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Domanda di Corone

Risposte pubblicate: 3

Ho dovuto rifare capsula e perno

Scritto da Domenico / Pubblicato il
Buongiorno Dottore, ho dovuto rifare capsula e perno poiché quest'ultimo dopo circa otto anni si è spezzato di netto (secondo premolare superiore dx). Vado dal dentista ed in un mese ho la nuova capsula. Dopo circa un paio di mesi provo una sensazione di fastidio e dolore che va e viene agli incisivi centrali e laterali esattamente sotto al naso. Premetto che essendo completamente ignorante in materia mi sono affidato completamente al medico. Informandomi in giro mi sono reso conto che la capsula non aveva nessuno dei due punti di contatto come dovrebbe essere. Faccio notare al dentista il problema e lui prima mi dice che la capsula va bene e poi invece mi fissa un appuntamento per allargare con un cuneo i denti adiacenti per poter chiudere lo spazio con non so cosa. Gli faccio presente deciso che comunque non mi sembra una buona soluzione e decide quindi di rimuovere la capsula e farne una nuova. Mi riprende l'impronta ed ora ho un appuntamento a breve per fissare la nuova capsula. Il mio dubbio ora è questo ho capito che per l'impronta bisogna usare il filo retrattore, l'ho fatto presente al dentista ma lui mi ha risposto che il filo si usa solamente quando si prepara il dente la prima volta per mettere la capsula. Ora io non sono in grado di capire di più. È vero che ora non c'è bisogno del filo? Domenico
Se la capsula andava rifatta, ha fatto bene il collega a rifarla.
La metodica di impronta utilizzata, con o senza filo retrattore (non faccia l'errore di addentrarsi troppo nei tecnicismi), non è rilevante.
E' rilevante il risultato finale, cioè il benessere del suo cavo orale.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Buongiorno a Lei caro Signor Domenico.Beh non sono solo due i punti di contatto con l'antagonista! Sono due se si riferisse a quelli interprossomali, uno mesiale ed uno distale! Evidentemente non è stata fatta la prova funzionale ed estetica prima della consegna della protesi fissa! Certo si usa il filo retrattore ma è il Dentista a decidere se e quando servisse! L'unico consiglio buono che posso darle è di parlare sinceramente col suo dentista e chiedergli di fare la prova funzionale ed estetica con ceramica o altro materiale (se ne usasse uno diverso) grezza per poter intervenire prima della consegna e per poter rinviare in Laboratorio per la rifinitura e lucidatura finale. In protesi fissa si deve agire così e la protesi deve essere pianificata dal Dentista specialmente gnatologicamente e parodontalmente: non deve avere i bordi sotto gengiva ma solo a filo del solco gengivale. Se si estendesse sotto, esistono degli inrevent di Chirurgia parodontale per allungare la corona clinica. Questo lo si fa con una chirurgia parodontale con gengivectomia in presenza di sufficiente banda di gengiva aderente o con un lembo mucoperiosteo a riposizionamento apicale ed osteotomia osteoplastica, se in presenza di banda insufficiente di gengiva aderente o di profondità di fornice. Gnatologicamente oltre ai punti di contatto interprossimali bisogna valutare

le tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali e del movimento condilare di Bennet oltre che le tre disclusioni ed Over-Jet (sovraggetto ossia di quanto i denti superiori sopravanzino gli inferiori) e L'Over Bite (di quanto i superiori coprano gli inferiori) e il Movimento di Bennet a livello della Testa del Condilo!!! Legga nel mio profilo "Visita Parodontale", Le sarà molto utile! Come vede i "problemi sono più complessi di quanto possa immaginare, pur essendo di normalissima Routine Odontoiatrica ma Colta e di Qualità! La Terapia dipende da tutte queste valutazioni e da tanto altro! Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia!Seguiranno altre valutazioni come la Stabilometria computerizzata per valutare anche la postura e la Risonanza Magnetica a bocca aperta e chiusa! La Gnatologia è ben altro che queste semplici nozioni base che devono evidenziare in ogni caso i concetti fondamentali di realizzare la posizione di massima intercuspidazione col contatto cuspide fossa ( ossia cuspide di un dente con la fossa del dente antagonista e viceversa. In particolare la cuspide palatale con il suo rapporto con la fossa antagonista, mantiene la dimensione verticale della bocca, insieme alle altre cuspidi palatali.)Non basterebbe un corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria per risponderle. In ogni caso, in senso lato e solo dal punto di vista Culturale ho cercato di risponderle al meglio: ecco come nasce una Protesi fissa (anche una semplice corona) , ma come sempre è il Dentista che decide cosa sia necessario e cosa no!

Per non parlare del materiale:La corona, visto che chiede, deve essere rifatta a regola d'arte e nel materiale più corretto ed adatto alla sua situazione clinica!E' il Dentista (Medico Specialista od Odontoiatra e lo specifico ancora per farle capire che l'Odontotecnico è un'altra figura non Medica) che sceglie il materiale e la informa e Lei acconsente o no alla terapia. Questo è il consenso informato! Il discorso protesico poi è molto più complesso di quanto pensi, come già sottolineato. Il materiale protesico si sceglie in base alle funzioni che deve avere.Sappia solo che ci sono Leghe Auree a basso contenuto d'oro e altre ad alto contenuto d'oro! Ce ne sono altre a bassissimo contenuto ed altre ad altissimo contenuto! Dipende da cosa si vuole avere come risultato protesico! Volendo proprio fare i pignoli, in metallurgia protesica si definisce una lega aurea se ha una percentuale di oro dal 50,01% in su e più si avvicina al 100% e più è alto il suo contenuto. Di solito il Platino c'è in leghe con percentuali di oro dal 90% in su, ma non sono regole "legali"! Poi si può dire che più oro giallo c'è e più tenere ed elastica è la lega, con l'oro bianco è già meno tenera ma con l'aggiunta di platino diventa più elastica e con invece l'aggiunta all'oro bianco senza platino, di Palladio , la lega diventa più rigida e dura! Altra durezza ha per esempio lo Zirconio porcellana. Altra l'ha la Ceramica Integrale o lo Zirconio Integrale, più adatti per i denti frontali e non parodontopatici e potrei continuare con "infinite" leghe non nobili per ceramica a seconda del limite di elasticita',modulo elastico, allungamento,temperatura di fusione, intervallo di fusione. Il modulo di Elasticità è molto importante protesicamente oltre che dal punto di vista odontotecnico come l'intervallo di fusione e tanto altro per non interferire con la sinterizzazione delle ceramiche che però sono tante anche esse ed hanno caratteristiche differenti anche esse. Il punto essenziale è che per avere una efficace adesione Lega-Ceramica, queste Leghe devono essere a Norma ISO Europea (esistono diverse numerazioni) altrimenti non si legano e quindi, esendo a norma, non sono né tossiche, né incompatibili né, soprattutto, illegali! Ma scherziamo. Ho parlato del Modulo di Elasticità che è importante perché in alcuni casi si arriva all'apparente "assurdo" che una lega non nobile per ceramica ha un modulo di elasticità più favorevole di quello di alcune Leghe Nobili (con oro, quindi), in particolare in Manufatti protesici Realizzati su Denti parodontopatici con mobilità residua(ovviamente dopo terapia con Chirurgia Parodontale)! Questo che ho sottolineato per le strutture portanti protesiche in lega per ceramica, vale, in linea di massima, anche per i materiali di splintaggio ortodontico o immobilizzazioni temporanee parodontali con legature nascoste o no!!!

Insomma il Dentista Protesista sceglie il tipo di materiale più adatto alla situazione clinica cercando di accontentare anche i desiderata del paziente! Oggi si possono scegliere anche materiali non nobili perché ci sono software di fresatura molto sofisticati che annullano, per così dire gli aspetti negativi del "passato", di questi materiali! Dipende tutto dalla Situazione Clinica, come detto. Ha una idea Lei di quanti Materiali nuovi entrano nel mercato Odontoiatrico (per fermarmi ad esso ma si potrebbe generalizzare a tutta la medicina e chirurgia e ad altre specialità non mediche (vedere Ingegneria, Fisica, Chimica etc)! Lasci stabilire al Suo Dentista che è uno Specialista ed è aggiornato ed è consapevole della Situazione Clinica Peculiare che deve curare! Ogni Paziente è diverso. Ogni Bocca è diversa. Ogni Protesi è diversa. Mi fermo qui perché se no dovrei fare un discorso lunghissimo ma se scorre le mie risposte su protesi fisse o legge nel mio Profilo le mie pubblicazioni sull'argomento, capirà, mediterà e un domani non commetterà l'errore di dare consensi informati affrettati! Una Protesi Eccellente nei materiali e nella preparazione dei monconi con spalla e Chamfer realizzati a regola d'arte, non "rovina" il dente ma lo "recupera", lo "salva", lo riporta in occlusione secondo le Tre Curve cosiddette di Compensazione, ossia la Curva di Spee, di Wilson e Monsen! Tutto questo vale anche per le corona provvisorie che devono essere molto accurate e non interferire negativamente con la Gengiva libera ed il parodonto di cui la gengiva è parte integrante. La preparazione protesica non deve "andare" sottogengiva" Bisogna poi valutare anche il Parodonto e la Sua Situazione Gnatologica, in particolare presenza o no di precontatti nelle tre disclusioni incisiva, canine e Relazione Centrica)! Questo se volesse risolvere, ovviamente con "Maestria Protesica" (che non è di tutti)e con sicurezza e professionalità. Vistà la sua età che è tra le più colpite dalla Parodontite è indispensabile anche una Visita Parodontale Preprotesica.

Lei ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente oltre alle prove termiche descritte! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica.
Cari saluti

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Domenico, ora se le arriva un obbrobrio estetico più largo che lungo, se l'è cercato lei! Perché interferisce sull'operato dell'odontoiatra senza le opportune conoscenze? Parla di filo retrattore senza sapere che danni provoca al parodonto questo filo, senza sapere che i migliori odontoiatri non lo utilizzano per rispettare il parodonto. Con probabilità il fastidio gengivale non dipende dai punti di contatto, si ricordi che troviamo migliaia di persone che presentano diastemi naturali, cioè spazio tra dente e dente con parodonto sano e senza i suoi sintomi.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)