Ho un ponte da 30 anni formato da 4 elementi
Scritto da sabrina / Pubblicato il
Ho un ponte da 30 anni formato da 4 elementi (2 monconi + 2 finti). Il primo ponte fu fatto da un dentista all'età di 20 anni. Poi 8 anni fa un nuovo dentista lo ha rifatto in quanto era lorogato e in quella sede mi ha rilimato i monconi. Venerdì pomeriggio ho incominciato ad avvertire sensibilità al caldo e al freddo, ma l'indolenzimento poi passava. La mattina dopo mi sono svegliata che avevo entrambe le capsule dei monconi che mi facevano malissimo. Non potevo appoggiare la lingua sul moncone e non potevo appoggiare neanche l'arcata superiore a quella inferiore. Il solo contatto aumentava il dolore e anche la lingua se pressavo sui monconi mi davano dolore. Non potevo batterli fra di loro. Il dentista mi ha detto di lavarmi con curasept 0,20 sia dentifricio che colluttorio. Ero sicura che non fossero le gengive tra l'altro sono rosee e non arrossate. Una volta alzata dal letto il dolore è diminuito,ma non potevo comunque avere nessun contatto. Nel corso della giornata ho incominciato l'augmentin sentendo di nuovo al tel. il medico. Prendendo l'antibiotico il dolore è diminuito e ora posso poggiare i denti superiori a quelli inferiori. Ora anche battendoli tra di loro lo posso fare non forzando troppo. Il dolore è ora un indolenzimento costante. Spingendo sulla guancia esternamente all'altezza della radice del canino avverto dolore e lo stesso dolore lo avverto all'altezza del dente del giudizio che ora non ho più. Il dolore ricorda molto quello che si avverte quando si ha l'herpes sul labbro. Il dentista ha detto che quello che avverto all'altezza del dente del giudizio è un dolore muscolare perché lì non ci sono innervature. Il dentista ha fatto una lastra in studio e ha visto che le radici e l'osso sono a posto. Mi ha confermato che non è un problema gengivale perché sono rosee le gengive e mi ha consigliato di attendere e vedere lo sviluppo della situazione. Mi ha detto che potrebbe essere il dente che sta andando in necrosi, ma ora è troppo presto non vede nulla dalla lastra. Mi ha consigliato di ripeterla fra 4 mesi che è più attendibile per vedere se c'è un granuloma. Fermo restando che se ho dolore di ricontattarlo. Vuole fare la pulizia del denti fra 10 gg. ma ho timore di risvegliare il dolore intenso visto che ora è solo diminuito ma non scomparso. Vuole temporeggiare perché questo significa rifare il ponte. Ho proposto di riutilizzare alcuni elementi ma lo ha sconsigliato. Poi mi ha detto che devitalizzare i denti significa renderli più deboli e se si spezzzno in questo caso non ho più alternative e devo fare l'implantologia di 4 elementi. Un lavorone!! Ha detto che non può essere pulpite altrimenti con solo 4 compresse di augmentin non sarei stata meglio. Secondo lui ho avuto una risposta positiva in un tempo troppo breve. Non ho mai avuto dolori così intensi e soprattutto improvvisi senza alcuna avvisaglia. Ho timore che finendo l'antibiotico si ripresentano visto che per ora è rimasto l'indolenzimento. Mi ha detto che è strano che entrambi i monconi mi hanno fatto male nello stesso momento. Secondo lui un dolore è di riflesso anche se io non sono in grado di dire da dove proviene perché l'intensità era identica ad entrambi i monconi e per me erano tutti e due infiammati. Vorrei una vostra opinione. Si possono sviluppare dolori del genere all'improvviso e poi rientrare con il solo antibiotico senza capirne la causa? Grazie
Pubblicato il 23-11-2015
Cara Signora Sabrina, buongiorno. "mi ha consigliato di attendere e vedere lo sviluppo della situazione" e come se non bastasse "Mi ha detto che potrebbe essere il dente che sta andando in necrosi, ma ora è troppo presto non vede nulla dalla lastra." Mi dispiace dirlo ma se avesse veramente detto questo, le dovrei chiedere di accertarsi che sia un vero Dentista, Iscritto All'Albo dei Medici e degli Odontoiatri! Controlli! Sulla Rx endorale non si vede certo una osteolisi periapicale quando non si è ancora formata per una necrosi endodontica ma si valutano segni indiretti di sofferenza endodontica come aumento dello spazio parodontale, frammentazione della corticale ossea alveolare e tanto altro. La Diagnosi però è quasi esclusivamente Clinica! E' probabile che Lei abbia una iperemia passiva della polpa. Evidentemente è mancata la Diagnosi oltre che la Terapia Corretta! Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti.E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo. Bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa! Le spiego meglio:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto,nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Ves e PCR mosse verso l'alto possono indicare la presenza di infezioni pericolose per le Malattie Focali. Dovrebbe completare le analisi col titolo ASLO e RA Test oltre che Emocromo con Formula. Fatta la Diagnosi clinica che probabilmente è quella di pulpite, si deve curare endodonticamente il o i denti in causa (devitalizzazione)! Dato che c'è una Protesi Fissa Definitiva, o si fora la corona occusalmente se ci fosse margine di sicurezza, o si fa una retrograda o si rimuove il ponte protesico! Solo una visita Clinica può indicare la soluzione. Le lascio un poster di una Retrograda. Cari saluti e stia tranquilla che si risolve tutto! Non si faccia estrarre i denti perché temo che si andrà a "parare lì"! :)
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Pubblicato il 23-11-2015
Sicuramente c'è qualche deficit diagnostico in quello che ci riporta relativamente al suo caso clinico specifico. Il sintomo dolore, genericamente parlando, può avere molteplici cause ed è fondamentale la diagnosi differenziale. Solitamente un ponte fisso, una volta consegnato, viene prima cementato con cemento provvisorio proprio per valutare eventuali problematiche (che possono essere di origine dentale e quindi entriamo nel capitolo delle pulpiti ed eventuali terapie canalari, di origini parodontali o di origini occlusali - protesiche). Se non si riscontra nessun problema, si procede alla cementazione definitiva; altrimenti si analizza la situazione ed il nuovo quadro clinico che si presenta e si risolvono e trattano le sintomatologie (e relativi segni clinici) rilevati. Quindi, tecnicamente, la risposta alla sua domanda è affermativa (potrebbe trattarsi di una pulpite reversibile con eventuale sovraccarico occlusale), anche se ovviamente servirebbero altri elementi per giudicare (comunque un minimo di attesa, se l'alternativa è prendere il ponte nuovo e buttarlo via, è comprensibile in tal senso).
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Pubblicato il 23-11-2015
Gentile Sig.ra Sabrina, la risposta del suo dentista mi sembra fantasiosa. Ma i test di vitalità, sondaggio, percussione, insomma la clinica è stata fatta? Spesso la sola rx serve a poco. Aspettare 4 mesi sembra la risposta di un dentista che brancola nel buio. Cordiali saluti
Pubblicato il 23-11-2015
Sig. Sabrina, per ciò che ci racconta, l'amico Dott. Petti mi ha preceduto, è un vero odontoiatra? Utilizzi la clorexedina, prenda l'antibiotico per telefono senza diagnosi e vista con dolori muscolari senza nervi! Qui per trarre qualche conclusione, occorrerebbe almeno il parere del collega, per cui inviti il suo odontoiatra a pubblicare il suo caso nel nostro forum, questo permetterà una spiegazione di tipo medico, e un confronto che potrà far nascere altri accertamenti diagnostici.
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Pubblicato il 24-11-2015
Egr. Signora, I denti che subiscono una riduzione per motivi protesici subiscono un trauma, in quanto vengono "spogliati" dallo smalto, protezione naturale dei denti. Tale trauma si ripercuote sul nervo che subisce un irritazione temporanea. Il problema però è che lei ha subìto questo trauma due volte: trent'anni fa e ultimamente! È quindi probabile che i denti abbiano reagito male e siano da devitalizzare. Quindi anche il ponte sarà da rifare. Cordialmente
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Pubblicato il 24-11-2015
Dalla sua storia si può dubitare che il Dr da cui è stata sia un .... dottore. Si accerti che abbia laurea e non sia abusivo. L'Italia purtroppo è strapiena di dentisti falsi senza laurea e quindi senza nessuna reale preparazione. Se è un abusivo si rivolga ai carabinieri. Se è un Dr laureato chieda con fermezza lumi sulla sua situazione protestando adeguatamente e chieda anche un altro parere che non sia low cost. Perché necessariamente low cost significa per forza low quality..
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