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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 16

Dopo aver effettuato un intervento di implantologia del 46, ho perso completamente la sensibilità al labbro inferiore e al mento

Scritto da Ivan / Pubblicato il
Buongiorno a tutti, dopo aver effettuato un intervento di implantologia del 46, ho perso completamente la sensibilità al labbro inferiore e al mento. L'intervento è stato fatto in data 17/11/12 e dopo qualche giorno di attesa per assicurarmi che il tutto non fosse dipeso dall'anestesia, sono andato a fare una panoramica. Solo con la stessa il radiologo non se la sentiva di esporre un parere definitivo e mi ha richiesto un dental scan, purtroppo il referto medico è il seguente: la vite metallica endo-ossea presente in emimandibola destra presenta totale conflitto con il decorso del mandibolare da tale lato. Utile la rivalutazione specialistica. Lo stesso radiologo mi ha consigliato di andare da uno specialista, cosi questa mattina mi sono recato allo stomatologico di Milano e ho parlato con il dottor Roberto B. medico chirurgo specializzato in Maxillo Facciale, dopo aver esaminato la tac da me fornita, ha espresso il suo parere. "La vite ha completamente centrato il nervo, ha poi aggiunto che sarebbe stato meglio rimuovere l'impianto immediatamente e non dopo ormai 7 gg (secondo lui ormai troppi) per il recupero anche parziale della sensibilità." Esclude totalmente il recupero totale della sensibilità. Posso procedere con una richiesta di risarcimento danni? Grazie in anticipo Ivan
Dopo aver effettuato un intervento di implantologia del 46, ho perso completamente la sensibilità al labbro inferiore e al mento
In effetti, vedendo le rx, sembra proprio che abbiano preso la mira per centrare il nervo, in una area dove questo poteva essere evitato con facilità. Incredibile sfortuna. La prima vera domanda che deve porsi è questa (cambia tutto): chi ha effettuato l'intervento è iscritto all'Ordine ed è laureato, oppure (come purtroppo capita spessissimo) è un abusivo??? O era un centro low cost?? Da queste considerazioni preliminari possono derivare da parte nostra dei consigli più adeguati..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Signor Ivan, è assolutamente fuori dalla mia Deontologia Professionale dare pareri Medico Legali via Web e pubblicamente senza neanche averla visitata clinicamente e strumentalmente! Quanto alla irreversibilità della parestesia, essa sarebbe tale se ci fosse una recissione del Nervo alveolare inferiore, cosa assai improbabile! A quel che ho capito da quanto dice, c'è una compressione da contatto con l'impianto e se così fosse il danno al Nervo sarebbe quasi sicuramente reversibile ma in tempi piuttosto lunghi! Mi domando e le domando se la Diagnosi e la Prognosi nefasta sia stata fatta dopo misurazioni dei differenziali di potenziali neurologici del nervo a monte ed a valle della presunta lesione o "ad occhio"! Ovvio che l'impianto vada tolto immediatamente e non continui a perdere tempo con domande invece di farlo rimuovere! Pensi prima di tutto alla salute e alla terapia giusta anche Medica! Esistono farmaci neurotropi come la Vitamina B1-B6-B12 e la Neuramide ed altre che però deve essere prescritta dal Dentista curante, che aiutano molto nella guarigione! Ovvio anche che l'impianto evudentemente è stato fatto senza un adeguato studio preimplantologico! Per quanto riguarda il suo "chiedere", chieda ad un Medico Dentista od Odontoiatra-Legale! Esiste questa figura poco conosciuta del Dentista Legale che è la persona più qualificata per fare una perizia! Più di questo non posso dire! Tanti Auguri e non faccia cognomi via Web! Non è corretto oltre che illegale per la violazione della Privacy e per altri aspetti che un Legale le potrà spiegare! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Una vera sfortuna; in ogni caso segua le indicazioni che le sono state prospettate confidando almeno in una parziale ripresa della sensibilità

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentile paziente, la radiografia che ha inviato non è centrata perfettamente e le immagini non consentono una valutazioni accurata come invece merita il suo caso: le suggerisco di farsi rigenerare la panorex dal radiologo. Circa il suo problema è consigliabile rimuovere la vite o riportarla più in alto: il vantaggio è quello di una migliore prospettiva di guarigione. Andrebbero abbinati presidi farmacologici che un neurologo può consigliarle. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Armando Ponzi
Roma (RM)

Sempre magistrali le risposte del collega Petti, che ha perfettamente ragione quando afferma che esistono possibilità di recupero neurologico. In quanto al suo quesito, visto il risultato radiologico, la risposta è si, senz'altro si.

Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Caro Ivan, certamente il danno è stato provocato e la rimozione dell'impianto obbligatoria. Eventuali tests neurologici saranno eseguiti in caso di contenzioso con l'operatore che ha eseguito l'intervento di infissione, ma, per quanto precisi e sofisticati non danno previsioni certe circa una eventuale ripresa della funzionalità del nervo mandibolare. Ancora una volta ribadisco che l'implantologia, oggi tanto diffusa per esigenze puramente commerciali, rimane sempre un atto chirurgico importante che necessita esperienza e conoscenze chirurgiche, protesiche, parodontali certamente non alla portata di tutti Assolutamente obbligatoria la fase preparatoria e la pianificazione radiografica prima dell'intervento che, nel suo caso appaiono essere state del tutto trascurate. Già aver eseguito un impianto non preceduto da una preliminare fase di bonifica dell'intero sistema stomatognatico appare, a mio avviso, assolutamente improponibile. Morale della storia: Quando si cura una carietta, o si deve fare la pulizia dei denti un operatore inesperto può limitare i danni che provocherà (anche se può provocarne anche in tali casi), ma quando ci si addentra in atti chirurgici importanti, che possono ledere la nostra salute, occorre fare delle scelte mirate. Sopratutto diffidare delle proposte sottocosto che nascondono sempre inevitabili insidie. Segua i consigli che le hanno dato presso l'Istituto Stomatologico di Milano,dotato di operatori di sicura esperienza chirurgica. Cordiali saluti Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Sig. Ivan, lei parla di richiesta danni senza sapere se un danno esiste, al momento abbiamo solo una sintomatologia riferita. Le consiglio di ritornare dal suo odontoiatra e metterlo in contatto con il collega dello stomatologico per trovare la miglior soluzione al suo caso.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile paziente, la perdita di sensibilità labio-mentoniera di cui lei parla, è dettata dalla compressione a carico del nervo alveolare inferiore e può portare ad una parestesia del labbro inferiore. Qualora la sintomatologia dovesse persistere dopo la prima settimana dall'intervento implantare, e dopo aver evidenziato dalla Tc Cone beam 3d, dove si evidenzia il rapporto esistente tra l'impianto ed il fascio vascolo nervoso. Il successivo immediato trattamento consisterà nella rimozione dell'impianto in rapporto con il canale alveolare inferiore ed una cura con la vitamina B12, il tutto monitorato nel tempo, per la ripresa della sensibilità dal lato in questione. Cordiali saluti Dr. Tommaso Giancane
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Scritto da Dott. Tommaso Giancane
Noci (BA)

Secondo me bisogna svitare la vite e sperare in un ripristino quasi sicuro, ma credo no bisogna perdere altro tempo... la saluto dr Orazio Bennici

Scritto da BIZETA DENTAL CENTER
Catania (CT)

L'impianto và rimosso al più presto, e fatta una terapia farmacologica contestuale, nel tentativo di recuperare il possibile! Ha effettuato il consenso informato? è stato un dentista o un abusivo? Auguri Dott Fausto Perrone - Catanzaro

Scritto da Dott. Fausto Perrone
Catanzaro (CZ)

Salve Ivan non perda tempo si faccia togliere l'impianto e speri in una ripresa.

Scritto da Dott. Angelo Di Mauro
Sant'Agata li Battiati (CT)

Gentile paziente, consiglio anche io di togliere quanto prima l'impianto per far recuperare la sensibilità. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

La cosa importante in questo momento è la rimozione dell'impianto. Se c'è solo compressione la parestesia andrà scemando anche se in tempi lunghi. Se invece sono state lese delle fibre la perdita della sensibilità è irreversibile. Si rivolga ad un medico legale che la saprà consigliare.

Scritto da Dott. Paolo Fulgenzi
Pescara (PE)

TOLGA L'IMPIANTO OGGI (se non l'ha ancora fatto). La ripresa e la guarigione totale è possibile, oserei dire probabile. Il "medico chirurgo specializzato in Maxillo Facciale" le ha detto una enorme scemenza.

Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Le chiedo scusa ma leggo solo ora la sua domanda perchè era "scappata nella seconda pagina". Secondo il mio parere la possibilità di ripresa dipende da quando e come il nervo è stato offeso. Se è stato offeso con la foratura nella creazione del neoalveolo implantare, ci sono poche speranze. Il nervo viene risucchiato dalla fresa e praticamente aspirato e triturato dal suo canale mandibolare dove solitamente alloggia. Se invece la fresatura si è arrestata prima di centrare il canale col suo contenuto prezioso e poi l'impianto (che dalla spira larga mi sembra autofilettante progressivo) è stato avvitato troppo, probabilmente ha solo compresso il nervo causando la parestesia, con flebili speranze di ripresa, magari parziali, ma che in confronto alla parestesia totale può essere considerato il paradiso. Mi domando perchè la tac sia stata fatta dopo l'impianto e non prima... . Paradossalmente è estremamente importante sapere questo fattore, perchè se il danno fosse irreparabile, la rimozione dell'impianto non gioverebbe alcunchè, e l'intervento di rimozione potrebbe essere addirittura peggiorativo, se non si riesce semplicemente a "svitare l'impianto". Non essendo (solo in questo caso) di alcuna utilità la sua rimozione, potrebbe essere cruciale la speranza che si integri perfettamente e che quindi almeno possa utilizzarlo come pilastro di ponte. In caso di fallimento una protesi (per esempio) removibile nella zona tributaria di quel nervo sarebbe molto difficile da portare. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)