Menu

Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 4

FORTE DOLORE POST-OTTURAZIONE

Scritto da Giulia / Pubblicato il
Gentili Dottori, circa due mesi fa, nel corso di un controllo di routine, la mia dentista ha rilevato con lo specillo una zona di sensibilità nel 7 inferiore dx, sostenendo che fosse venuta via un'otturazione (di cui io, che sono molto attenta a queste cose, non avevo affatto memoria, oltre a non essere percepibile alcun "buco" con la lingua) e che quindi fosse da rifare. Prima di intervenire non avevo alcun sintomo se non un' occasionale fitta alla masticazione quando questa avveniva vicina alla massima intercuspidazione, ma comunque non ad ogni pasto. Ha iniziato ad usare la fresa e da subito ho avvertito un dolore molto forte (ho curato tutte le carie senza anestesia, ma questa volta il dolore era davvero molto più forte del solito), il dente è stato richiuso. Sono poi tornata da lei perché il fastidio per cui si era deciso di intervenire persisteva, e questa volta lei ha deciso di trapanare più a fondo per "togliere tutta l'otturazione (che secondo me non c'era) in modo da rifarla completamente". Durante l'uso della fresa ho patito le pene dell'inferno, un dolore, per me che ho un'alta sopportazione, mai sentito prima per curare un dente. Tanto che lei si è interrotta prima di quanto avrebbe voluto, ricoprendo il foro con una otturazione desensibilizzante temporanea di idrossido di calcio. Il dolore, molto forte, rimase per giorni, costringendomi a prendere infiammatori e a notti insonni, fino a che la situazione migliorò nel corso delle settimane, ed io, molto restia a sentire nuovamente il dolore, ho tenuto per circa due mesi l'otturazione temporanea, rivolgendomi a un altro dentista. La scorsa settimana si è deciso di reintervenire, in anestesia tronculare e con uso di diga, il dente è stato richiuso, ma da allora il dolore non mi lascia. Tra alti a bassi, momenti di dolore fortissimo irradiato all'emiarcata superiore, e di fastidio, in genere scatenato dalla masticazione ma che persiste anche per ore dopo il pasto, e talora esacerbato dal contatto con l'acqua e col cibo. Sto cercando di sopportare nella speranza di riuscire a salvare il dente, ma vi chiedo quale sia la reale possibilità che si realizzi una guarigione. È possibile che il trauma causato dalla prima fresatura (che è stata estremamente dolorosa) possa aver determinato una pulpite? E perché nel tempo in cui ho tenuto la temporanea il dolore è passato, ed è tornato ora dopo essere reintervenuti chiudendo con la definitiva? Ci sono speranze di salvare il dente? Preciso che è stata eseguita una rx endorale dell'elemento prima di reintervenire con l'otturazione definitiva (in allegato). Vi ringrazio tanto.
FORTE DOLORE POST-OTTURAZIONE
Gentile Giulia, mi sembra piuttosto assurdo sentire ancora oggi che i pazienti soffrono terribilmente durante un trattamento quando basta una piccola anestesia locale per evitare eventuali dolori. Comunque per cercare di comprendere la causa dei suoi sintomi, dalla radiografia (peraltro non molto definita) sembra evidente la presenza di carie interdentali che lei non avrebbe mai e poi mai potuto avvertirne la presenza con la lingua essendo una zona nascosta. Per questo è necessario effettuare la visita semestrale di controllo per evidenziare ed esplorare zone cui lei non potrebbe accedere senza i necessari e semplici strumenti che il dentista ha a disposizione come ad esempio specchietto, specillo e radiografia endorale. E' molto probabile che quei sintomi saltuari da lei avvertiti siano da ricondurre proprio a queste carie. Ovviamente (come già stato detto infinite volte su questo sito) la diagnosi si fa tramite una visita accurata, test di vitalità,sondaggio gengivale su ogni dente e radiografie endorali con centratore (non la panoramica che non ha alcuna utilità in questo caso). Solo in questo modo ed in base ai vari tipi di reazione si può stabilire la gravità o meno della situazione ed eventualmente la necessità di procedere ad una devitalizzazione del dente. Una fresatura non può in alcun modo causare una pulpite se fatta a regola d'arte con raffreddamento della fresa con abbondante getto d'acqua altrimenti tutti i denti curati con semplice otturazione andrebbero in pulpite. Sicuramente i denti in foto possono essere curati e recuperati normalmente infatti non esiste alcun motivo per l'estrazione che va riservata solo ed esclusivamente a casi di carie molto avanzata che è arrivata a distruggere anche le radici cosa che non esiste assolutamente nel suo caso. Le consiglio di consultare un ottimo dentista che potrà trovare anche su questo sito alla home-page e di evitare centri low-cost che pubblicizzano miracoli a tariffe stracciate. L'odontoiatria è una branca specialistica della medicina e non un mercato cui è stata ridotta purtroppo da gente senza scrupoli il cui fine principale è il guadagno e non il benessere e la salute del paziente. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Cara Sinora Giulia, buongiorno. Ha una carie distale interprossimale del 47! Ovvio che per raggiungerla bisogna rimuovere anche la vecchia ottirazione occlusale. La carie è estesa fino alla cresta ossea e sembra coinvolgere anche il cornetto pulpare distale, da cui il dolore! Evidentemente è mancata una corretta Diagnosi! Se un dente non rispondesse allo stimolo al freddo portato su di esso, il test avrebbe valore solo se fosse stata eseguito anche il test di prova e controllo su altri denti sicuramente vitali per valutare la soglia al dolore. Poi se non rispondesse al freddo e gli altri invece si, sarebbe bene fare anche il test al caldo (ma lo deve valutare il dentista)! Detto e precisato questo, si può considerare il dente in necrosi e si fa una Rx Endorale oltre che sondaggio parodontale, percussione assiale e trasversale ed esame gnatologico, in particolare la valutazione dei precontatti eventuali nelle tre disclusioni canine, incisive e in relazione centrica e si valutano anche le tre curve di compensazione di Spee, di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali e l'over-jet e Over-Bite e i "rumori articolari etc! Come vede una Visita Odontoiatrica Seria è molto meno Semplice di Quanto si possa Pensare o Immaginare ed ancor più la terapia!!!
Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Tutto Qui! Nella Visita Clinica si fa una accurata Anamnesi per sapere le caratteristiche del dolore, se pulsante o no, se, continuo o no, da cosa è provocato etc etc etc! In ogni caso un "certo" dolore rientra nella norma se però ha caratteristiche ben precise che si valutano solo anamnesticamente e semeiologicamente!
Ma bisogna saper mettere in pratica la Semeiotica Medica applicata all'Odontoiatria :) e non bisogna mai estrapolare la bocca dal contesto dell'organismo intero perché bisogna avere basi di Clinica Medica non comuni per scoprire per esempio se ci fossero delle Sinalgie ossia dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o addirittura da altre parti dell'organismo!
Inoltre bisogna fare diagnosi differenziale da dolori odontogeni pulpari e Parodontali e Gnatologici ed anche con un sondaggio parodontale e relativa visita Parodontale e Gnatologica! Infine ma come prima cosa si sarebbe dovuta praticare un allungamento chirurgico parodontale della corona Clinica proprio per l'estendersi sotto gengiva e fino alla cresta ossea, della lesione cariogena! Se la cavità cariogena fosse sottogengiva, anche di poco, bisogna fare semplicemente un piccolo intervento di allungamento della corona clinica del dente (la parte di dente che emerge dalla gengiva) con una Gengivectomia se in presenza di sufficiente banda di Gengiva Aderente o con un Lembo riposizionato apicalmente ed osteotomia-osteoplastica se in assenza di tale banda o di estensione, come nel suo caso, fino alla cresta ossea!

Le lascio un poster fotografico di mie terapie su denti con fratture estese sotto gengiva o cresta ossea in presenza ed in assenza di banda sufficiente di Gengiva Aderente. E' necessario, in questi casi, per portar fuori tutta la parte distrutta del dente e poterlo così curare e soprattutto far si che l'attacco epiteliale della gengiva avvenga sul dente e non sul materiale da otturazione dove, non potendosi naturalmente attaccare, sarebbe causa di formazione di una tasca parodontale! Questo lo si fa con una chirurgia parodontale che però è ancora in tempo a fare adesso!
Cari saluti

CONTINUA A LEGGERE
dr.petti-gustavo-ca-fratture-denti1.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

E' presente dalla radiografia endorale una carie interprossimale da trattare, non lontana dalla polpa dentaria, da questa deriva molto probabilmente il dolore. Sotto abbondante anestesia, va trattata con discreta urgenza (forse il dente potrebbe essere da devitalizzare o forse no, si valuta con apertura e pulizia della carie).

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Giulia, non perderà questo dente e il tempo stabilirá se andrà trattato endodonticamente..... 

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)