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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 4

Da circa un anno soffro di serramento dentale notturno

Scritto da Simone / Pubblicato il
Gentili Dottori, vi contatto in quanto da circa un anno soffro di serramento dentale notturno che mi causa forti contratture di sternocleidomastoideo, indolenzimento muscoli masticatori e cefalee tensive, click lato dx e sporadica sensazione di orecchio tappato. 9 mesi fa andai dal il mio dentista storico il quale mi ha sottoposto a visita gnatologica e senza indicarmi una diagnosi precisa mi ha prescritto un bite notturno con lo scopo di farmi avanzare la mandibola. Alla consegna il bite non mi dava l'impressione di chiudere bene su tutti i denti ma alla mia contestazione il medico senza nemmeno verificare i contatti per funzionalizzare la placca mi ha detto che andava bene così. Chiaramente il bite non mi ha apportato alcun beneficio e al successivo controllo lo gnatologo mi ha anche detto di non avere aspettative in merito alla terapia. Quel giorno è chiaramente terminata la mia esperienza con quel medico. Qualche mese fa dopo innumerevoli ricerche ho trovato un gnatologo che sulla carta risulta ben preparato in materia il quale mi ha detto che la mia occlusione è buona e che l'ortodonzia fatta da bambino era stata fatta bene (trazione extraorale baffo) ma che il lato dx è leggermente più basso (usura? conformazione?). Mi ha indicato di effettuare elettromiografia, pedana baropodometrica (sospetta una problematica ascendente),impronte e rilevazione con articolatore. Purtroppo il Covid ha interrotto il percorso e non ho ancora potuto fare le indagini prescritte. Vorrei chiedervi se un bite può essere effettivamente utile in caso di serramento notturno perchè in merito ho letto opinioni molto discordanti. Premetto che il problema è emerso in un periodo molto stressante e nel mentre ho iniziato psicoterapia per cercare di capire e arginare la causa delle mie tensioni emotive. Un medico amico di famiglia mi ha prescritto del Valium prima di coricarmi che in dose superiore alle 15ggt ha un buon effetto sulla diminuzione della parafunzione. Dosaggi minori non hanno effetto. Vorrei uscire da questo incubo perchè mi sta rendendo la vita davvero difficile. Vi ringrazio per l'attenzione. Cordiali Saluti.
Sig. Simone, nascondere i problemi con psicofarmaci alla sua età non serve a nulla, faccia gli accertamenti diagnostici richiesti poi vedranno se la cura adatta a lei è il bite.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buongiorno Simone
Mi occupo di gnatologia e sicuramente il percorso da intraprendere e' con un bite che deve essere fatto "bene" e con bene intendo che deve ridarle un equilibrio neuromuscolare, rilassare la muscolatura contratta dal serramento o da tensioni emotive. Servirà inizialmente per farla stare meglio ma e' anche uno strumento diagnostico che permetterà al collega che la seguirà di fare diagnosi e a distanza di mesi potrà valutare se c'è il modo e quale per rendere stabile il suo benessere. Io utilizzo un elettromiografo per valutare lo stato dei muscoli masticatori e per bilanciare il bite ma altri strumenti come la pedana sono altrettanto validi. Non sono d'accordo col valium e trovo che ci siano rimedi naturali molto efficaci. Mi permetto di consigliarle comunque un lavoro combinato con fisioterapista/osteopata e in alcuni casi io faccio associare degli esercizi di stretching domiciliari. La saluto e le auguro in bocca al lupo per il suo problema
 
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Scritto da Dott.ssa Marina Fiocca
Cremella (LC)
Renate (MB)

Buongiorno, purtroppo il sar-cov-2 le ha interrotto un piano di cura ben impostato con esami diagnostici (prima capire e poi fare), per cui se il secondo collega aveva già impostato tutto segua i suoi consigli e credo che possa contattarlo anche in questo periodo. Dalla descrizione la placca occlusale può esserle d'aiuto, magari abbinerei della fisioterapia, mentre i farmaci li userei solo per urgenze. Senta il secondo collega che qualche informazione in più può darle per questo periodo. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Andrea Pallavera
Cornegliano Laudense (LO)

Caro Signor Simone, buongiorno. "da circa un anno soffro di serramento dentale notturno" e ci pensa ora, mi scusi, in piena pandemia da Sars-CoV-2? Le spiego qualche cosa: Il Bite è un'arma a doppio taglio ed è bene saperlo e ribadirlo perché se ne abusa troppo, purtroppo! Non è il toccasana! Soprattutto lo si deve usare per brevi periodi e nel modo giusto! Il bitePlane in sostanza serve per far dimenticare al cervello la posizione attuale e farlo diventare una "tabula rasa" per ricercare la sua originale posizione ed arrivare così alla terapia vera e propria che può essere con semplice ma fine e complesso allo stesso tempo molaggio selettivo, protesi od ortodonzia a seconda della situazione clinica, magari preceduta da chirurgia parodontale per allungamento delle corone cliniche per intrudere od estrudere chirurgicamente e poi protesicamente i denti non in occlusione ma estrusi o intrusi o mesializzati o distalizazati o vestibolarizzati o lingualizzati, sempre che non si decidesse, per vari motivi, di ricorrere ad un loro riposizionamento Ortodontico. Tutti i bite non sono uguali e soprattutto non tutti i Dentisti sanno come usarli e quindi cosa ottenere con il loro uso! A volte bisogna ricorrere all'uso di un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura sui "trigger-point" per valutare la presenza di contratture muscolari in sede dello Pterigoideo e del Massetere in particolare!

Bisogna anzitutto valutare con la palpazione della ATM il "Rumore articolare". Il problema è che di rumori ce ne sono diversi con significati diversi! C'è il Click che è un rumore veloce, di ottava musicale alta, peculiare di un dislocamento menisco condilare, rumore presente in apertura e/o in chiusura e che scompare con la protrusiva!
Lo scroscio di sfregamento che invece di essere istantaneo e veloce, è lento e si ha in tutta l'ampiezza del movimento di apertura e/o chiusura delle arcate ed è di ottava musicale bassa e non alta!

Io mi occupo di questo da moltissimi anni. Occorre però una seria e corretta valutazione Clinica Semeiologica con anche sondaggio parodontale oltre che valutazione delle tre curve di compensazione, come già detto! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)