Pubblicato il 21-11-2013
Prima domanda. Il bite da farmacia è una modesta opera di bene solo per chi lo vende. Poi leggo che con il bite del dentista ha avuto peripezie assortite, a controprova che al peggio non c'è limite. Seconda domanda. Danni all'articolazione? Si, ma di suo l'articolazione è tanto robusta che non si lascia sgangherare facilmente. Dopo anni di mala occlusione, deraglia e non è mai facile recuperarla, anzi quasi impossibile. Terza domanda: "il bite va messo sull'arcata superiore o inferiore?". Il bite va messo - di regola - nella parte superiore della bocca, secondo il parere dei maggiori autori e dei dentisti che curano definitivamente più pazienti. Lo mettono nella parte inferiore i seguaci della scuola funzionalista, che seguiono un filone letterario loro e si conducono come gli affiliati di una chiesa autocefala. Lo mettono di sotto anche i seguaci della ottima Signora Adriana Valsecchi, una non dentista, che ha reclutato nel suo club dei sofferenti molte persone con il principio della "Occlusione Gravità". Lo suggeriscono sotto anche i fisiatri, gli osteopati, i chiropratici e gli specialisti di scienze motorie. Lo suggeriscono sopra i gnatolgi puri, che tali e veraci sono quelli che fanno poi una protesi fissa che ricomponga la forma dei denti in modo razionale. Il dentista che non conosce a fondo la tecnica della protesi fissa è perdente in partenza. Molti sventurati, dopo anni di infelicità occlusale e posturale, presi per matti nel mondo dei normali, si volgono al trascendente e all'immanente, praticano yoga e occultismo, vanno in analisi di psicologia comportamentale, e per uscire dal loro male essere traslocano in India sulle rive del Gange. Ho scritto a colpi di fulmine. Legga tra le righe. Buona fortuna!
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Scritto da Dott. Sebastiano Carpinteri
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