Che potrebbe essere questa sensazione che sento al dente devitalizzato quando incontra il freddo?
Scritto da Martina / Pubblicato il
Gentili dottori, l'anno scorso di questi tempi avevo una pulpite al sesto molare inferiore, che è stato sottoposto a terapia canalare, trattato in più sedute e poi chiuso. Mai mi ha dato alcun fastidio/dolore. Il molare corrispondente superiore era cariato ed è stato curato e parzialmente ricostruito. Cosa è successo? 20 gg fa mi è sembrato che una po' di cibo si fosse inserito tra il premolare e molare superiore (quello ricostruito, ma vivo) e non avendo a portata di mano filo interdentale, ho tentato di ripulire la situazione con degli stuzzicadenti. Ho cercato di allargare, passare acqua, insomma mi dava comunque fastidio, ma il giorno dopo era a posto. Ora, a distanza di questo evento, ho potuto notare che quando scendo le scale e quindi sobbalzo in modo evidente sento un "tin tin tin" come qualcosa chiuso nel dente che si muove e urta contro lo smalto. Ho guardato benissimo il molare superiore e non si vedono fratture o fessurazioni, allora ho pensato a quello di sotto, e idem. Ho provato a scendere fermando con la lingua di due denti, ma il "tin tin" si sente sempre.
Inoltre questo stesso "tin" lo sento vicino al molare inferiore quando bevo qualcosa di freddo, per esempio.... E così all'inizio lo addebitavo ad una bolla di anidride carbonica dell'acqua che scoppiava vicino allo smalto del dente devitalizzato; ma quando è successo anche col gelato, ho capito che non era una questione di acqua, ma una sorta di reazione al freddo, sebbene io non ho alcuna percezione.
Io ho due domande: questo pezzetto che sento come si muove nel dente, può essere un qualcosa che ho rotto io con l'uso dello stuzzicadenti quella sera?
Che potrebbe essere questa sensazione strana che sento al dente devitalizzato quando incontra il freddo?
Sono preoccupata perché penso che se qualcosa dentro uno dei due denti ha ceduto, allora sono anche meno resistenti alla masticazione e potrebbero rompersi!
Spero tanto nel vostro aiuto, e vorrei sapere se è prevista una tale eventualità in medicina e cosa potrebbe essere.
Grazie mille.
Pubblicato il 21-07-2015
Cara Signora Martina, buongiorno. Mai usare lo stuzzicadenti perché è lesivo per la gengiva libera e per la piramide della "papilla" interprossimale (tra i due denti). Se poi si fermano residui del bolo alimentare nello spazio interdentale vuol dire che è stato perso il punto di contatto interprossimale (tra un dente e l'altro, per capirci) o per una carie interprossimale o per una tasca parodontale o per altri motivi che non sto a elencare. Quante "congetture", quante supposizioni, sta elaborando. Non può Lei da sola fare diagnosi e non posso farlo io che non la vedo Clinicamente, semeiologicamente, strumentalmentd, anamnesticamente e radiograficamente con una o più Rx endorali. Vada dal Dentista che farò la Diagnosi è pianificherà l'eventuale cura. mi dispiace ma non posso fare altro.Bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi, come è successo a Lei e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma o una cisti e ci può essere un ascesso. Questa Visita deve avvenire nell'ambito di una doppia visita. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Si valutano anche le Recessioni Gengivali Presenti che, se sintomatiche e se raggiungessero la linea di giunzione mucogengivale che separa la Gengiva aderente dalla mucosa Alveolare, devono essere curate. Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui le numerose pubblicazioni sulle Recessioni Gengivali. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! In bocca al Lupo e Cari Saluti
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Pubblicato il 21-07-2015
Sig. Martina, sicuramente c'è qualcosa da accertare, per cui le consiglio al più presto visita odontoiatrica di controllo..................
Pubblicato il 21-07-2015
Ci sono una miriade di opzioni da quello che descrive. Può essere un frammento di otturazione che si è staccato o spontaneamente o grazie al suo intervento (ma magari si stava già staccando), il fastidio tipo freddo al dente sottostante può essere legato alla gengiva. E' necessaria e opportuna una visita presso il suo Dentista per valutare con precisione il problema e trattarlo.
Pubblicato il 21-07-2015
Gentile Sig.ra Martina, mai usare uno stuzzicadenti, fa solo danni. Per tutto il resto le consiglio di andare dal suo dentista che saprà meglio di noi fare una diagnosi e suggerirle una terapia adeguata. Cordiali saluti
Pubblicato il 22-07-2015
Il dentista che l'ha curata spero non sia scomparso si rivolga a lui che può far diagnosi con l'osservazione gli strumenti, sonda, specillo radiografia endora se non si fida glielo dica in faccia e poi vedrà
Pubblicato il 24-07-2015
Gentile sig.ra, e' probabile che si sia rotta l'otturazione. Lo stuzzicadenti non si usa MAI in bocca, ma il filo interdentale. Si r echi dal dentista, che nella visita usera' il filo per rendersi conto della situazione. Il problema comunque e' del molare superiore. Saluti
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