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Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 5

Carie interdentale

Scritto da Gabriele / Pubblicato il
Buonasera gentili dottori, sono un ragazzo di 35 anni e scrivo poiché avrei bisogno di un chiarimento. La settimana scorsa sono stato dal mio dentista di fiducia per un controllo, in quanto mi capita spesso di avvertire una certa "ruvidità" passando il filo interdentale (che uso 2 volte al giorno) tra il dente 46 e quello che lo precede. Il dentista, visionando il dente con appositi occhialini e luce bianca NON ha notato nulla di nuovo e nemmeno dopo aver visionato l'ultima lastra di controllo eseguita lo scorso mese di maggio. Stamane sono tornato perché non ero convinto del tutto, il dentista ha quindi eseguito una nuova RX (che è quella che allego) e guardando con lo specchietto ha evidenziato una presunta carie interdentale prospettandomi un preventivo per un intarsio. Io sono rimasto un po' perplesso perché la settimana prima NON aveva visto nulla, mentre invece oggi è spuntata una nuova carie. Io non vorrei in nessun modo farmi toccare denti "sani" o comunque "dubbi" senza prima essere sicuro al 100% che vi sia una carie reale. Lavo i denti 3 volte al giorno e faccio regolari controlli e sedute di igiene. Prego Voi di essere sinceri e di dirmi, visionando la lastrina in allegato, se la carie a carico del 46 è REALE oppure no. Grazie mille a tutti Cordiali saluti G.
Carie interdentale
La diagnosi deve essere sia clinica che radiografica, quindi darle una risposta su internet che abbia una certezza non è possibile. Dalla rx onestamente non si intravede nulla di così eclatante, poi è possibile che una piccola lesiona cariosa interprossimale sia presente (non è possibile escluderlo). In casi dubbi e asintomatici, solitamente, non si interviene e si attendono eventuali evoluzioni.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile Signor Gabriele, buongiorno. Meno male che esordisce parlando di "dentista di fiducia". La Fiducia però mi sembra un modo di dire anziché uno stato d'essere! Diciamo meglio allora , che ha molti dubbi sulla cultura odontoiatrica del suo Dentista, ahimé! Mi dispiace tanto per Lei e anche per Lui che non merita certo questa Sfiducia e Disistima Palese da parte Sua! Questo è "quanto" e su "questi presupposti" non le rimane che farsi visitare da un altro Dentista in cui abbia sicura Fiducia e Stima, anche se, e lo sottolineo, sarebbe inutile e profondamente sbagliato ed irrispettoso verso il suo Dentista! Ma, ripeto, questo è!

Ciò detto, le cercherò di spiegare come si fa la diagnosi di carie e come sia aleatorio pretendere che venga fatta attraverso una Rx postata on line!

La Diagnosi di Carie da curare, va al di là della semplice constatazione che c'è una carie (o più carie)! Ecco che le Valutazioni diventano Soggettive! E' il Dentista che Decide se una Carie deve essere curata o deve essere tenuta sotto controllo! Questo perché la ricerca delle carie, in particolare, è clinica, soggettiva, con la vista, il tatto, lo specillo, le prove termiche al caldo ed al freddo ed eventualmente le Rx Endorali viste sul diafanoscopio se in pellicola o sul PC se Digitali! La Rx da Lei postata ha una sovrapposizione, tra l'altro, delle superfici interprossimali dei denti in questione e non serve per fare diagnosi anche se sembrerebbe che ci fosse una piccola immagine radiotrasparente che potrebbe essere una carie interprossimale del molare o un artefatto per sovrapposizione delle superfici interprossimali dei due denti. Dovrei vederla Clinicamente e Semeiologicamente per fare Diagnosi!

Esistono Carie Secche e Floride! A costo di ripetere concetti già espressi, le devo parlare della membrana di Nasmyth (o cuticola esterna dello smalto che riveste per intero, come fosse un "cappotto" che lo protegge), che deriva nell'embriogenesi dall'Epitelio Pavimentoso Esterno dell'Organo dello Smalto e tralascio il resto dell'embriogenesi e dei tre strati di cellule del Sacco Follicolare e che formano i cementoblasti e l'apice radicolare dissolvendo la Guaina Epiteliale dell'Hertwig importante perché i suoi residui possono innescare la formazione di cisti apicali e formano l'altra il ligamento alveolo dentale e la terza la corticale ossea alveolare (cemento radicolare, ligamento alveolo dentale e corticale e teca ossea costituiscono il Parodonto: un po' di "Cultura" non fa mai male :) anche perché così si spiega che non tutte le osteolisi periapicali sono conseguenza di una terapia canalare fatta male e soprattutto se fosse fatta bene, si potrebbe avere una osteolisi di tale origine, questo per far capire quanto sia complessa la patologia odontoiatrica e possa trovare pareri diversi in particolare sul numero di carie presenti dato che basta non tener conto di quanto ho spiegato, che le carie sono di meno di quelle trovate da un Professionista che invece abbia valutato in modo diverso le carie "secche" o l'osteolisi ed il suo contesto clinico ) e, riprendendo il discorso delle carie secche "nerastre", non si approfondiscono quindi nello smalto tra i prismi, nella sostanza amorfa di esso. Hanno una evoluzione molto lenta, spesso di mesi od anni! Ovviamente non basta il colore scuro (nerastro) e la localizzazione (nei solchi e nelle fossette delle superfici occlusali e del termine del solco intercuspidale vestibolare e palatale dei molari dei denti posteriori e palatali di quelli anteriori). Occorre anche che lo specillo, passato su esse, non penetri e non senta una superficie rugosa, che indicherebbe che le carie si sarebbero "attivate" e starebbero per diventare "floride" e quindi andrebbero curate! Quindi, come vede, ci sono carie Secche nerastre in cui lo specillo non penetra, Carie secche e nero-brunastre in cui lo specillo penetra, carie floride, visibili Clinicamente anche solo per una diversa traslucentezza diversa dello smalto, tutte carie, specialmente le secche, che devono essere valutate nel contesto della salute della bocca e dell'intero organismo in cui si trovano. Per esempio, una persona che soffre di Parodontite o ha patologie Gnatologiche od Ortodontiche od occlusali, spesso bisogna curare anche le carie Secche. In bocche perfettamente sane no! E così via! Nei Diabetici, si. E come bisogna tenere in considerazione il Diabete, così bisogna tenere in considerazione e valutare le carie in relazione a qualsiasi patologia locale e sistemica. Quando sussistessero dubbi sulla presenza di carie interprossimale, sappia che esistono strumenti per separare allargandolo di quel che basta, lo spazio interprossimale per andare esplorare con specilli particolari la eventuale carie e confermarla o no. RIPETO: La Diagnosi di Carie da curare, va al di là della semplice constatazione che c'è una carie! Le Valutazioni diventano Soggettive! E' il Dentista che Decide se una Carie deve essere curata o deve essere tenuta sotto controllo! Se c'è o non c'è! E' chiaro questo discorso?
Cari Saluti!

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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Gabriele, lei riferisce fastidi di ruvidità a carico di quel dente, il suo odontoiatria non riscontra segni particolari e quindi le propone una soluzione per risolvere il problema da lei riferito. Infatti parla di presunta carie, data dalla sua sintomatologia riferita. Visto che lei continua ad insistere, lui le ha proposto una cura che le può risolvere il problema.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Dalla rx non sembrano esserci lesioni cariose tali da giustificare un intarsio. Se fossi in lei aspetterei e farei una rx come quella che ha già fatto ogni 6 mesi per vedere se c'è qualche evoluzione.

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Questa radiografia non è sufficiente per fare diagnosi. Purtroppo vi è sovrapposizione dei due elementi dentari proprio nella zona che ci interessa. Pertanto quelle ombre che si possono notare ingrandendo l'immagine lasciano il tempo che trovano. Diciamo con buona certezza però che se c'è una carie, è molto piccola. Questo fattore, mi porterebbe a preferire una otturazione ad un intarsio, ma io non l'ho visitata, per cui è verosimile che il suo curante abbia già ipotizzato una terapia appropriata.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)