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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 14

Trattamento canalare incompleto di un premolare

Scritto da Vanda / Pubblicato il
Buonasera a tutti. Ho cambiato dentista da poco a causa di problemi continui ai denti, che si sono poi rivelati dovuti a trattamento canalare incompleto di un premolare (un canale pulito a metà e uno non pulito affatto). Sono quindi un po' scettica e impaurita. Nel ritrattarmi il premolare in questione, dopo rx, si vede chiaramente che l'apice radicolare è sigillato, ma uno dei due canali presenta una zona in cui la guttaperca manca, come se ci fosse un "buco" vuoto, non riempito lungo il canale (più o meno a metà dente), (allegherei rx, ma non la possiedo). Il dentista mi ha detto che l'importante è la sigillatura dell'apice, ma visti i precedenti con l'altro dentista, mi piacerebbe sentire anche il vostro parere al riguardo. Cordiali saluti
Gentile Vanda, senza alcun elemento oggettivo è impossibile poterle dare risposte esaurienti e sicuramente il suo dentista avrà eseguito gli opportuni accertamenti anche radiografici per rassicurarla al riguardo. Il suo dentista ha sicuramente ragione ad affermare che è molto importante che l'apice radicolare sia sigillato ma oltre questa considerazione non potrei dire altro. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Cara Signora Vanda, che dirle? Ogni apice di ogni radice deve essere chiuso all'apice. Ci sono però situazioni in cui possono esistere problemi endocanalari come gravi atresie, false strade precedenti, calcoli della dentina molto duri ed amovibili e non aggirabili per la conformazione o sottigliezza o altro della radice e tanto altre situazioni per cui raramente purtroppo non è magari possibile raggiungere l'apice. In questi casi si tiene sotto controllo il dente e nel caso si ottura l'apice per via retrograda chirurgica! Ne parli col suo Dentista e si faccia spiegare ogni cosa! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig.Vanda, concordo con il suo odontoiatra sull'importanza del sigillo apicale; l'eventuale mancanza di guttaperca è sempre compensabile con estrema facilità senza complicanze.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Salve sig. Vanda, si fidi del collega che l'ha presa in cura. Come dice il dott Savino è impossibile fare diagnosi senza avere una immagine. Cordialmente.

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Gentile Sig.ra Vanda, sono concorde con la risposta altamente professionale del Dott. Savino e, al quale, data la vicinanza, si può assolutamente fidare per una eventuale consulenza. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentilissima Vanda, per poter valutare al meglio il suo problema bisogna fare una visita ed eventualmente una radiografia che lei puo' fare in modo del tutto gratuito e senza impegno presso uno dei miei ambulatori di Roma e provincia. Cordiali saluti Dott. Gentile Alessandro

Scritto da Dott. Alessandro Gentile
Tivoli (RM)

Gentile Sig.ra Vanda il sigillo apicale è importantissimo per la buona riuscita della cura canalare. Per essere più precisi però bisognerebbe vedere una radiografia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Vero. L'apice deve essere sigillato, ma non si può esaurire l'endodonzia con questa frase. In linea di principio, se si è riusciti a sigillare l'apice, dovrebbe essere cosa facile sigillare il resto del canale radicolare, la cui invece beanza non riesco a giustificare. E' sicura che non vi sia una radiotrasparenza a causa di un perno radicolare radiotrasparente? Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile Sig.ra Vanda, sottoscrivo in tutto e per tutto la risposta del dott. Colla e condivido le sue perplessità per cui non resta che invitarla a riconsultare il suo dentista. Buonasera

Scritto da Dott. Antimo Perfetto
Sant'Antimo (NA)

Probabilmente il suo dentista ha utilizzato una metodica di chiusura a caldo in due tempi, senza entrare nelle specifiche tecniche viene sigillato prima l'apice e poi riempito il resto della radice con della guttaperca fluida... a volte la compattazione della guttaperca può essere imperfetta ad esempio per la presenza di bolle d'aria residue, che si fanno notare con un'immagine radiotrasparente.... le radiotrasparenze del terzo medio sono poco significative: se il suo dentista ha reperito e strumentato entrambi i canali sotto diga di gomma, ha sigillato l'apice e l'accesso coronale, la terapia ha ottime probabilità di successo. Dia fiducia al collega che si è adoperato per risolvere il suo problema, le auguro buone feste.
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Scritto da Dott. Andrea Balocco
Paruzzaro (NO)

Cara Vanda, effettivamente la terapia canalare ha un buon esito se si riesce ad ottenere un buon sigillo apicale e coronale. In ogni caso cattive esperienze pregresse non devono porla in una situazione di sfiducia verso il nuovo collega, del quale deve fidarsi poichè il primo presupposto per il successo di ogni terapia è la collaborazione medico-paziente. Cordialmente

Scritto da Dott. Umberto Tersigni
Palermo (PA)

Il sigillo apicale è fondamentale

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)

Il sigillo apicale è fondamentale, va detto cmq che possono esistere canali accessori laterali che possono essere in una bassa incidenza responsabili d'infezioni

Scritto da Dott. Giuseppe Guiducci
Pescara (PE)

Gentile sig.ra Vanda, il canale va riempito tutto, dall'inizio alla fine, che è l'apice radiologico, e il canale va alesato in modo sufficiente. La sola sigillatura dell'apice non dice che il canale per esempio sia sterile. L'alesatura è necessaria proprio per eliminare della dentina guasta, infatti. Si fidi di un buon endodontista chiaramente conosciuto e guardi anche il tipo di tecnica utilizzata, nonché i tempi necessari per la corretta disinfezione dei canali. le tecniche migliori si realizzano mediante strumenti elettronici corredate da radiografie digitali. Auguri
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)