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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 7

Da qualche giorno mi è comparsa sul palato una macchia rossastra

Scritto da Giacomo / Pubblicato il
Buongiorno, da qualche giorno mi è comparsa sul palato alto destro duro una macchia rossastra che mi da bruciore quando mangio, ci tocco ecc.. non so se sia una semplice infiammazione o cosa e sono abbastanza preoccupato e vi allego anche delle foto sperando di ricevere una cordiale risposta vi porgo distinti saluti e grazie in anticipo. Giacomo.
Da qualche giorno mi è comparsa sul palato una macchia rossastra Da qualche giorno mi è comparsa sul palato una macchia rossastra
Gentile Giacomo, la foto è piuttosto sfuocata e non si vede perfettamente la lesione.Sembrerebbe più un processo infiammatorio acuto aspecifico. Per sua informazione, qualsiasi lesione orale deve scomparire dopo opportuna terapia in 15/20 giorni al massimo dopo di che se non si hanno modifiche della lesione è bene procedere ad un esame istologico. Le consiglio di farsi visitare dal suo dentista che potrà prescrivere intanto una opportuna terapia antinfiammatoria. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Caro Signor Giacomo, buongiorno. Che opinione potrei mai darle se non ribadire con "forza" che è necessaria una Visita da un Dentista. Intanto, come prima cosa, bisognerebbe sapere anamnesticamente, come si è formata, se acutamente o cronicamente, se avesse subito una "ustione" etc. La formazione deve essere palpata, valutata nella sua consistenza e mobilità sui piani sottostanti, deve esserne valutata la presenza o no di dolore, il rapporto eventuale con altre patologie odontoiatriche e la palpazione dei linfonodi satelliti e tanto altro. Non "prenda alla leggera tutto questo", non trascuri e non faccia trascurare! Diffidi assolutamente chi le desse terapie per via Web senza averla visitato, palpato ed eventualmente aver confortato la Diagnosi differenziale con altre patologie con un esame istopatologico dopo biopsia!Ci sono varie patologie che possono avere, in quella zona della bocca, varia etiopatogenesi e bisogna quindi fare una Diagnosi Differenziale. La Diagnosi Differenziale dovrebbe essere fatta, in base al sospetto Diagnostico che può essere solo Clinico e non Virtuale.Coraggio quindi si faccia visitare, incominciando dal suo Dentista. Sono soldi spesi bene, mi creda! Diffidi di chi non fa pagare la Visita!Bisogna valutare poi la sua immunità cellulo mediata dai Linfociti T. Tra l'altro, noto che ha un sospetto lichen Ruber Planus (OLP), a meno che non sia un artefatto della fotografia che non è certo il massimo come qualità e che in ogni caso deve essere diagnosticato solo clinicamente. Lo segnalo per "dovere professionale" ma non è niente di grave. Le spiegherà il suo Dentista e le spiegherà l'importanza di differenziarlo da una leucoplasia o da altro e preciso che esistono 4 varianti di OLP: reticolare, atrofico, erosivo-bolloso e a placca.La forma erosiva e quella bollosa , evoluzione probabilmente di una forma nell’altra, rappresentano le varianti più sintomatiche e che più spesso si accompagnano o sovrappongono a Gengiviti particolari come quelle descritte,con una compromissione notevole della qualità di vita . Nella diagnostica differenziale di queste forme rientrano i tumori, la stomatite cronica erosiva,il lupus eritematodes ,l’eritema polimorfo, le candidiasi, le reazioni da farmaci . La onde ragion per cui, consiglio uno o più prelievi bioptici ed una diagnosi anche isto-patologica per valutare soprattutto se esistono note di acantosi ,ipercheratosi, ipergranulosi, degenerazioni varie etc e porre così una diagnosi certa istologica senza cui si andrebbe avanti solo per tentativi! Attenzione al Cortisone! E' ovvio che possa calmare temporaneamente i sintomi ma il suo uso, ripeto deve avvenire solo se è stata fatta una Diagnosi Differenziale Certa perché in alcune di queste patologie può essere addirittura controindicato ed aggravare la patologia! Giudicherà il suo Dentista se inviarla da un Dentista Esperto in Patologia Orale! Per i linfonodi, bisogna valutarli nel contesto dell'intero organismo e palpare tutte le stazioni linfatiche più importanti come quelle del collo, retronucali, ascellari, inguinali solo per citarne alcune e a seconda della valutazione clinica si dovrebbero fare accertamenti ematologici come un semplicissima e velocissimo emocromo con formula rivolto soprattutto alla conta dei leucociti e linfociti! Non bisogna mai estrapolare la bocca e le sue patologie dal contesto dell'intero organismo umani e degli organi sistemici! Questa è la differenza tra un buon "Clinico" e uno "Superficiale", anche e soprattutto in Odontoiatria! Mi fermo qui ma ci sarebbe ancora tanto altro da dire sulla importanza di una accurata anamnesi e semeiologia da fondere con la clinica e la tecnologia! Cari Saluti ed in Bocca al Lupo
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Giacomo, stia tranquillo se la lesione regredisce spontaneamente in 15 giorni non c'è nulla di preoccupante, se permane occorre visita presso un odontoiatra che si occupa di patologia orale.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Le parole del collega sono assolutamente corrette. Dalle foto sfuocate, e senza nessuna visita clinica diretta, sembra più un processo infiammatorio acuto (tipo conseguente a bruciatura o trauma). Un trattamento con gel lenitivo a base di aloe potrebbe farla regredire. Tenga però conto che vale la regola di farsi comunque visitare dal suo Dentista e che, superati i 15/20 giorni, se la lesione non scompare è comunque opportuno un passaggio presso una Clinica Odontoiatrica per un esame più approfondito.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile Sig. Giacomo, la sola foto (anche se fatta bene) non può portare ad una diagnosi. Suggerisco una visita dal suo dentista. Comunque se entro 15 giorni non regredisce bisogna recarsi presso un reparto ospedaliero per una visita da un patologo orale. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Buongiorno sig. Giacomo, solo una visita diretta, come correttamente sottolineato dal dott. Petti, può essere dirimente per una diagnosi. Anche la valutazione della sua foto non può essere fatta in quanto la diagnosi scaturisce anche da una visione nitida del colore e della forma della lesione, elementi valutativi che concorrono, insieme a tutti gli altri citati dai colleghi, alla diagnosi finale. Nell'attesa di sottoporsi ad una visita diretta eviterei di "spalmare" qualsiasi tipo di farmaco o prodotto, piuttosto non assumerei cibi caldi o capaci di traumatizzare la lesione come ad esempio del pane con crosta; non mangerei tutti quegli alimenti potenzialmente "irritanti" quali super-alcolici , vino, limone, arance, pomodori, piccante. Lasciare la lesione così come è adesso aiuta certamente l'odontoiatra nell'indirizzo diagnostico che parte dall'osservazione clinica visiva per arrivare infine ,ove necessario, a quella del prelievo cito-sto-patologico. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Maurizio Macri'
Napoli (NA)

Gentile Sig. Giacomo, la Sua fotografia (sfocata) elimina anche la seconda delle due componenti necessarie a operare una "prima diagnosi clinica". Le due "colonne" di cui parlo sono: (1) la "storia clinica del paziente" (anamnesi); (2) il quadro macroscopico dei (si badi) 'dettagli' (esame obiettivo e/o foto "macro" ben eseguita). Suggerisco (in ogni caso) di recarsi 'celermente' presso un odontoiatra di fiducia al fine di sottoporsi almeno a un primo screening adeguato ..., oltre che per farsi assistere e/o indirizzare convenientemente laddove necessitasse di ulteriori accertamenti e/o di particolare assistenza specialistica. Cordialmente.
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Scritto da Dott. Antonio Scala
Brescia (BS)