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Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 6

Questi fastidi fanno parte del normale decorso di un intervento di rimozione carie?

Scritto da Francesco / Pubblicato il
Buonasera, in data 05-11 mi sono recato dal dentista per la rimozione di una carie scovata durante una seduta di pulizia che non mi aveva mai dato fastidio. Il dentista ha iniziato a rimuovere la parte di dente malato e poi mi ha applicato idrossido di calcio e poi il materiale coprente. Purtroppo la carie era più grave del previsto ed era molto profonda. Il dentista al termine della seduta ha detto che c'è la possibilità di salvare il dente dalla devitalizzazione (vista anche la mia giovane età, 28 anni). Il dente in condizioni normali non mi fa male, avverto un leggero fastidio se bevo bevande particolarmente fredde (fastidio che svanisce appena mando giù l'acqua) e se mastico cose particolarmente dure. Questi fastidi fanno parte del normale decorso di un intervento di rimozione carie o il dolore non è normale? Come devo fare a capire se è necessaria la devitalizzazione? Grazie
Caro Signor Francesco, buongiorno. Non vedo cosa centri e significhi il Dire: "Il dentista al termine della seduta ha detto che c'è la possibilità di salvare il dente dalla devitalizzazione (vista anche la mia giovane età, 28 anni)". Un dente o deve essere Devitalizzato oppure no. Bisogna solo fare una corretta diagnosi ed una altrettanto corretta Terapia. Se si dovesse "devitalizzarlo", ossia, procedere ad una terapia endodontica, non sarebbe niente di "tragico"! Anzi, se la si dovesse fare, salverebbe il Dente applicando la Giusta e Normale Terapia che lo Manterrà in bocca Vivo e non vitale! Nel 2014 esiste ancora questa "leggenda metropolitana che una terapia canalare possa "danneggiare" un dente? Che poi abbia 28 anni non vuol dire niente! La terapia endodontica o la si deve fare o non la si deve fare! Siamo ancora a questo punto? Le spiego, mi permetta qualcosa sulla valutazione della vitalità di un Dente! Se ci fosse una iperemia passiva da danno venoso che non sarebbe altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego ancora meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Insomma, bisogna valutare se ci sono patologie pulpari di iperemia attiva o di iperemia passiva, di pulpite acuta o cronicizzata, di sindromi radicolari della polpa, di necrosi dentali, di gengiviti, di tasche parodontali. Sappia, anzitutto, che sono descritti sintomi che possono riconoscersi in Sinalgie ossia dolori a partenza da altre zone della metà omolaterale della bocca o del massiccio facciale e quindi di altri organi, dolori che si chiamano appunto Sinalgie , ossia una serie di Sintomi che sembra che ora partano da un punto ora da un altri e così via. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Ne parli col suo Dentista dopo che Egli avrà fatto le prove termiche al caldo ed al freddo e sondato il parodonto! Dalla prima foto in alto a sinistra sembrerebbe che sia aperta la camera pulpare. Forse , evidentemente è stato fatto un incappucciamento diretto della polpa, se questa fosse stata esposta per una piccolissima porzioncina o incappucciamento indiretto se la polpa non fosse stata esposta ma lo strato di dentina che separa la cavità dalla camera pulpare fosse molto sottile ed il suo Dentista non si è spiegato bene nell'informarla o Lei non ha capito! Sono terapie che si fanno eventualmente per esposizioni accidentali ed in pazienti giovani. Forse il riferimento alla sua "giovane età" era questo! Poi, giovane età, mica tanto per un incappucciamento. Ma questo lo può giudicare solo il suo Dentista. Ripeto, ne parli col suo Dentista e non cerchi spiegazioni nel Web, è Scorretto ed Irrispettoso nei confronti del Suo Dentista, non trova? :) Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Se il tutto si limita ad una dolenzia alla masticazione dei cibi particolarmnte duri attenda con fiducia. Se il dolore é spontaneo,pulsante e si accentua nella posizione sdraiata il dente sarà sicuramente da devitalizzare. Ma non le ha dato queste indicazioni il suo dentista ??

Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

A fronte di un trattamento di carie dentale abbastanza estesa e profonda, tanto da evitare "per poco" una devitalizzazione, ed applicare (scelta terapeutica standard e corretta del collega) idrossido di calcio come materiale isolante - disinfettante - protettivo e relativo materiale da otturazione (composito), la sintomatologia che descrive rientra pienamente nella norma. Le bevande ed i cibi particolarmente freddi, così come i cibi particolarmente duri, determinano un fastidio da leggero a moderato (questi stimoli più intensi arrivano alla polpa dentaria, al cui interno si trova il nervo, per intenderci). La sintomatologia può essere reversibile nel giro di poche settimane, oppure rimanere invariata e/o aumentare. Nel primo caso ovviamente il dente verrà lasciato così com'è e non dovrà essere aperto nuovamente, nel secondo caso sarà lei stesso, stanco dei continui fastidi, a richiedere il re - intervento con devitalizzazione.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Francesco, non è lei che deve prendere la decisione dell'eventuale trattamento canalare, ma è il suo odontoiatra che dopo visita clinica e con il racconto della sintomatologia che si assumerà questa responsabilità. Noi potremmo dirle che è tutto normale, ma non possiamo certo di certo farle delle prove di vitalità a distanza e altri accertamenti diagnostici per darle una risposta univoca e corretta. Richieda nova visita.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gent.mo Sig. Francesco, dalle foto da lei postate non si direbbe una carie particolarmente profonda ma questo lo avrà valutato il nostro collega. Quando la carie viene rimossa in profondità ci si avvicina molto alla camera pulpare (parte del nervo dentale all'interno della corona)e qualche volta si può scoprire una piccola parte della polpa con un suo PICCOLO e TEMPORANEO sanguinamento. Tale apertura viene chiusa con idrossido di calcio e poi ultimata l'otturazione. Sarebbe sempre opportuno eseguire queste operazioni sotto diga di gomma per avere un campo controllato dalla contaminazione salivare ed aumentare la percentuale di successo evitando l'infezione della piccola scopertura. Rimane da valutare nel tempo la sintomatologia del dente e l'eventuale perdita di sensibilitò al freddo, segno di degenerazione del nervo. Continui a seguire le indicazioni del suo dentista e a tenere controllato periodicamente il dente. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Marco Gabriele Longheu
Milano (MI)