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Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 10

E' possibile avvertire ancora dolore al dente a distanza di 6gg?

Scritto da alberto / Pubblicato il
Buongiorno, 6 gg mi sono sottoposto ad una terapia dal mio dentista per togliere una carie al dente (riporto da fattura- otturazione in composito I CL dente 27). A detta del dentista la carie era molto profonda ed è stata individuata tramite RX. Dopo la terapia nella quale non ho assolutamente sentito dolore, ho iniziato a sentire dolore al termine dell'effetto dell'anestesia. Questo è altalenante generalmente si presenta come dolore a tratti pulsante che irradia tutta la zona interessata e fin ora ha necessitato di antidolorifico in media una volta ogni due giorni. Tornerò ad effettuare una visita dal mio dentista fra una settimana dato che il dentista mi ha detto che è un decorso normale per una carie come la mia e che se la cosa si protrae o peggiora che procederà con la devitalizzazione. Vorrei capire due cose: - è possibile avvertire il dolore a distanza di 6gg? - è possibile che se dopo 6gg sento ancora dolore la situazione possa migliorare senza alcun intervento? grazie per un gentile riscontro
Si, è possibile avvertire dolore a tratti. Non è un buon segno.
Può smettere a distanza? Si, ma di solito va in necrosi la polpa e conseguente dolore che si ripresenterà a distanza di tempo.
Abitualmente in questa situazione il dente, almeno io, preferisco devitalizzarlo.
Possibili atteggiamenti più conservativi, ripetuti test di vitalità pulpare, protezione della cavità con vari materiali etc.
Sarà il suo dentista che in base alla visita a cui si sottoporrà troverà la giusta terapia.
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Scritto da Studio Dentistico Fiori
Castelnuovo di Garfagnana (LU)

Gentile Alberto. Il dolore in questi casi potrebbe anche risolversi se non deriva da un'eccessiva estensione della carie. In quest'ultimo caso purtroppo si risolve solo con la devitalizzazione. A volte deriva invece semplicemente da fattori risolvibili come dei contatti troppo forti tra la ricostruzione e l'arcata antagonista. Si fidi del collega che la sta curando.

Scritto da Dott. Ernesto Bruschi
Frosinone (FR)

Una radiografia endorale permette di individuare se la carie interessa la camera pulpare. Mi sembra che quello che lei riferisce sia da imputare ad un interessamento della polpa, la risoluzione della sintomatologia dolorosa richiede la pulpotomia e successiva terapia canalare

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Sig. Alberto, in alcuni casi è difficile valutare se una pulpite è reversibile o irreversibile e il metodo più conservativo è quello che le hanno applicato.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Sig. Alberto, più passano i giorni più la prognosi è infausta. Ovviamente se non ci sono precontatti o altre patologie come quella parodontale. Comunque può aspettare la prossima visita. In caso continuano i problemi fatti i dovuti test, si può pensare ad una devitalizzazione. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Si è possibile. E la sintomatologia protratta può portare alla devitalizzazione. Dal momento che come lei dichiara la carie era profonda. Oltretutto valutata anche con rx . Non è frequente ma a volte può accadere. Si tranquillizzi

Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)

Probabilmente l'otturazione é vicina al nervo del dente, alla camera pulpare, quindi questi sono esiti di una ipersensibilitá della stessa. A volte reversibili (in pratica la polpa dentaria, affetta da infiammazione reversibile, recupera e si adatta, sopratutto se é stata adeguatamente isolata con sottofondo protettivo a base idrossido di calcio), a volte irreversibili (la siintomatologia non regredisce, tanto da richiedere la devitalizzazione del dente stesso). Il collega ha parlato bene e giustamente la vuole tenere monitorata.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Signor Alberto questo può accadere quando la carie è profonda...qualora la sintomatologia dolorosa dovesse persistere, ed il restauro ha corretti contatti con l'antagonista, si dovrà attuare una terapia endodontica (devitalizzazione).

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Caro Signor Alberto, buongiorno. Il dolore pulsante è tipico di una iperemia passiva della polpa, ossia di una pulpite e se confermato diagnosticament, il dente deve essere trattato endodonticamente (devitalizzazione)! In ogni caso, per risponderle, certamente si può fare Diagnosi certa prima con le prove termiche. Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato, previa anestesia. Ovviamente deve essere attuato anche un sondaggio parodontale in due tempi per DDF con Parodontiti o endoparodontiti in atto! Parli col Suo Dentista!Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Se il dolore è spontaneo (e non solo provocato) la devitalizzazione è necessaria, soprattutto se il dolore parte con il contatto con un cibo caldo. Se il dolore è solo alla pressione potrebbe dipendere da una adesione imperfetta dell'otturazione. E' stata usata la diga per isolare il dente durante la cura? i materiali da otturazione estetici sono sensibilissimi all'umidità e anche il solo respiro può ridurre moltissimo la capacità di "incollaggio" del materiale...
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Scritto da Dott. Attilio Venerucci
Finale Ligure (SV)