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Domanda di Corone

Risposte pubblicate: 5

La corona provvisoria ha iniziato vistosamente a dondolare

Scritto da edoardo / Pubblicato il
La corona provvisoria posizionata su un impianto ha iniziato vistosamente a dondolare. Purtroppo lo studio che mi segue e chiuso per il Corona virus, Cosa posso fare nel frattempo? Come comportarmi se si dovesse staccare del tutto? Grazie mille!
Innanzitutto va valutato se il movimento è realmente della corona e non piuttosto di tutto l'impianto (o magari del moncone che si è svitato); necessaria quindi una valutazione clinica e radiologica del caso, per poter intervenire per tempo. Va inoltre capito da quanto tempo è stato posizionato l'impianto in questione. A mio parere, questa è comunque un'emergenza reale (coronavirus o non coronavirus, i pazienti non possono essere abbandonati al loro destino, senza cure!); non credo sia utile non curare nessuno, per una "protezione" ancora non ben codificata e trovarsi poi alla fine con migliaia di casi ormai gravi e irrecuperabili
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Scritto da Dott. Riccardo Carati
Taranto (TA)

Caro Signor Edoardo, buongiorno. DEVE STARE A CASA. Non è urgente! Cerchi di parlare col suo Dentista per telefono e le verrà spiegato cosa fare perchè solo lui conosce la sia situazione clinica! Se non ci riuscisse ci invii una foto con la corona in posizione naturale e poi spinta dal lato in cui si muove con un dito in modo che però si veda l'escursione del movimento e forse potremo dirle di più! Cari saluti

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Solitamente gli studi dentistici sono aperti per urgenze, non tutti ma alcuni sì, e sicuramente qualcuno anche a Roma. Probabilmente si sta svitando la corona sull'impianto, niente di così anomalo, ed il collega potrà ri-avvitarla senza grossi problemi.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Io sono pienamente d'accordo con il dr. Carati. Questa situazione va vista, per non rovinare tutto il lavoro. Sta anche nella lista di quelle che i dentisti USA della american dental ass. considerano una urgenza da vedere. In Italia non è stata proposta una lista delle patologie da eseguire e quali no. Sta al singolo professionista decidere e regolarsi, così dicono le disposizioni. Per quanto riguarda il rischio, ci sono dei consigli ben precisi per evitare il contagio, sia per i dentisti e personale, sia per i pazienti. Quindi, se uno studio è in grado di eseguire queste norme, e se sia il paziente che il dentista stesso "se la sentono", il rischio è pressochè azzerato.. In sostanza la precauzione fondamentale per proteggere i pazienti (oltre tanti accorgimenti igienici che non le sto a spiegare qui) è di non far affollare la s.attesa in modo che non ci siano contatti al di sotto della famosa distanza di sicurezza. Ma in questo momento, essendo il lavoro, appunto, ridotto alle sole vere emergenze, come la sua, gli appuntamenti possono essere presi facilmente in modo che in sala di attesa ci sia solo una persona alla volta. Esempio: il paziente "x" termina la visita ed esce alle 17, 30. Il successivo entra alle 18. In questo modo veramente non ci dovrebbe essere proprio nessun pericolo per questo aspetto della questione.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Sig. Edoardo, il suo odontoiatra non l'ha abbandonato, forse non ci sarà fisicamente ma le può telefonare, mandare un messaggio, una mail, lui le darà la risposta corretta perché conosce il suo caso clinico. Noi a distanza rischiamo di sottovalutare o sopravalutare il caso.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)