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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 7

Da qualche giorno avverto un forte dolore alla parte sinistra del volto.

Scritto da Nicoletta / Pubblicato il
Salve, spero possiate darmi un aiuto a comprendere meglio il mio caso. Da qualche giorno avverto un forte dolore alla parte sinistra del volto. Non sono riuscita a localizzare subito il dolore e andando dal dentista e toccando tutti i denti superiori, nessuno di questi mi faceva male. Solo all'ultimo molare superiore ( quello prima del dente del giudizio) avvertivo un leggero fastidio ma nessun dolore in particolare e sempre di questo dente avverto la sensazione di "dente allungato". Il vero centro del dolore però viene dalla parte alta della gengiva, quella situata sotto l'osso dello zigomo, ma non immediatamente sopra il dente appena descritto ma più in fondo. Nell'attesa di una radiografia il mio dentista mi ha prescritto l'antibiotico perché per lui il molare èra da devitalizzare e mi ha prescritto un antidolorifico. E' inutile dire che il dolore non è passato ovvero va a cicli, ho un fastidio pressoché continuo ma di tanto in tanto picchi di colore acuto, sempre che mi vada a fuoco la bocca, la guancia si è un po gonfiata ( ma non la gengiva sottostante, proprio inspessita la guancia) e ho cominciato a riconoscere 2 punti da cui parte il dolore ovvero dalla tempia e un punto più in basso vicino l'orecchio e il dolore è lancinante, fortissimo. Da premettere che tutto ciò è avvenuto a due settimane da una pulizia dei denti e che in passato(circa un anno e mezzo fa) ho avuto un dolore che partiva dalla mandibola che interessando il nervo, però in quel caso il dolore veniva e passava completamente nel giro di qualche minuto. Ringrazio chi mi aiuta a capirci qualcosa.
Mah, Nicoletta ci sono cose oscure nella mente degli uomini e quindi anche in quella dei dentisti. Perche' aspettare a fare una lastra? Spero che abbia fatto le prove di vitalità e sensibilità, sondaggi etc. Se il dente e' necrotico va bene l'antibiotico, ma se lei ha una pulpite il male non passa e bisognerebbe fare una pulpotomia. Sto dicendo delle ovvieta'

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Cara Signora Nicoletta, buongiorno. Occorre indubbiamente una Visita Clinica con relativa Semeiologia e con accurata anamnesi Locale e Sistemica. Ha avuto la Parotite Epidemica (Orecchioni)? Ha per caso dei puntini bianchi sulla guancia (macchie di Koplik) tipiche e prodromiche del Morbillo ma che compaiono di regola con Febbre alta? Questo per farle capire che solo con una Visita Clinica Diretta, si può fare una Diagnosi ed impostare una Terapia! Bisogna Valutare Oggettivamente il suo apparato stomatognatico, palpare la formazione e le stazioni linfatiche della zona e retronucali almeno e se il caso anche le sottoascellari e le inguinali, valutare con stimoli termici tutti i denti che potrebbero essere coinvolti per saggiare la vitalità della polpa, la presenza di una endoparodontite o di una Gengivite o di una Parodontite o di una mucosite! Tenga presente che esistono dei sintomi detti Sinalgie. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Un dolore riflesso potrebbe avere la sua origine anche in altri organi sistemici. Per esempio un dolore uro-genitale-ginecologico può riflettersi a livello del dente che le duole, quindi l'anamnesi clinica sistemica deve essere accurata e particolareggiata! Ciò detto, devo precisare che la Diagnosi è semplicissima e di normalissima routine Odontoiatrica. Preciso inoltre che un dente Devitalizzato non è un dente “morto” come di regola si "crede" perché un dente devitalizzato è Vivo e non vitale per differenziarlo dai denti sani che sono Vivi e Vitali. Questo per spiegarle che un dente curato endodonticamente mantiene la propria attività biologica di “scambi tra interno ed esterno” e se avesse canali laterali non iniettati dalla terapia endodontica, può dare anche sintomi. Per ottenere questa iniezione dei canali accessori esiste una tecnica endodontica che permette non solo un sigillo apicale dopo strumentazione adeguata dell’endodonto ma anche una iniezione dei canali laterali ed è la tecnica di Schilder. Personalmente uso la tecnica endodontica di Schilder, molto sofisticata che io e mia figlia adoperiamo in Studio di regola, salvo eccezioni! Non è una tecnica moderna perché ha diversi decenni ma è la migliore in assoluto! Per la ricerca della Diagnosi Differenziale tra le varie Patologie, bisogna valutare anche la Vitalità dei denti prossimali ed antagonisti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga sul mio profilo “Visita Parodontale” che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Lei ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo ai difetti ossei e la qualità della trabecolatura ossea, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti.Si faccia Visitare da un Parodontologo. Glielo dice un Parodontologo. La Visita Parodontale diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un’ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell’apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo". Non si ponga tante domande, questo spetta al Dentista a cui si vuole affidare. La Visita Gratis propende a far pensare che il Dentista sia "mediocre". Non esiste qualità a costi bassi! Come in un centro low cost, a basso costo dove fanno la visita gratis, la panoramica gratis etcetcetc! Ma purtroppo come accade anche da molti Dentisti Privati che non capiscono che La visita Odontoiatrica, ripeto , è un atto medico essenziale e "carico della cultura del medico e non può non essere fatta "pagare" con un giusto Onorario! Quindi se vuole un consiglio, scelga solo chi inizi una terapia o proponga o pianifichi una terapia, qualsiasi essa sia, solo dopo una adeguata visita Odontoiatrica completa e "colta"! Una visita Odontoiatrica è un atto medico importante e colto che richiede almeno un'oretta oltre un'altra mezzoretta per informare il paziente (consenso informato). Mi scuso coi Colleghi di Dentisti Italia se mi sono ripetuto per l'ennesima volta ma questo comportamento "che purtroppo è figlio di questi nostri tempi malsani e di questa nostra Società decadente" deve cessare! Io faccio il possibile. Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti! Segua la "Vox Populi" o cerchi su questo portale in "Trova Dentista " in Home page digitando la città e leggendo i curricula. Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Non sarebbe indispensabile avere tutto questo, ma almeno sa che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché è già un buon inizio! In bocca al Lupo. Cari saluti e stia tranquilla è solo "normale" Routine Odontoiatrica, ma "Seria e Professionale" :)
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Nicoletta, c'è poco da capire, occorre sapere se la sintomatologia algica è di origine odontoiatrica; il suo odontoiatra le ha prescritto gentilmente degli accertamenti, si sottoponga che avrà la corretta risposta.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Esame obiettivo intra ed extra - orale, esame clinico orale dettagliato, sondaggio parodontale, palpazione - percussione, esami radiografici mirati. A questo punto il Dentista che la visita capirà l'origine e le cause del dolore e potrà intervenire.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile Sig.ra Nicoletta, non capisco perché non è stata fatta subilo una endorale (almeno pare di capire questo dal suo racconto). Con la radiografia ed un accurato esame si può capire il problema e fare una terapia adeguata. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

La sintomatologia descritta sembra far capo a necrosi del secondo molare superiore sin, l'ipotesi deve essere confermata dai test di vitalità e in parte dalla Rx endorale, tutto si risolve con la Terapia canalare in questo caso. Ovviamente per quanto riguarda niente può sostituire la visita in Studio e l'Esame Obiettivo a cura del dentista!

Scritto da Dott. Ferdinando Caddia
Sassari (SS)

Gentilissima Nicoletta, una visita accurata ed un'anamnesi assieme ad una radiografia anche endorale (Che si può fare tranquillamente in qualsiasi studio odontoiatrico attrezzato) sono tutti i dati di cui il medico necessita per fare una diagnosi ed attuare una terapia corretta. Senza queste fasi purtroppo rischia di perdere tempo e di seguire terapie antibiotiche senza evidenza. Cordiali saluti

Scritto da Dott.ssa Antonella Scorca
Bari (BA)