Menu

Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 9

Mi si è sviluppata una carie nella parte posteriore del dente

Scritto da Riccardo / Pubblicato il
Gentilissimi, mi rivolgo a Voi per chiedere delle chiarificazioni riguardo a quanto sta avvendo al mio "sfortunato" dente. Si tratta del 15 (o 16, attualmente non ricordo, ma ho la certezza che abbia due canali). Ho effettuato un'otturazione 5 anni fa durante le cure per l'apparecchio fisso. Si è però sviluppata una carie nella parte posteriore del dente che non ho controllato poichè non visibile e non dolorante. Quando ha cominciato a farmi male purtroppo era troppo tardi, ho avuto formazione di ascesso nella regione circondate la parte apicale della radice del dente, processo visibile dalla radiografia effettuata dal dentista alla prima seduta che purtroppo non ho modo di allegare, e mi sono recato dal mio dentista. Questo succedeva il 17/06 scorso. Ritenendo necessaria una cura canalare, dopo avermi ordinato una cura antibiotica (amoxcillina) per sgonfiare la parte interessata e come profilassi al mio prolasso mitralico, sono stato curato il 18/06 (pulitura canali e medicazione) senza portare a compimento il lavoro visto il processo infiammatorio ancora in corso. Il giorno successivo mi sono recato ancora dal mio dentista per un lavaggio e per un drenaggio (mi è stato premuto l'ascesso accessibile esternamente dalla gengiva), così come il 20/06 per un drenaggio ed un lavaggio. Sebbene sotto cura antibiotica non ho avuto miglioramenti riguardo all'ascesso, e dovendo ripartire per la Germania (il 21/06) dove ora mi trovo per motivi di studio, il dente mi è stato chiuso solamente con del cotone, con la promessa che mi sarei recato quanto prima dal dentista. Sfortunatamente la mia tessera sanitaria europea è scaduta, e nessun dentista in Germania ha voluto prendersi cura di me fino all'altro ieri 07/07 quando mi è arrivata la lettera con la benedetta tessera e mi sono recato in uno studio dentistico. Devo dire che nel frattempo il dente non era più dolorante (immagino perchè devitalizzato), e il processo infiammatorio sembrava sgonfiarsi (sebbene io abbia terminato la cura antibiotica al 7mo giorno), ma è pur vero che la gengiva rimaneva dura al tatto con una piccola formazione a "fagiolo", ripeto, non fastidiosa ma dolorosa soltanto ad un forte pressione. La dottoressa qui in germania ha fatto una pulizia ai canali (sempre sotto protezione antibiotica per il mio prolasso), e ha chiuso anche lei con un po di cotone il buco, dandomi appuntamento per lunedì 12/07. Immagino complice il caldo terribile di questi giorni unito allo sforzo sportivo (gioco a beachvolley, ma posso intuire da solo che sarebbe meglio se smettessi finchè il dente non è curato), questa mattina mi sono svegliato molto gonfio, dolorante alla masticazione, e ho deciso di prendere un antibiotico (sempre amoxcillina), che purtroppo con questa sera finisco, e non ho modo di comprare perchè ho solo la ricetta del mio medico italiano. Cosa sta succedendo al mio dente? Come posso ridurre il processo infiammatorio e il gonfiore? Ringrazio per la cortese risposta, e sono a Vostra disposizione per ogni altro chiarimento necessario a completare il quadro clinico. Riccardo Momoli
Il suo è un caso in cui una carie penetrante, presente probabilmente da lungo tempo, ha interessato la polpa camerale e canalare fino a far insorgere una infiammazione periapicale e successivo processo ascessuale. Talvolta infezioni come la sua possono essere molto resistenti. La terapia prevede una cura canalare e delle medicazioni intermedie fino a portare ad una riduzione dell'ascesso. Purtroppo non ci ha fornito una radiografia per comprendere meglio la situazione del suo dente. Stia tranquillo e si attenga alle indicazioni della collega che la ha presa in cura. Di sicuro le sue vicissitudini burocratiche hanno dilatato i tempi. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Livio Germano
Verbania (VB)

Gentile Riccardo, sicuramente è presente un processo infiammatorio ed infettivo ancora in atto. Credo anche che sia stato particolarmente sfortunato probabilmente per la resistenza dell'infezione particolarmente virulenta e per scarsa capacità di gestione della stessa. Dice che i canali sono stati puliti e medicati senza portare a termine il lavoro? che significato ha? se i canali sono stati puliti e medicati il lavoro di sagomatura e pulizia è stato portato a termine e non necessitano di riapertura il giorno successivo. Credo che ci sia nel suo racconto un poco di confusione. E'certo invece che il primo medico non sia un endodontista molto esperto lasciando i canali infetti con solo un poco di cotone a loro protezione,invece di una otturazione provvisoria per una chiusura ermetica. Stessa sfortunata sorte con la dottoressa tedesca anche lei avvezza all'uso del cotone dopo aver effettuato la nuova pulizia. Credo sia il momento di recarsi da un buon endodontista esperto per recuperare il tempo perduto altrimenti continuando così perderà il suo dente. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile Riccardo, senza una lastra non posso essere certo, ma probabilmente il suo è un caso di carie dentale che, trascurata, è penetrata nello spazio endodontico e che ha generato una lesione periapicale, verosimilmente organizzata ( granuloma radicolare ). Tali lesioni, solitamente asintomatiche fino a quando non si riacutizzano, se lasciate indisturbate crescono di dimensioni (senza carattere infiltrativo), e nei casi più severi possono arrivare a operare uno sfiancamento della teca ossea più vicina, e ciò confermerebbe la sua impressione di "duro" al tatto. La terapia a cui è stato sottoposto è assolutamente condivisibile nella sostanza ma non nella modalità. Le manovre odontoiatriche devono tendere a rendere lo spazio dove una volta c'era il nervo il più pulito e senza batteri possibile, e poi chiudere al più presto e in modo ermetico il dente. Il cotone in camera pulpare la mantiene pulita per probabilmente non più di una manciata di secondi, e dopo si impregna di batteri fungendo da serbatoio di infezione esso stesso. Ciò non toglie che un trattamento corretto possa non assicurare il risultato, e che si renda necessaria una apicectomia, ovvero una resezione dell'apice radicolare infetto e la sua asportazione con tutta la lesione, con la modalità che l'operatore riterrà più opportuna. Con la documentazione burocratica necessaria e immagino senza problemi legati al diverso idioma, anche in Germania sono perfettamente in grado di svolgere l'intervento. Continuare ad assumere antibiotici non è la terapia adatta. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Come le hanno già detto i miei colleghi, dobbiamo fidarci solo del suo racconto senza vedere neanche una radiografia, quindi è difficile, se non impossibile capire cosa sta succedendo. Di una cosa però sono sicuro: quel dente va STERILIZZATO, e l'apice va SIGILLATO, come pure la corona. Bisogna impedire che altri batteri, funghi e quant'altro prendano a dimorare li. Non siamo riusciti a capire bene se tutti i dentisti che l'hanno avuta in carico hanno chiuso questo dente solo con COTONE, oppure se hanno anche sigillato provvisoriamente il buco con cemento. Se tutti hanno usato solo COTONE...e basta, allora dovrebbero turnare TUTTI all'Università e frequentare il corso di "ODONTOIATRIA CONSERVATIVA II".
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Alberto Ricciardi
Trebisacce (CS)
Torino (TO)

Caro signor Riccardo..... se ha due canali...vorrà dire due radici si tratta allora del primo premolare superiore ...comunque poco importa....le spiego come si cura una situazione del genere:Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........e veniamo alla Parulide = ascesso parodontale...esso proviene da una tasca parodontale che accompagna la distruzione ossea e a volte gengivale ad opera di microbo anaerobi e gram negativi, i più cattivi che interagiscono col suo sistema immunitario e il sinergismo di questi due fattori, provocano la distruzione ossea e la tasca parodontale infraossea e gengivale ...legga nel mio profilo il mio articolo (cliccando sul mio nome "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!".... le lascio ripeto una foto in cui sono presenti entrambe le patologie così si fa un'idea = infezione endoparodontale (terza possibilità).........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia, Implantologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
CONTINUA A LEGGERE
Bassano-el-Grappa.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Caro Riccardo, allora...anzitutto se vuoi puoi dirmi dove ti trovi in germania..io ci sono vissuto per 1 anno e conosco abbst. bene il mondo odontoiatrico tedesco.. spero effettivamente che cmq la "cavita' di accesso" al nervo non sia stata lasciata aperta e pseudosigillata solo con 1 pezzetto di cotone..forse intendevi un cotoncino e' stato inserito e poi l'accesso comq chiuso con 1 pasta provvisoria? che ci sia una riacutizzazione dell'infiammazione sarebbe comq possibile in certe situazioni..anche dopo medicazione dentro i canali. Se vuoi contattarmi puoi farlo o per mail o chiamarmi al 3403034639. Cari saluti Raffaele
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Raffaele Di Chiara
Merano (BZ)

Sig. Riccardo, se riesce, dovrebbe togliere la medicazione e il cotone, poi contattare al più presto la sua odontoiatra.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile signore il suo dente necessita di una terapia endodontica degna di esser chiamata tale, cosa Che evidentemente non e' stato ancora fatto poi stia tranquillo Che Della sana attivita' fisica non interferisce con lo stato di salute del suo dente Che richiede solo un esperto endodontista; cordialita' .

Scritto da Dott. Francesco Sforza
Carovigno (BR)

Il dente va sigillato definitivamente e aiutata la guarigione con antibiotico come sta già facendo, bisogna chiudere le porte di accesso ai batteri e sigillato il dente con l'ambiente orale. Saluti

Scritto da Dott. Sandro Compagni
Latina (LT)