita di controllo, che tra parentesi avrebbe dovuto già fare l'anno scorso. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Gentile signore sembra scontato che le dica di richiedere un consulto al suo dentista di fiducia il quale dovrà operare una diagnosi attraverso una serie di valutazioni clinico-radiografiche, azzardarla( una diagnosi ), periodontite? papillite? non sarebbe utile e corretto, cordialità .

Scritto da Dott. Francesco Sforza
Carovigno (BR)

Egregio Signor Pietro, potrebbe essere sia quello che lei sospetta, sia quello che hanno ipotizzato i miei Colleghi con le loro risposte. Non resta altro da fare che andare dal suo dentista per una visita, per avere l'esatta risposta alla sua domanda. Anche se lei si è espresso molto chiaramente, sia sulla storia del suo dente, che sui sintomi, non mi sembra possibile darle una risposta esauriente senza un esame obiettivo ed una lastrina. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Concordo con i colleghi. Una visita dal suo dentista fugherà ogni dubbio.

Scritto da Dott. Maurizio Gribaudo Fresi
Moncalieri (TO)

Signor. Pietro senza una rx e un esame obbiettivo dare una risposta esauriente è impossibile. Le consiglio un consulto dal suo dentista. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Marco Pellegrini
Cesano Maderno (MB)

Torni dal suo dentista che con una visita ed un rx endorale farà una diagnosi corretta.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Caro signor Piero concordo con i colleghi, il miglior atteggiamento da assumere è un controllo dal suo dentista con il quale attuare una strategia di intervento, qualora fosse necessario. Buona giornata

Scritto da Dott. Silvano Siniscalchi
Castelfidardo (AN)

Sig. Piero occorre visita odontoiatrica.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Potrebbe essere tante cose. Si rechi dal suo dentista per una visita clinica corredata con esame radiografico, che servirà ad inquadrare meglio il suo caso. Cordialmente

Scritto da Dott. Livio Germano
Verbania (VB)

Caro sig Piero,solo il suo dentista potrà rispondere alle sue domande, dopo un accurato esame della situazione dentale e paradontale. Cordialmente Dr Angelo Beghini Cassano D'adda MI e Comazzo LO

Scritto da Dott. Angelo Beghini
Cassano d'Adda (MI)