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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 13

Radiazioni che emanano gli apparecchi radiografici nello studio dentistico.

Scritto da alfredo / Pubblicato il
BUONGIORNO volevo cortesemente sapere informazioni in merito alle radiazioni che emanano gli apparecchi radiografici nello studio dentistico. Sono un assistente alla poltrona, e mi trovo tutti i giorni a contatto con radiografie endorali. Le radiazioni nel tempo sono presenti nel mio corpo? al momento dello scatto radiografico devo essere lontano di quanti metri? ce bisogno di proteggersi ? e quando rientro nella stanza a prendere la radiografia dal cavo orale del paziente, c'è ancora nella stanza la presenza di raggi che possono essere per me nocivi ? come mi devo comportare? fatemi sapere al più presto in attesa di una vostra cortese risposta i miei più sentiti saluti e ringrazimenti.
Caro Signor Alfredo, visto che lavora in uno studio Dentistico, deve sapere che tutte le cuffie (quella parte del radiografico che emette i raggi ) sono controllate da un Fisico incaricato che valuta tutti i parametri che lei vuole conoscere e che possono variare da radiografico a radiografico, facendo le misurazioni senza il collimatore. In ogni caso basta stare qualche metro distante e dietro un muro per non ricevere nessuna dose di radiazioni. Il paziente ovviamente va protetto con grembiule lungo (per proteggere anche le gonadi) di piombo e collare. Quindi stia super tranquilla ma il suo Dentista dovrebbe avere il registro dei controlli periodici del Fisico che precisano tutte queste cose ed anche se Lui e lei dovete portare un dosimetro etc.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Alfredo, tutte le informazioni che lei cerca le troverà sicuramente sulle"norme interne di sicurezza e radioprotezione" che deve essere esposto obbligatoriamente nella sala dove vengono scattate le radiografie. Per sua informazione basta allontanarsi di 1 metro e mezzo circa per non essere esposti al raggio emesso dalla fonte radiogena. Comunque segua i consigli dell'esperto qualificato che provvede regolarmente e periodicamente al controllo del tubo radiogeno. I raggi non permangono nella stanza dopo lo scatto. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Dalla sua domanda mi viene in mente una cosa. Che forse le condizioni non sono proprio quelle ideali. Se lo fossero lei già saprebbe molto bene queste risposte. La cosa veramente importante è che non sia mai LEI e tenere in bocca la lastrina, come i dentisti di 100 anni fa facevano fare alle assistenti. Ma che venga usato un centratore in modo che lei si possa allontanare adeguatamente. Il comando dello scatto sta normalmente in una centralina che già essa sta a distanza di sicurezza. E' fatto così??
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Alfredo, l'assistente odontoiatrico alla poltrona operatoria, di norma possiede il titolo e l'abilitazione di odontoiatra o è un igienista dentale, queste sono le uniche due figure, che per la nostra legislazione possono operare nel cavo orale; chi possiede questi titoli conosce la pericolosità dei raggi X e si protegge, ed è anche coperto da un’assicurazione. Se i titoli mancano, per ragioni di sicurezza e assicurativi, i senza titoli, non potrebbe nemmeno entrare nei locali, dove vengono eseguite le radiografie. Purtroppo non conoscendo i suoi titoli mi limito a consigliarle di rispettare le norme esposte di radioprotezione redatte dall'esperto qualificato.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Alfredo, la sua domanda mi lascia basito in quanto dovrebbe essere stato messo a conoscenza del rischio da radiazioni e dal modo di proteggersi dalle stesse, cmq, basta stare distanti dalla sorgente radiogena ad una distanza di almeno un metro e mezzo e dietro un muro abbastanza spesso. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Concordo con il dott. Ruffoni. Il questito che lei pone, apre quantomeno la porta ad una serie di considerazioni, che al momento però tengo per me. Per risponderle, visto che il medico per il quale lei lavora non le ha dato alcuna risposta, le dico che anche una sola lastra eseguita senza il requisito della necessarietà, è di troppo. Viceversa, se la lastra serve per avvalorare il sospetto diagnostico, o a controllare la lunghezza di una cura canalare, o altre indagini necessarie, allora viene valutato il rapporto costo beneficio. Che è sempre positivo. La regola è essere separati dalla sorgente radiogena da un muro in mattoni, o anche in cartongesso che sia stato rinforzato da adeguata lastra di piombo, il cui spessore sia stato certificato dall' "esperto qualificato" che deve eseguire il controllo dell'apparecchiatura due volte all'anno. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Esistono delle norme interne di radioprotezione, che sono scritte dall'esperto qualificato, firmate da lui e dal titolare dello studio odontoiatrico ed affisse dove vengono fatte le radiografie. Basta attenersi a queste norme e...rispettarle tutte.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Non avendo competenza in materia per rvg ed opt mi sono rivolto ad un esperto qualificato che ha gestito praticamente le domande che lei pone, e penso di aver risolto il problema con le radiazioni. Sia per me che per le assistenti

Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)

Gentile Sig. Alfredo, nello studio in cui lavora dovrebbe venire un esperto qualificato, che dopo le misurazioni del caso emana delle norme a sicurezza sua e delle persone che in quel momento frequentano lo studio. Comunque ad una distanza di due metri le radiazioni sono quasi nulle, ovviamente se il tubo radiogeno funziona perfettamente, se vi sono delle perdite le cose cambiano. A questo servono i controlli. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Egr. Alfredo, il suo quesito dimostra che lei non ha alcuna preparazione e questo non è un bene: le informazioni che possiamo darle noi sono ovviamente condite da molti se e non dirimono al 100% i suoi dubbi. Il suo datore di lavoro riceverà senz' altro la visita dell' esperto qualificato per il controllo periodico del radiografico al quale lei può porre le sue domande e farsi dare un vademecum. All' ordine dei Medici e Odontoiatri faranno di certo corsi per assistenti alla poltrona che le consiglio di seguire. Auguri
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Scritto da Dott.ssa Emma Castagnari
Torino (TO)

Egr Alfredo il fisico incaricato, rilascia delle norme di sicurezza che per legge, devono essere esposte nello studio medico, da cui lei può dedurre le informazioni richieste, Se ciò non dovesse essere sicuramente c'è qualcosa che non va. Purtroppo come consulente, mi è capitato spesso di vedere colleghi, e sono medici, alcuni vecchia guardia altri no, che effettuano radiografie con colleghi, parenti del paziente e quant'altro presenti nella stanza. Certamente la prima nota è che nessuno deve essere nella stanza do0ve si effettuano le radiografie ed il paziente deve essere munito di camice protettivo!
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Scritto da Dott.ssa Daniela Sardone
Mola di Bari (BA)

La domanda dovrebbe essere posta al suo datore di lavoro che dovrebbe conoscere i rischi e comunque ha la responsabilità della sorgente radiogena o perlomeno ne parli all'esperto qualificato che ogni anno deve controllare l'apparecchio. Saluti

Scritto da Dott. Sandro Compagni
Latina (LT)

Le domande dovrebbe farle al suo datore di lavoro che sicuramente le darà le stesse risposte, fino ad ora ho letto solo domande tendenziose dove l unico fine era screditare l operato del dentista con domande che potevano essere rivolte direttamente all interessato ma un assistente mancava, lei passa tante ore con ore con il suo datore di lavoro e non le è mai venuto in mente di chiedere tutte queste cose e in tutta sincerità non credo che lui non le avrà spiegate, ma è veramente un assistente alla poltrona ?
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Scritto da Dott. Marco Cucciari
Sassari (SS)