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Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 6

Cura carie colletto gengivale

Scritto da claudio / Pubblicato il
Gentili odontoiatri, Vorrei porre alla vostra cortese attenzione la seguente domanda: Avendo una carie del colletto gengivale di un premolare, che richiede una devitalizzazione, essendo la carie appena estesa sottogengiva, mi è stato detto che occorre tagliare un po’ di gengiva con bisturi elettrico, per far si’ di curarla completamente, dicendomi che poi la gengiva ricrescerà col tempo!! Un altro dentista invece mi ha detto che per devitalizzare tale carie non occorre tagliare la gengiva..però sarebbe corretto devitalizzare il dente non entrando dalla carie ma dalla superficie occlusale!! (facendo così un foro nella zona sana occlusale e attraversare tutto il dente!!) e otturare poi la carie del colletto senza tagliare la gengiva. Quale parere mi potete dare in merito ed eventuali suggerimenti utili, ringrazio vivamente.
Caro Claudio, direi che la prima proposta sia la piu' sensata; il modus operandi di fare una piccola gengivectomia con laser per poter meglio gestire il margine della ricostruzione e' assolutamente giusto e col tempo vedrai che la gengiva tornera' a posizionarsi piu' o meno dove era prima; assolutamente bizzarra invece la proposta di pulire la lesione cervicale con accesso occlusale che comunque non puo' consentire la gestione dei margini cavitari durante la otturazione. Cordialmente

Scritto da Dott. Massimo Cultrone
Calcinaia (PI)

Il dente ...per la cura canalare delle radici deve essere sempre aperto dalla sua superficie occlusale...detto questo...se la carie si estende sotto gengiva ... è doveroso fare una piccola gengivectomia per esporre tutta la parte cariata del dente..questo perchè la gengiva sana si attacca al dente mandando le sue fibre dentro di esso (detto in parole semplici)...se la carie va sotto gengiva , se non si togliesse questa gengiva...l'otturazione andrebbe sotto gengiva e la gengiva stessa non potrebbe attaccarsi all'otturazione...si formerebbe così un "distacco" della stessa dall'otturazione con la formazione di una zona di scollamento della gengiva (una tasca parodontale)...che aprirebbe una porta per l'ingresso dei microbi e l'inizio di una Parodontite...(volgarmente Piorrea)...con danno osseo e se trascurata perdita del dente...ATTENZIONE...la gengivectomia si può fare solo se la quantità di gengiva aderente (quella rosa che è intorno al dente) è sufficiente...perchè se ce ne fosse poca allora NON BISOGNA fare una gengivectomia ma un LEMBO RIPOSIZIONATO APICALMENTE ... legga tra i miei articoli e casi clinici su questo portale sotto Parodontologia o sotto Fratture dei denti casi simili!...ne ho scritti diversi...così capisce meglio...CORDIALMENTE Gustavo Petti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile paziente, si può solo devitalizzare il dente partendo dalla faccia occlusale. La gengivectomia serve per poter mettere la diga (si accerti che il dentista la usi SEMPRE, in caso contrario emigri verso un altro dentista). Riguardo all'utilizzo dell'elettrobisturi, io lo uso routinariamente e quotidianamente ogni volta che la carie va sotto la gengiva. Come ogni strumento, va usato con abilità e con giudizio, perchè può fare dei danni, come OGNI COSA che usiamo noi dentisti.
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Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Sig. Claudio, da quello che ci dice occorre la gengivectomia, ogni terapia endodontica è praticabile correttamente solo attraverso la superficie occlusale. Saluti.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Sig. Claudio, probabilmente i due dentisti hanno espresso lo stesso concetto ma con terminologie diverse. Probabilmente occorrono la chirurgia gengivale e accesso occlusale per il trattamento endodontico.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Egregio Claudio, la terapia canalare di un dente prevede SEMPRE una apertura camerale dal tavolato occlusale. Successivamente si interviene sulle altre parte del dente, nel suo caso con o senza intervento sulla gengiva (questo dipende dall'esigenze cliniche). Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)