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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 4

Malocclusione di II classe con morso profondo

Scritto da Emanuele / Pubblicato il
Buongiorno, ho 33 anni e sono affetto da malocclusione di II classe, con morso profondo. Da qualche anno inoltre avverto dei ''click'' a livello dell'articolazione temporo-mandibolare durante la masticazione (non sempre) o quando apro al massimo la bocca. In quest'ultima circostanza inoltre avverto dolore o fastidio nel tenerla a lungo in quella condizione (ad esempio durante le visite odontoiatriche) e l'apertura è ridotta. Sentendo vari pareri, mi è stata prospettata l'esigenza di estrarre i quarti superiori in un caso, mentre un altro specialista mi ha proposto un trattamento con invisalign o anche con apparecchio fisso, senza estrazioni. Il mio dubbio nasce dal fatto che mi sono state eseguite della radiografie panoramiche, ma a mia specifica domanda sulla eventuale necessità di una valutazione preventiva neuromuscolare per il mio problema, mi è stato detto che è più opportuno farlo a termine trattamento, una volta che i denti e la mandibola saranno riallineati. Mi è stato garantito che il trattamento risolverebbe la II classe e farebbe "sopravanzare" la mandibola, ora troppo arretrata. Scusandomi per le possibili imprecisioni nel linguaggio, la domanda che vorrei porre è se non sia opportuna, se non doverosa, una accurata visita gnatologica/neurologica prima di ogni eventuale trattamento ortodontico. Grazie e saluti
Ci sono molte scuole.. Secondo me è assolutamente controindicato in un adulto effettuare un trattamento ortodontico in presenza di disturbi cranio-mandibolari, cioè dei sintomi gnatologici da lei descritti. Il rischio concreto è il peggioramento dei medesimi. E' del tutto semplicistico pensare che se tali disturbi sono provocati dalla malocclusione, curando l'occlusione tali disturbi passino. In altre parole, si può fare un trattamento ortodontico in un adulto solo se NON sono presenti disturbi articolari! Altrimenti si rischia un peggioramento. Semmai l'ordine degli aventi è inverso: prima vedere se con un byte ben fatto si può avere una remissione dei sintomi, e solo dopo pensare a ortodonzia.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Emanuele, chi si occupa di ortodonzia conosce anche la gnatologia, tant'è vero che specialità è in ortognatodonzia. Ora occorre uno studio del caso, che definirà la diagnosi e le cure del caso.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Caro Signor Emanuele, buongiorno. Anzitutto parlare di "click" senza specificare altro, ha poco significato se non che esiste una patologia alla ATM! Bisogna anzitutto valutare con la palpazione della ATM il "Rumore articolare". Il problema è che di rumori ce ne sono diversi con significati diversi! C'è il Click che è un rumore veloce, di ottava musicale alta, peculiare di un dislocamento menisco condilare, rumore presente in apertura e/o in chiusura e che scompare con la protrusiva!
Lo scroscio di sfregamento che invece di essere istantaneo e veloce, è lento e si ha in tutta l'ampiezza del movimento di apertura e/o chiusura delle arcate ed è di ottava musicale bassa e non alta!

Occorre però una seria e corretta valutazione Clinica Semeiologica con anche sondaggio parodontale oltre che valutazione delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali.Bisogna valutare l'over-jet (termine architettonico per indicare il sovraggetto ossia di quanto i denti superiori sopravanzano quelli inferiori) e Over-Bite (termine architettonico che indica di quanto i denti superiori coprono quelli inferiori).

Non basterebbe un corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria per risponderle. In ogni caso, in senso lato e solo dal punto di vista Culturale cercherò, per quel che potrò, di soddisfare la sua curiosità! l'apparato Stomatognatico è costituito dal rapporto tra tre organi essenziali: L'Articolazione statica e dinamica dei denti, ossia l'Occlusione. L'Articolazione Temporo Mandibolare. Il Sistema Neuro Muscolare, che governa il tutto. In queste tre componenti si inseriscono diverse varianti importanti, quali la Masticazione, la Fonazione, la Deglutizione, la Postura, l'Interazione tra Cuspide, Fossa, Parodonto, le Tre Curve di compensazione già citate etc.

Non posso dirle altro senza venire meno alla mia Professionalità e Deontologia: La diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere. La Diagnosi Ortodontica e la progettazione terapeutica sono come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni, numeri e dati e chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta che le può dire solo il suo Ortodontista.
Cari saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Buongiorno Emanuele! Come già le hanno risposto i colleghi, la valutazione dell'articolazione temporo-mandibolare è questione delicata e che sicuramente va approfondita. Un trattamento ortodontico potrebbe andare "nella direzione giusta" (avanzare una mandibola arretrata non dovrebbe avere controindicazioni per l'articolazione), ma è altresì vero che la patologia ATM spesso non ha diretta correlazione con la malocclusione.
Non sono certo che una valutazione neuromuscolare sia effettivamente dirimente per la scelta terapeutica.
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Scritto da Dott. Carlo Barreca
Genova (GE)