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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 8

Il dentista mi ha diagnosticato la piorrea cronica

Scritto da ignazio / Pubblicato il
Sono stato da un dentista per farmi una visita di controllo, mi ha diagnosticato la piorrea cronica. Mi ha fatto una pulizia dei denti, e mi ha detto che non c'è cura. Vorrei sapere gentilmente da Voi se è vero? GRAZIE.
Invece di cure ce ne sono eccome. La cura principale è vero, come dice il suo dentista, è solo quello che sta nelle nostre stesse mani per prevenire la malattia, con l'igiene quotidiana. Ma anche il dentista può fare tanto. Si rivolga al dr. Petti, della sua regione, che sta qui nel portale, che è un esperto studioso di questo tipo di problemi.

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Non è vero, si affidi ad un collega esperto in paradontologia. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Caro Signor Ignazio, NO NON E' VERO! La Parodontite, questo è il termine Medico, si cura benissimo, ci mancherebbe altro, io sono Parodontologo, mi occupo di Parodontologia, la specialità che studia e cura le malattie del Parodonto tra cui la Parodontite a livello Clinico, Didattico, di Ricerca di Pubblicazioni Cliniche Scientifiche in tutto il Mondo da ben 34 anni. Sentire simili "enormità" che non riesco a capire da dove vengano, se da una ignoranza smisurata o da un dolo smisurato perchè non potendo pensare che il suo Dentista non sappia cosa sia la Parodontite e come si cura, per il semplice fatto che la si studia per ben due anni, è materia biennale, nel Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria, devo pensare che non sapendo fare terapia Parodontale e non volendo inviare da un collega che invece faccia Parodontologia, dice queste falsità assurde. Andrebbe fatto radiare dall'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, sempre che ne faccia parte! Detto questo, la parodontite è una malattia seria che porta alla perdita dell'osso di sostegno dei denti e quindi dei denti stessi. La terapia consiste in parole semplici e "povere" nel ricostruire tutto quello che la malattia ha distrutto. Poi la Diagnosi di Parodontite e la terapia come sono stati decisi? La visita Parodontale è una visita altamente specialistica che si sa fare o non si sa fare! Consiste in breve in una prima visita dove vengono sondate e misurate le tasche parodontali, massima espressione patologica delle Parodontiti, in sei punti di ogni dente di tutti i denti in bocca. Vengono fatti inoltre rilievi gnatologici, gengivali parodontali profondi con indici di dolore, sanguinamento, placca e tartaro e tanto altro. Viene quindi programmata una preparazione parodontale iniziale con curettage e scaling e root planing ( che ha lo scopo diagnostico di eliminare il tessuto di granulazione attivo o inattivo a seconda della attività od inattività della malattia Parodontale in modo del tutto anarchico in ogni punto sondato e poter quindi riprendere in un secondo tempo le vere misure parodontali che consentono di fare diagnosi: specifico questo non solo a suo vantaggio perchè capisca ma anche purtroppo perchè colleghi che non sono veri Parodontologi, confondono la preparazione iniziale con un atto terapeutico, confondendolo con le tecniche di preservazione della papilla tipo takei Han Carranza Lekovich modificata degli ormai lontani anni 80 e da me portata in Italia e ulteriormente modificata, vedere bibliografia:Petti G. (1988) “ Uso di un nuovo impianto di idrossiapatite microporosa (interpore 200) nella terapia dei difetti ossei parodontali e di una nuova tecnica di conservazione della papilla nella preparazione del lembo parodontale”. Dental express Sardegna 3, 26-27, perfezionata ulteriormente da me, Petti G. (1988) e presentato al Congresso internazionale SIdP (Società Italiana di Parodontologia) di quegli anni e “ A new attachment:guided tissue regeneration using an amniotic membrane and fibrin glue-preclinical considerations after 2 years” The Journal of the American Dental Association,JADA/FDI. Free Communications, Periodontics, july, 133. ,che è tutt'altra cosa ed ha tutt'altro significato), modelli di studio, Rx endorali in proiezione Parodontale e, rimosso il tessuto di granulazione presente nelle tasche che falsa la loro misurazione, si fa una seconda visita parodontale in cui si rileva la risposta alla preparazione iniziale e si rilevano tutte le misure delle tasche parodontali per confrontarle con le prime misure. Ora, non essendo più falsate dalla presenza del tessuto di granulazione, le seconde misure sono quelle "vere" o che più si avvicinano alla realtà. Tutto questo insieme a tanto altro, porta ad una diagnosi sul tipo di Parodontite che ha, ad emettere una prognosi ed a programmare la terapia più idonea! Si ricordi che la Parodontite è una malattia che si può e si deve curare! Personalmente, essendo Parodontologo da 34 anni, ne ho curate, di qualsiasi gravità, una infinità!Quindi le parlo con l'esperienza clinica, didattica, di ricerca e con migliaia di casi clinici curati nel corso della mia vita e centinaia pubblicati in Italia ed all'Estero. Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" poi La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!' poi "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." e si faccia un giretto nel mio sito personale di Parodontologia ed Odontoiatria il cui link troverà nella mia Home page qui su Dentisti Italia, cliccando sul mio nome! Le chiedo scusa per questo lungo e veemente discorso e chiedo scusa anche ai colleghi, ma è inammissibile che si tratti ancora, nel 2012, la Parodontite come un "mostro sconosciuto ed incurabile"! Le lascio una foto di una Parodontite gravissima con tasche di 12-14 mm e curata con chirurgia ossea Parodontale ricostruttiva e dove possibile rigenerativa che è l'ideale ma non sempre possibile cui è seguita una riabilitazione orale completa sempre fatta dal sottoscritto! Per inciso, questa riabilitazione chirurgica e orale complessa e completa è stata fatta circa 25-30 anni fa ed è tuttora in bocca ed in piena salute! In due parole le dico qualcosa sulla terapia delle Parodontiti. Le tasche parodontali necessitano di una terapia adeguata che consiste in parole povere a ricostruire chirurgicamente tutti i tessuti che la malattia parodontale ha distrutto, osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo, nel primo caso si ha una rigenerazione, quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment ossia con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration, ossia, Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration, ossia, Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF ossia Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa, ossia nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita, nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Per ottenere questo, stavo dicendo, bisogna fare una Visita Parodontale con misurazione delle tasche, una preparazione parodontale iniziale con curettage e scaling ed igiene orale, modelli di studio e Rx endorali in serie completa e proiezione parodontale e infine una seconda visita di rivalutazione parodontale in cui si riprendono le misure delle tasche parodontali, le si confrontano con le prime misure della prima visita, dopo che è stato rimosso il tessuto di granulazione dall'interno delle tasche parodontali col curettage e scaling. Come vede caro signore l'approccio a questa malattia è molto serio e non "alla carlona"! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia, e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia ed Endodonzia, la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig. Ignazio, purtroppo non posso dare ragione al suo dentista. Cure vi sono. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile Ignazio, suppongo che il suo dentista, certamente professionista abilitato e come tale abbastanza preparato anche in parodontologia e forse più di quelli che la sventolano ai quattro venti senza neppure aver visitato il paziente ed averne considerato le aspettative, gli abbia voluto dire che la cura della parodontite esiste ma per poterla attuare è necessario che il paziente debba essere per così dire, promosso a tale terapia mantenendo un'accurata igiene domiciliare e professionale con controlli quadrimestrali e ciò perchè la cura, molto onerosa economicamente, consiste in interventi di chirurgia ossea e gengivale con innesti di sostituti ossei. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Sig.Ignazio, che brutto termine piorrea cronica, oggi si parla di malattia parodontale che può essere curata, ma queste cure sono indicate solo a poche selezionate e motivate persone, altrimenti siamo destinati a degli insuccessi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Come tutte le malattie, anche la malattia parodontale ha un punto di non ritorno che e' codificato da parametri specifici. La domanda e': il dente e' da estrarre o da curare? La risposta a questa domanda passa attraverso indagini radiografiche e cliniche che deve fare il dentista

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Occorrerebbe una Ortopantomografia almeno

Scritto da Dott. Massimo Del Bene
Pesaro (PU)