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Domanda di Corone

Risposte pubblicate: 11

Il metodo computerizzato e' valido?

Scritto da Valentina / Pubblicato il
Buongiorno, Vorrei chiedervi una delucidazione in merito al metodo da utilizzare per fare una "corona". Devo effettuare una corona su un premolare. In realtà si tratta di sostituire una vecchia corona dato che la gengiva e' sempre infiammata (in realtà non è' mai stata perfetta dopo l'inserimento della corona) e per rendere il tutto esteticamente migliore ( senza metalli). Un primo dentista con tecnologie molto avanzate mi ha proposto il Cerec quindi solo una seduta. L' altro, sparando in modo negativo contro questo Cerec, mi ha proposto il classico metodo con provvisorio. A questo punto sono in confusione e vorrei capire, tenendo conto che ho sempre odiato le impronte con il silicone e i provvisori, Il metodo computerizzato e' valido? Oppure fa cose in serie? Ho notato che ci sono scuole di pensiero contrastanti in merito, e se c'era chi lo utilizzava poi l ha abbandonato a favore della precisione Manuale. Vi ringrazio per la Vs cortese disponibilità, Cordiali Saluti Valentina
Buongiorno a Lei, cara Signora Valentina. Se la Gengiva è sempre infiammata i casi sono tre: 1- C'è una tasca parodontale, espressione di Parodontite. 2- C'è una patologia endodontica o endoparodontale. 3- La corona attuale si estente pericolosamente e iatrogenicamente (per "colpa" del medico") sotto gengiva perché il moncone che era stato preparato protesicamente a suo tempo era con la spalla della preparazione, sottogengiva e non era stata attuata un semplicissimo interventino di chirurgia Parodontale Gengivale (in presenza di adeguata banda di gengiva aderente) o mucogengivale (in assenza di tale gengiva o se la corona clinica (la parte che emerge dalla gengiva) fosse stata così profonda da coinvolgere la cresta ossea, superandala, magari, anche) oppure su i margini della corona non fossero stati preparati correttamente ma fossero sovra o sotto dimensionati! Insomma, per pianificare una eventuale Protesi Fissa Risolutiva bisogna avere Grande Esperienza. La Protesi deve essere un'opera d'arte, come una pittura di un quadro in cui l'Arista, gioca con i colori e le sfumature per armonizzare le forme e le prospettive. Fare Protesi è quindi altamente "Artistico" ed è un'arte che purtroppo è in "declino" con lo spesso falso "abbaglio di modernità" di un impianto e glielo dico io che faccio impianti ma solo se necessari e solo come seconda scelta per non dire ultima. :)Il discorso protesico poi è molto più complesso di quanto pensi, ma molto efficace se fatto da un Protesista Parodontologo Gnatologo molto esperto. Il materiale protesico si sceglie in base alle funzioni che deve avere. Sappia solo che ci sono Leghe Auree a basso contenuto d'oro e altre ad alto contenuto d'oro! Ce ne sono altre a bassissimo contenuto ed altre ad altissimo contenuto! Dipende da cosa si vuole avere come risultato protesico! Volendo proprio fare i pignoli, in metallurgia protesica si definisce una lega aurea se ha una percentuale di oro dal 50,01% in su e più si avvicina al 100% e più è alto il suo contenuto. Di solito il Platino c'è in leghe con percentuali di oro dal 90% in su, ma non sono regole "legali"! Poi si può dire che più oro giallo c'è e più tenere ed elastica è la lega, con l'oro bianco è già meno tenera ma con l'aggiunta di platino diventa più elastica e con invece l'aggiunta all'oro bianco senza platino, di Palladio , la lega diventa più rigida e dura! Altra durezza ha per esempio lo Zirconio porcellana. Altra l'ha la Ceramica Integrale o lo Zirconio Integrale, più adatti per i denti frontali e non parodontopatici. Insomma il Dentista Protesista sceglie il tipo di materiale più adatto alla situazione clinica cercando di accontentare anche i desiderata del paziente! Personalmente non scelgo mai e poi mai l'acciaio o altri metalli non nobili per non scadere nella Qualità che è la base della mia Professionalità! Spero di averle fatto cosa gradita e risposta a quanto è nelle sue capacità di paziente, recepire! Legga sul mio profilo "Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti" ed anche "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale. Per rispondere alla sua domanda in modo più preciso, il metodo Cerec è un metodo che permette di prendere una impronta fotografica con una piccola telecamera intraorale collegata ad un Computer che ha un software collegato ad una macchina fresatrice che prepara la corona! Una tecnica molto simile a quella Cad-Cam computerizzata per fresare la struttura in Zirconio, ma che legge l'impronta e non una immagine del o dei denti. Il punto è che trovo essenziale e più preciso rilevare una impronta che possa essere "studiata e valutata da me personalmente e non da un software! In ogni caso, qualsiasi sia la tecnica, il provvisorio deve essere costruito lo stesso per proteggere il moncone durante la preparazione del definitivo (a meno che non sia una corona a giacca in ceramica integrale da posizionare più o meno velocemente ma che, anche in questo caso, personalmente, preferirei fare un provvisorio per i motivi che spiego più avanti, proprio proseguendo ora il discorso). Un altro punto fondamentale, per me, è che trovo "obbligatorio" fare una prova con la ceramica grezza, qualsiasi fosse il materiale strutturale, per valutare l'estetica, la funzione, la Gnatologia (rapporti coi denti prossimali ed antagonisti in Relazione Centrica e nelle tre disclusioni, incisiva o pritrusiva e canine sinistra e destra o di lateralità ed over-jet ed over-bite.Over-Jet è un termine "architettonico" per indicare il sovraggetto ossia di quanto i denti superiori sopravanzano quelli inferiori. Over-Bite indica di quanto i denti superiori "coprano" gli inferiori. La Gengiva ha una forma a festone, che ripete la forma a festone dell’osso sottostante e replica la forma del Dente che circonda a livello della linea di giunzione amelocementizia (che unisce lo Smalto alla radice). Addirittura il piano inclinato formato dai versanti cuspidali dei denti, formano con la linea ideale del piano occlusale, masticatorio, un angolo che è uguale all’angolo formato in un movimento particolare, dalla Testa del Condilo e un punto preciso della Cavità Glenoide della ATM (Articolazione Temporo-Mandibolare). Questi quattro Organi Stomatognatici, Gengiva, Osso, Dente e ATM, sono quindi in un rapporto talmente stretto di forma e funzione che è sufficiente che cambi la forma uno solo di essi per farla cambiare anche agli altri. Tenga presente questo concetto fondamentale: ogni restauro, anche il più "bello", è condannato all'insuccesso se non è, appunto, un restauro, cioè se non è fatto in modo da incorporarsi perfettamente nell'originale, ossia nella bocca del paziente. Questo concetto è fondamentale in Odontoiatria Restaurativa e Riabilitativa Protesica ed una immagine Fotografica non ha la Perfezione di una Eccellente impronta coi materiali giusti e soprattutto dell'occhio e del Cervello Umano, che "vede", "Ragiona" ed "Opera" di conseguenza! L'importante non è l'apparire ma è "L'Essere", non è il "Fumo" ma "L'Arrosto"! A mio "modesto" parere, ovviamente! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Lei si affidi ad un dentista che davvero le trasmette fiducia e sicurezza, partendo dal presupposto (e proprio in questo sta la fiducia) che chi opera, indipendentemente dalla tecnica utilizzata, sappia come e cosa fare per risolvere adeguatamente il suo caso clinico. Fra parentesi, come è validissima e comprovata la tecnica tradizionale (impronta, laboratorio etc etc), anche la metodica Cerec (chair side ed impronta digitale con scanner) è altrettanto buona e precisa per chi è pratico nell'utilizzo.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile signora Valentina, le rispondo secondo il mio pensiero ma nello stesso tempo la invito a riflettere: la prima cosa da fare è quella di migliorare lo stato di salute gengivale con tutti i possibili mezzi terapeutici che noi odontoiatri sicuramente dobbiamo conoscere ed applicare. Pertanto diffidi di chi vuole a priori realizzare una corona dentaria nuova perchè non sarà la tecnologia a risolverle il problema; magari può iniziare con un buon provvisorio e solo dopo che la gengiva o il parodonto ritornano in una condizione di salute ideale, provvederà alla realizzazione di una nuova corona. Cordialmente
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Scritto da Dott. Angelo Zobi
Napoli (NA)

Buonasera Valentina, il problema non è il metodo utilizzato per realizzare la corona ma le mani di chi le fa. Ho visto protesi realizzate con il Cerec di ottima fattura ma ho anche visto dei disastri. Situazioni analoghe con le tecniche convenzionali!

Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Gentile Valentina se davvero il piano di trattamento prevede il rifacimento di una corona, le consiglio di optare per una corona realizzata in maniera tradizionale, semplicemente perché la precisione ottenuta da un odontotecnico ( bravo) non puo' essere ( almeno per ora ) raggiunta da una macchina. La precisione è importante perché in teoria non dovrebbe esserci spazio tra dove finisce il dente e dove inizia la corona ( gap o Finishing line ). Quindi le cose fondamentali sono due : la precisione del margine protesico realizzato dal dentista, e la precisione del manufatto realizzato dal tecnico. Per aumentare la precisione e ridurre il gap, sia il clinico sia il tecnico dovrebbero avvalersi di sistemi ingrandenti. La sua gengiva è ed è sempre stata infiammata perché il margine della corona non è preciso. Il provvisorio deve essere ben realizzato perché serve a condizionare i tessuti molli ed a prepararli per l'impronta di precisione, quella che servirà' ad ottenere il modello sul quale realizzare la corona definitiva. La nostra esperienza ormai decennale nell'uso del microscopio operatorio ci dice che la precisione non può' essere trascurata e deve essere la massima priorita' nell'esecuzione di una protesi. Cordialita'
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Scritto da Dott. Alessio Gini
Livorno (LI)

Gent. Valentina, il fatto che la sua gengiva sia "sempre infiammata" attorno a questa corona non e' un fatto da sottovalutare. I problemi possono essere prevalentemente 3: 1) problema legato alla sola presenza di malattia parodontale 2) problema legato ad una patologia dentale 3) problema legato ad una incorretta gestione dei profili della corona e soprattutto della profondità del margine in relazione con la cresta ossea. Proprio per questo motivo consiglio fortemente di passare attraverso un provvisorio per arrivare ad una completa guarigione gengivale /parodontale prima di finalizzare nuovamente il caso. Purtroppo i trattamenti in un unica seduta, in un giorno o in un minuto non sempre (quasi mai in realtà) corrispondono ad un trattamento efficace e duraturo nel rispetto della biologia e della salute orale. Per quanto riguarda poi la tecnica e le tecnologie devo dirle che nella nostra struttura utilizziamo due diversi scanner intra-orali che ovviano il problema dell'impronta normale quando necessario.. Spiegarle tutti i pro e i contro sarebbe un po' complesso, in sintesi posso solo dirle che su un dente naturale non sono convinto che le impronte digitali siano affidabili al 100% (almeno non ancora..) ma soprattutto dipende dal tipo di preparazione, dallo spessore della sue gengiva e dai materiali che vogliamo utilizzare. Il mondo dell'odontoiatria e più in generale quello della medicina e' complesso e ricco di variabili, le consiglio di affidarsi ad un professionista che le riesca a trasmettere fiducia. Le sconsiglio fortemente di eseguire questa scelta basandosi esclusivamente sul prezzo. Ne risulterebbe un danno sicuramente economico maggiore dovendo molto probabilmente (di nuovo) mettere mani alla protesi tra qualche anno.. se non tra qualche mese!
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Scritto da Prof. Luca Gobbato
Noventa Padovana (PD)

Gentile signora, l'elemento provvisorio è una corona a tutti gli effetti la cui funzione principale è quella di condizionare la gengiva per permettere successivamente un alloggiamento congruo della corona definitiva. Dunque il provvisorio è fondamentale per il successo di una corona definitiva. Se il bordo gengivale è costantemente infiammato probabilmente la vecchia corona non è congrua determinando il ristagno di placca lungo il solco. Detto questo personalmente credo che ancora oggi la tecnica "manuale" sia la migliore in termini di estetica in quanto le corone modellate manualmente risultano essere più naturali e meno stilizzate. Cari saluti.
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Scritto da Dott. Mirco Di Biase
Brugherio (MB)

Cara Sig.ra Valentina, grazie per averci scritto. Poichè, a parer mio, l' "estetica" (a differenza della "cosmetica") passa obbligatoriamente dalla 'salute biologica', francamente, mi sarebbe piaciuto "in primis" risponderLe perchè, dopo la protesizzazione del Suo premolare, ha sempre avuto la "gengiva infiammata". E' probabile che il fenomeno sia dovuto a un concorso di "fattori" ... Resta, tuttavia, che non ho neppure gli elementi clinici "minimali" (fotografie, rx e quant'altro) per poter fare una valutazione di massima (mentre una valutazione vera e propria, naturalmente, dovrebbe passare per una visita medico-odontoiatrica diretta). Ciò premesso, e -in verità- con l'obiettivo di farLe comprendere 'cosa' -a parer mio- conta 'veramente' in "estetica" ..., direi che per rispondere al meglio alla Sua specifica domanda, in assenza di dati clinici, non mi rimane che suggerirLe qualche "spunto di riflessione": (1) la tecnica migliore è sempre quella che si sa usare meglio; (2) i metodi più tecnologici (come il CAD-CAM, Cerec, ecc.) sono quelli che riducono maggiormente gli errori legati alla manualità degli operatori (Protesista e Odontotecnico), dando uno standard minimo di qualità, ma che (ad oggi) difficilmente raggiungono l'eccellenza (se non in alcuni casi ... e di certo non nei più complessi ...); (3) le procedure (diciamo) tradizionali di realizzazione protesica, operate con materiali di qualità e all'avanguardia, sono da sempre operatori-dipendenti (Protesista per le fasi cliniche e Odontotecnico per quelle di laboratorio), dovrebbero avere anch'esse uno standard minimo (legato alla formazione specialistica degli operatori), ma non sempre accade; resta (in ogni caso) che sono gli unici che, in mani 'adeguate' e 'preparate', possono raggiungere (nella maggioranza dei casi, anche i più complessi) l'Eccellenza Biologica, Funzionale ed Estetica. Con l'auspicio della migliore riabilitazione protesica possibile!
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Scritto da Dott. Antonio Scala
Brescia (BS)

Gentile sig.ra la ringrazio per la sua domanda. E’ importante fare una doverosa premessa : ogni tecnica ha successo se è praticata da un professionista qualificato di fiducia che la sa applicare al meglio . L’avvento del digitale e dell’informatica ha dato un grande impulso alla ricerca che si è prodigata a mettere a punto nuove strumentazioni per l’odontoiatria che stanno rivoluzionando le metodiche classiche. Però molte delle apparecchiature di nuova generazione sono spesso ancora sperimentali o quasi e non hanno quella affidabilità consolidata che hanno le metodiche classiche. L’impronta digitale intraorale, cioè quella che si ottiene da scanner ottici, è una di queste : non ha ancora battuto quella classica per il rapporto costo beneficio ; l’affidabilità è comunque in aumento costante . Oggi le tecniche di realizzazione CAD CAM in studio odontoiatrico delle corone ci consentono di ridurre i tempi e i costi, ma il risultato non è ancora paragonabile alla qualità e precisione dei manufatti eseguiti in laboratorio odontotecnico in quanto la corona dentale non può essere stratificata manualmente dell’odontotecnico . La stratificazione è quella tecnica che consente, attraverso i giochi di rifrazione e riflessione, di ottenere la naturalezza del manufatto e la perfetta integrazione cromatica con i denti contigui . Cordiali saluti, probabilmente significa che ha bisogno di ulteriori consulenze odontoiatriche. Con l'auspicio di una pronta riabilitazione odontoiatrica!
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Scritto da Dott. Aldo Amato
Borgoricco (PD)

Sig. Valentina, va bene tutto l'importante è sottoporsi alle cure e al loro mantenimento................................................................

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)