Riassorbimento osseo: Come devo procedere?
Scritto da Mafalda / Pubblicato il
Buongiorno. Due anni fa ho dovuto effettuare due devitalizzazioni e due successive corone ai due incisivi superiori. A distanza di due anni da una panoramica risulta a carico di uno dei suddetti incisivi un lieve riassorbimento osseo causato sicuramente da batteri essendo visibile una infiammazione gengivale. Come devo procedere? Esiste antibiotico per uso esterno? Causa trasloco sono costretta a cambiare medico e non so con quali risultati...per cui ovviamente vorrei salvare i due interventi già effettuati e le due corone che trovo pienamente soddisfacenti per forma e colore visto che in me sono molto visibili. Sono in Roma. Grazie. Mafalda.
Pubblicato il 19-04-2016
Gentile Mafalda il suo racconto è impreciso per dare risposte certe. Innanzitutto la panoramica non è l'esame ideale per questi casi ma è necessario effettuare una radiografia endorale con centratore in ausilio di accurata visita. Inoltre il riassorbimento cui lei accenna potrebbe non essere compatibile con l'infiammazione gengivale, cioè il riassorbimento potrebbe essere causato da un problema endodontico indipendentemente da infiammazione della gengiva. E' necessario fare chiarezza per una giusta diagnosi senza la quale non si può effettuare una giusta terapia.Le consiglierei di consultare un buon dentista che le possa spiegare bene i suoi problemi e come affrontarli in tutta sicurezza. Cordialmente
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Pubblicato il 19-04-2016
Cara Signora Mafalda, buongiorno. "un lieve riassorbimento osseo causato sicuramente da batteri essendo visibile una infiammazione gengivale". Riporto questa sua fase perché in essa è "racchiusa" praticamente tutta l'Odontoiatria più importante e di routine! Parla di osteolisi, immagino periapicale, ossia intorno all'apice della radice ma non lo specifica se sia così o se l'osteolisi è periradicolare. Parla di terapia endodontica e poi di Gengivite che sono due cose completamente differenti! Ha 43 anni e quindi una delle età più colpite dalle Parodontiti! Cerchiamo di mettere un po' d'ordine! Incominciamo dalla osteolisi periapicale: sappia che Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Però, attenzione, potrebbe anche non essere dovuta ad una Necrosi Ossea ma osteolisi periapicale, sappia che non sono solo batteriche ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Come vede, la Visita Odontoiatrica deve essere Accurata e impegna Dentista e Paziente per tanto tempo! Non basta un'occhiata e via! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista! Una visita Odontoiatrica è un atto medico importante e colto che richiede almeno un'oretta oltre un'altra mezzoretta per informare il paziente (consenso informato). Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certa che tutte le patologie "saltano fuori"! Poi bisogna valutare la Gengivite presente. Bisogna valutare la "Forma" delle Corone Protesiche e quindi la loro estetica e Funzionalità ed i rapporti con la Gengiva Libera, che, se irrazionale può creare danni al Parodonto marginale (Gengivite) ma anche profondo (Parodontite). Ora è Giovane ma col passare degli anni, potrebbero diventare anche seri! Le devo dire le nozioni fondamentale sull'aspetto della gengiva sana e sulla sua funzione protettiva nei confronti del parodonto profondo. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Poichè in una gengivite sono proprio le fibre connettivali a "soffrire" e quindi a "rompersi", si ha la perdita dell'aspetto descritto e si forma un aspetto lucido che è il pr imo sintomo di gengivite, come ha lei. Ovviamente questo danno connettivale provoca sanguinamento. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo",ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c'è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l'estetica rosa (dovuta alle gengive) e l'estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell'una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell'altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti. La Parodontite invece è una malattia dovuta ad azione dei batteri che entrano i profondità tamite la formazione della tasca parodontale e dalla loro interazione col sistema immunitari locale (in particolare linfociti T) e sistemico, hanno una azione distruttiva sui tessuti molli (gengiva) e duri (osso). La terapia in parolole semplici e stringate consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale avesse distrutto! Ora è precoce parlarne! Ci tengo a sottolineare, per farle capire quanto sia importante la visita Odontoiatrica Inoltre sappia che ritengo necessario a questo punto darle i concetti basilari di forma dei denti, gengive ed osso e quindi corone gengive ed osso, che devono essere armoniosi e giusti perchè dipendenti l'uno dall'altro, quindi se una corona fosse fatta male come forma e il cibo si "impigliasse per questo", sarebbe "sbagliata" con compromissione di forma gengivale ed ossea.La Gengiva ha una forma a festone, che ripete la forma a festone dell'osso sottostante e replica la forma del Dente che circonda a livello della linea di giunzione amelocementizia (che unisce lo Smalto alla radice). Addirittura il piano inclinato formato dai versanti cuspidali dei denti, formano con la linea ideale del piano occlusale, masticatorio, un angolo che è uguale all'angolo formato in un movimento particolare, dalla Testa del Condilo e un punto preciso della Cavità Glenoide della ATM (Articolazione Temporo Mandibolare). Questi quattro Organi Stomatognatici, Gengiva, Osso, Dente e ATM, sono quindi in un rapporto talmente stretto di forma e funzione che è sufficiente che cambi la forma uno solo di essi per farla cambiare anche agli altri. Tenga presente questo concetto fondamentale: ogni restauro, anche il più "bello", è condannato all'insuccesso se non è, appunto, un restauro, cioè se non è fatto in modo da incorporarsi perfettamente nell'originale, ossia nella bocca del paziente. Questo concetto, è alla base di ogni lavoro riabilitativo odontoprotesico. Del resto, è vero che tale opera di inserimento del manufatto nell'originale è tanto più fattibile quanto più sono armonizzate, nella bocca del paziente, le tre componenti fondamentali: gengiva, osso alveolare e dente. E per questo motivo che si dovrebbe guardare al restauro protesico con quella che Io personalmente definisco "mentalità parodontale". Legga nel mio profilo tra gli articoli miei e di mia figlia Claudia "Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti". Tutto questo che Le ho Spiegato, deve essere valutato da un Dentista che sia Esperto in Parodontologia, Gnatologia, Protesi, in parole povere in Riabilitazione Orale Completa! Niente di difficile. Non esiste il Facile o il Difficile, esiste ciò che si sa fare e ciò che non si sa fare! Vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti! Segua la "Vox Populi" o cerchi su questo portale leggendo i curricula. Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Non sarebbe indispensabile avere tutto questo, ma almeno saprebbe che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché sarebbe già un buon inizio! Per sua comodità di comprensione legga sul mio Profilo ""Gengivite" e "La 'tasca parodontale... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui le numerose pubblicazioni su qualsiasi argomento clinico e chirurgico che riguardi la Parodontologia o la Riabilitazione Orale Totale in casi Clinici Complessi! Visiti anche il mio sito Professionale di Parodontologia e capirà tante cose! Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione (pur essendo di normalissima routine odontoiatrica)! Le lascio un Poster mio e di mia Figlia Claudia, sulle Gengiviti Cari Saluti
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Pubblicato il 19-04-2016
Radiografia endorale mirata sugli incisivi e possibilmente status radiografico parodontale, visita clinica completa e visita parodontale (con sondaggio parodontale), impronte - modelli di studio e valutazione occlusale. Con questi elementi si potranno individuare le cause di questo "riassorbimento osseo localizzato", probabilmente si tratta appunto di una forma di parodontite, effettuare diagnosi corretta e terapia adeguata.
Pubblicato il 19-04-2016
Sig. Mafalda, chi le ha fatto diagnosi di lieve riassorbimento osseo sapra anche prescriverle le corrette cure......................................................
Pubblicato il 20-04-2016
Gentile Sig.ra Mafalda, non si capisce dove sia il lieve riassorbimento osseo. E' all'apice del dente (problema endodontico) o attorno al dente (parodontale). Comunque nessuna medicina risolverà in modo definitivo il suo problema. Cordiali saluti
Dentista Toscana, Firenze
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