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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 12

Ho un granuloma di 0,9 sul molare 36

Scritto da Ilaria / Pubblicato il
Buongirono, ho un granuloma di 0,9 sul molare 36 che è stato già trattato un paio di volte per tentare la devitalizzazione, ma da quello che mi ha detto il dentista è stato trovato solo un canale su tre. Devo dire che mi hanno visto due dentisti (l'ultimo è quello che doveva essere lo specialista in questo e si è rivelato molto scortese e poco professionale), ma nessuno è riuscito a risolvere il problema. Io vorrei certamente evitare di perdere il dente anche perché finora non mi ha mai fatto male, posso quindi sperare di risolvere il problema senza estrazione?
Cara Signora Ilaria, buongiorno. Ma che domanda! Comprendo la sua "angoscia" ma come possa mai pretendere di fare una domanda simile ed avere una risposta, non lo capisco! Non ha postato una Rx endorale, meglio più Rx endorali impressionate dalle radice del dente da diverse prospettive, vestibolo mesiale, assiale vestibolare, vestibolo distale per evidenziare i canali non sondati. Per quella che è la mia esperienza le dico che sono rarissimi o per così dire inesistenti, nella mia trentasettenale carriera professionale i denti non curati endodonticamente! Basandomi solo su questo, posso dirle che è altamente improbabile, anche se possibile, che il suo dente non sia sondabile e curabile endodonticamente specialmente vista la sua giovane età in cui i canali è rarissimo che siano atresici ma di regola sono ben rappresentati, poi esistono sempre i calcoli endocanalari di dentina. Sono però superabili. Esistono canali malformati. Sono sondabili. Esistono canali accessori. Soni iniettabili con metodologie varie tra cui la tecnica di Schilder. Personalmente uso la tecnica endodontica di Schilder, molto sofisticata che io e mia figlia adoperiamo in Studio di regola, salvo eccezioni! Non è una tecnica moderna perché ha diversi decenni ma è la migliore in assoluto! Quindi la risposta alla sua domanda è si! Per inciso esiste anche la possibilità di procedere chirurgicamente per via retrograda. Voglio essere più preciso: Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le lascio un Poster di una Retrograda. Cari saluti e si metta in mani buone e sapienti. Ricordi sempre che non esiste il facile o il difficile ma solo ciò che si sa fare e ciò che non si sa fare! Ricordi anche che un Dentista è tanto più "bravo" quanto meno denti estrae e quanto meno impianti fa! Ancora cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Ilaria, si potrebbe eventualmente studiare un possibile intervento di chirurgia endodontica retrograda che se ben eseguita potrebbe essere risolutivo. Possibile che nessuno dei dentisti consultati ne abbia fatto cenno? Le consiglio di contattare un endodontista esperto in chirurgia retrograda che sicuramente dopo aver attentamente studiato la situazione clinica potrà darle le giuste indicazioni. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Un esperto endodonzista solitamente ê in grado di trovare i canali condizione indispensabile x il recupero endodontico dell'elemento dentario.
L'apicectomia non ha prevedibilità se non si sono recuperati i canali.
L'alternativa se non recuperabile come lei ben sa rimane l'impianto
Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Buongiorno Ilaria, risponderle così su due piedi senza vedere almeno una radiografia è difficile e poco realistico. Le strade da intrapredere prima dell'estrazione sono tante, diverse e vanno valutate attentamente. Un granuloma, quando è bene organizzato, ha meno possibilità di regredire anche a fronte di una corretta devitalizzazione mentre se fosse meno organizzato avrebbe più chance di guarire solo nel momento in cui si riescano a trattare tutti i canali. Lasciare un granuloma non è consigliabile poichè la natura stessa del granuloma è di tipo evolutivo e quindi cresce nel tempo danneggiando osso e denti adiacenti.
Si potrebbe fare una tc cone beam mirata sul dente per verificare la presenza e la percorribilità dei canali dentali ma sempre in un secondo tempo, o meglio dopo averle fatto una visita e visionato una rx endorale ben fatta.
Cordialità
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Scritto da Dott. Manuel Francesconi
Laveno-Mombello (VA)

Sig. Ilaria, già possiede una diagnosi poco corretta e parla di devitalizzazione in un dente probabilmente non vitale, forse tra lei e gli odontoiatri ci sono state delle incomprensioni. Le consiglio di scegliere un solo semplice odontoiatra senza interpellarne altri e affidarsi alle sue indicazioni, poi se ci fossero complicanze sarà lui ad inviarla al corretto professionista fino alla completa risoluzione del caso.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Carisisma Sig.ra Ilaria
Indubbiamente, in mano ad un bravo endodonzista, o per via anterograda o retrograda, il suo molare, potrebbe essere salvato.
L'Endodonzista è un dentista che si è specializzato nelle terapie canalari dei denti, che non ha problemi a trattare denti, necrotici, con granulomi, con canali storti, sclerotizzati etc etc, denti che altri dentisti, diciamo cosi generici o non particolarmente impegnati nel campo dell'endodonzia, avrebbero qualche perplessità a curare e consiglierebbero l'avulsione.
Il punto è stabilire esattamente a quali costi economici e con quale predicibilità di risultato e di durata nel tempo. Anche perchè gli endodonzisti si fanno pagare ed è giusto che sia così perchè offrono un servizio altamente specialistico, con attrezzature particolari, come ad esempio il microscopio operatorio e quant'altro.
Quindi consiglio, si rivolga pure ad un endodonzista, si faccia fare una visita con relativo preventivo sia di costi che di durata nel tempo del risultato. Se per lei va bene Ok, proceda pure, altrimenti, sappia che esiste la possibilità di sostituire un dente estratto, con un impianto, e che oggi l'implantologia è divenuta sempre di più alla portata di tutti, sia come semplificazione di procedure, che anche come costi
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Scritto da Dott. Floriano Petrone
Torino (TO)

Gent.ma Sig.ra Ilaria, un endodontista di solito è in grado di rilevare e trattare tutti i canali di un dente, salvo situazioni molto particolari. E' necessario prima fare questo trattamento (cosiddetto ortogrado, ossia trattare i canali attraverso la corona dentale) prima di decidere in intervento "retrogrado" tramite chirurgia endodontica. Quest'ultimo trattamento di solito fallisce se prima non si sono trattati per via normale i canali. In ogni caso non si estrae un dente per i motivi da lei esposti, tranne rarissimi casi molto molto particolari. Inoltre tenga presente che queste devitalizzazioni complesse sono lavori difficili che vanno eseguiti con calma e precisione e talvolta richiedono anche 3-4 sedute prima di ultimare il lavoro con la ricostruzione del dente.
Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Marco Gabriele Longheu
Milano (MI)

Buongiorno Ilaria.
E' piuttosto raro che ci siano elementi con canali così calcificati da non poter essere reperiti e conseguentemente strumentati per poter procedere ad una corretta terapia canalare.
Se però così fosse, ovvero se non si riuscisse a procedere alla terapia canalare nemmeno affidandosi a qualche collega che si occupa di endodonzia (e che dovrebbe riuscire a venire a capo della faccenda), allora in effetti il dente non ha molte speranze, perchè il granuloma apicale non é un'entità statica, ma un'infezione dinamica che si alimenta nel suo osso mandibolare.
Io cercherei un endodontista esperto che reperisca gli altri due canali, perché un dente naturale, anche se devitalizzato, ma sano, è comunque un dente, a differenza di impianti e viterie varie.
Cerchi qui sul sito, ci sono vari colleghi che lavorano nella sua zona e che possono aiutarla.
Auguri.
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Scritto da Dott.ssa Vanessa Ciaschetti
Marostica (VI)

Come credo lei ben comprenda, non ci fornisce elementi sufficienti per una diagnosi e quindi per suggerirle un piano di trattamento. Sappiamo solo che abbiamo a che fare con un dente che presenta una cura canalare incompleta ed una infezione peri - apicale cronica. Nulla più. L'unico consiglio sensato che posso darle è cercare e rivolgersi ad un Endodontista esperto che analizzi il suo caso e le spieghi tutti i pro/contro alle possibili variabili di piano di trattamento adatte per lei: ritrattamento ortogrado, terapia retrograda chirurgica, estrazione? Le strade possibili sono le tre che le ho scritto, ma senza visitarla e avere quanto meno una radiografia, impossibile dirle quale sia quella più adatta e predicibile nel tempo al suo caso.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Solitamente con un buon sistema di ingrandimento ( lenti / microscopio) si risolvono 90% dei casi difficili. Esistono tuttavia alcuni casi dove l'atresia (restringimento) canalare è tale da impedire la progressione degli strumenti di pulizia. Dove praticabile, si può scegliere, dopo accurata valutazione, meglio con radiografie tridimensionale) di procedere a una cosiddetta apicectomia. Consiste nel "tagliare" chirurgicamente, la punta della radice coinvolta nel procedimento granulomatoso, accurata pulizia della lesione infettiva granulomatosa. Ben inteso tale procedura va eseguito da un dentista che abbia sufficiente esperienza ( e attrezzatura) per limitarne l'invasività. Il costo elevato non sempre è garante di qualità.
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Scritto da Dott. Roberto Rigano
PAVIA (PV)

La soluzione può essere chirurgica con apicectomia, se il granuloma interessa la radice distale e le radici mesiali sono trattabili si può eseguire rizotomia ed estrazione della sola radice intrattabile, se l'endodonzia è impraticabile e vuole conservare il dente deve farsi indirizzare ad un chirurgo esperto

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)