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Domanda di Denti del giudizio

Risposte pubblicate: 5

Paresi permanente al nervo alveolare dovuta all'estrazione degli ottavi

Scritto da Laura / Pubblicato il
Cosa provoca una paresi permanente al nervo alveolare dovuta all'estrazione degli ottavi? Oltre la perdita di sensibilità, anche deficit, del tipo depressione, insonnia etc dovuta al fastidio? Mi serve sapere solo le conseguenze, i sintomi che si possono avere. Sorriso distorto, difficoltà nel parlare, perdita di sostanze dalla bocca per la mancata sensibilità (come bevendo acqua o non riuscire a contenere la saliva dalla bocca). Spero che la mia domanda venga trattata nel modo più professionale, competente e serio possibile. Grazie
Gentilissima Laura, una risposta generica alla sua domanda la può trovare su un manuale di Clinica Odontoiatrica, o anche in qualche pagina di internet. Se invece lei desidera un tipo di risposta adatta al suo caso, deve farsi visitare da uno specialista che valuterà attentamente le alterazioni che presenta (esame obiettivo) e le evoluzioni future (prognosi). Fare una carrellata di ogni sintomo riferibile ad una paresi di un nervo alveolare (superiore o inferiore?) non è un comportamento da medico professionale, competente e serio. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Cara Laura, il nervo alveolare inf., a volte si trova a contatto o nelle vicinanze delle radici degli ottavi inferiori (o di altri molari). Al momento del piano di trattamento occorre sapere questa preziosa informazione. Prima si prescrive una opt poi, se e' il caso, occorre una tac. Con queste informazioni si ha un idea chiara della posizione delle radici in relazione al nervo. Se c'e' pericolo di lesione del nervo, il dentista deve informare il paziente delle conseguenze e ne deve ricevere il consenso; inoltre deve valutare se le indicazioni alla estrazione sono corrette e anche pensare a terapie alternative( coronotomia, ortodonzia etc). Se la scelta e' obbligata, il dentista deve essere in grado di eseguire l'intervento con perizia e diligenza; se non e' in grado di affrontare un intervento cosi' complesso, deve delegare senza vergogna a chi e' piu' ferrato di lui. Se tutto cio' e' stato fatto e c'e' una lesione al nervo ( le lesioni sono di tre tipi che non sto qua ad elencare) i sintomi possono essere solo sensitivi oppure anche dolorosi; la zona e' l'emilabbro e il mento corrispondente ( e anche i denti ). L'emergenza puo' essere affrontata con cortisonici, vitamine e antibiotici. In una parte importante dei casi la parestesia (o disestesia) regredisce in qualche mese, sopra gli otto/ dieci mesi si puo' considerare permanente. Chi e' affetto da questo problema in modo permanente ha, purtroppo, un disagio poco simpatico per le cose che elencava lei. Poi c'e' una abitudine (forzata) alla nuova situazione. Esistono anche interventi di microchirurgia per le situazioni piu' gravi. Tenga anche presente che c'e' anche un aspetto medico legale che passa attraverso il risarcimento da parte dell'assicurazione del professionista coinvolto. Spero di esserle stato utile
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Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Cara Signora Laura, buongiorno. In aggiunta alla chiarissima e Colta risposta del Dottor Vergiati, preciso che La Parestesia si manifesta con una distorsione della sensibilità, come ha Lei, causata da una sofferenza, in questo caso, neurologica del nervo Alveolare inferiore! Ecco perché, in linea di massima prima lo si decomprime e "pulisce" e meglio è! Altrimenti il danno neurologico periferico potrebbe diventare irreversibile! Si faccia Visitare da un Professionista Dentista competente in materia che valuterebbe anche se ci fosse bisogno della consulenza anche di un Neurochirurgo! Questo posso consigliarle e dirle via Web dato che solo una Visita Clinica e Semeiologica e una Tac Volumetrica possono far valutare bene la situazione! Occorre una Diagnosi Differenziale tra "Compressione", "stiramento", "Sezione parziale del Nervo e Sezione Totale dello stesso ed altro. Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Solitamente, in questo forum, da quello che posso leggere, le risposte vengono trattate in un modo serio e professionale.
Purtroppo la sua domanda è piuttosto generica, le potrebbe essere d'aiuto l'articolo che ho inserito in questo sito a riguardo (relativo alle lesioni del NAI).
La sintomatologia derivante da una lesione del NAI dipende in primo luogo dal tipo di lesione, ed ha un range estremamente vario di manifestazioni sotto la voce di parestesia - disestesia e correlati, così come cambiano le tipologie di trattamento.
L'estrazione di un ottavo può comportare lesioni più o meno gravi, a seconda di quello che è stato fatto dall'operatore durante la chirurgia.
Se il caso clinico si riferice a lei stessa, sicuramente una chiacchierta con l'operatore che l'ha trattata, ed eventualmente una visita specialistica da un Neurologo, è una strada da percorrere.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Laura, a parte quello che è citato sui sacri testi, che può trovare con facilità e precisione; abbiamo pazienti che riferiscono le cose più impensate che vanno dal bruciore all'interessamento di altri distretti e poi altro ancora. Oggi, come se visto da alcune sentenze, purtroppo anche i pazienti non sono sempre in buona fede e inventano o ingigantiscono il loro problema per aver un miglior risarcimento dalle nostre assicurazioni, facendo nascere tantissima confusione, che alla fine porta alla sua domanda.
La cosa basilare è avere le indicazioni al'avulsione.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)