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Domanda di Conservativa

Risposte pubblicate: 8

SEGUITO ALLA DOMANDA: MI È STATA RISCONTRATA UNA CARIE SUL DENTE DEL GIUDIZIO

Scritto da Valeria / Pubblicato il

Buonasera, giorni fa avevo scritto di un bruciore alla mandibola e un dolore dentro la orecchio destro, a 15 giorni da un'otturazione di una carie del dente del giudizio inferiore. Alcuni di voi dentisti mi dicevano trattarsi di pulpite. Sto prendendo ibuprofene ma ancora non ho iniziato a prendere l'antibiotico, che mi è stato prescritto solo oggi. Il bruciore quando mi sdraio a letto è assente, si ripresenta leggermente la mattina quando mi alzo e si acuisce soprattutto la sera dopo la cena, per una ventina di minuti o quando bevo acqua anche a temperatura ambiente o mangio una gomma da masticare. Ieri ho provato a mettere un cubetto di ghiaccio sopra il dente otturato ma non ho sentito nulla. La sensazione di bruciore la sento anche sul palato e adesso persino al dente del giudizio dell'arcata superiore destra che mi sembra un pò tagliente se vi passo la lingua. Ad ogni modo se premo la mandibola vicino al mento sento un indolenzimento e lo stesso se premo vicino all'orecchio. Vi allego ad ogni modo foto di entrambi i denti del giudizio che non avevo inviato precedentemente. Grazie!

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Sig. Valeria le foto non sono affidabili, la crisi non dovrebbe essere dipendente dal dente. Le consiglio di non uscire da casa in questo periodo e di contattare il suo odontoiatra e con lui eventualmente programmare una futura visita.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Probabilmente è sempre una pulpite a carico del dente del giudizio, probabilmente, ma sono necessari ulteriori test diagnostici per definirla, e soltanto un collega può dirglielo. Valuti se trova qualcuno aperto per urgenze, perché resistere così a lungo non la vedo semplice.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gentile sig.ra Valeria, a mio parere si dovrebbe trattare di un problema a carico del dente del giudizio inferiore, ma Le consiglio di controllare anche quello superiore, se lo sente un po' tagliente. Ovviamente una radiografia panoramica sarà necessaria per una diagnosi più precisa, oltre naturalmente alla visita. Si rivolga a un collega che sia in attività in questo periodo e tenga presente che negli studi odontoiatrici sono adottate (ma questo succede sempre) tutte le precauzioni e le metodiche per evitare rischi
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Scritto da Dott. Riccardo Carati
Taranto (TA)

Cara signora purtroppo credo che il problema sia legato alla cura che ha fatto probabilmente era una carie profonda che ha sensibilizzato il molare. Se il dolore è insopportabile le consiglio di trovare uno studio aperto e eventualmente se il collega nota che parte da quell'elemento potrebbe decidere anche di estrarlo, è il male minore in questo caso. Saluti.

Scritto da Dott. Vincenzo D'Anna
Casoria (NA)

Cara Signora Valeria, Buongiorno. Già il 30-03-2020 le ho spiegato bene ed esaustivamente tutto: Ripeto le cose essenziali:Ora non vada dal Dentista per i decreti ministeriali e Governativi anti diffusione del Virus Sars-Cov-2. Non è urgenza inderogabile. Stia a casa! Potrebbe essere certamente una esacerbazione della nevralgia per la quale potrebbe assumere (solo dopo aver parlato col Dentista per telefono o col Medico di Medicina Generale per la prescrizione ed una anamnesi e triage telefonico) Benexol B12 che è un farmaco neurotropo! Ma tutto questo sembrerebbe essere stato scatenato da una possibile iperemia attiva molto probabilmente o passiva meno probabilmente della polpa ed allora non potendo andare dal Dentista, si faccia prescrivere un potente antibiotico a largo spettro ed attivo anche sui batteri gram negativi anaerobi ed un analgesico tipo della famiglia dei Fans! Cari saluti e prenda l'antibiotico prescritto dal Medico!
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig.ra Valeria a mio avviso le foto non sono un buon metodo per poter far diagnosi. Sarebbe opportuno avere un Rx OPT per poter valutare e scartare Buona serata

Scritto da Dott.ssa Carmen Paradiso
Trani (BT)

Effettivamente i sintomi stanno progredendo dalla iniziale sofferenza della polpa verso una infezione (basandoci su quello che lei descrive). Come pur avendo incrociato le dita, le preannunciavo nella mia precedente risposta. Ora gli antibiotici placheranno per un po' il dolore. Ma una volta svanito l'effetto degli antibiotici (che verranno presi per un tempo necessariamente limitato) dopo un periodo che può essere breve o lungo, od anche molto breve, i sintomi torneranno, con tutta probabilità. Il dente va estratto, come dice il dr. D'Anna. Magari proprio immediatamente dopo questa cura antibiotica (non si può togliere un dente con ascesso) Infatti la devitalizzazione del dente del giudizio è una procedura destinata ad avere molta percentuale di insuccesso, vista la quasi sempre anomala e complessa anatomia dei canali e la scarsa accessibilità operatoria. Quindi non risolverebbe, vista la situazione. Una estrazione se semplice, non dovrebbe generare molta ansia nel dentista aperto che dovrà trovare.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Buongiorno cara Valeria. Mi scuso per il ritardo nel rispondere, ho avuto problemi contingenti.
Il dolore che lei accusa ha una indiscutibile relazione con l'intervento di restauro, reso molto probabilmente in modo adeguato, ma associato ad una risposta reattiva forse imprevedibile. Lei ci dice che soffre di nevralgia trigeminale, che può insorgere anche in assenza di carie, ma che certamente ne può dipendere come fattore aggiuntivo di insorgenza.
Per quanto mi riguarda ritengo che una corretta valutazione imponga una visita odontoiatrica, e che somministrare i classici farmaci della nevralgia essenziale trigeminale ( non i Fans e gli altri sintomatici sinora consigliati ) sarebbe un eccesso senza una valutazione precisa.
Talvolta basta un semplice molaggio del contatto dentale per ridurre l' insorgenza del dolore.
Io però non concordo con i colleghi nello stare a casa in cambio di una somministrazione " cautelativa" di analgesici ed antibiotici. Per quanto tempo poi? Il Covid19 durerà ancora parecchio...
Io nei suoi panni sarei già andata da un Dentista. Che come tutti i Medici ha fatto un giuramento ( di Ippocrate, che è il nostro padre professionale e che ci ispira da quasi tremila anni ) e che ha degli obblighi etici e deontologici innegabili, davanti ai quali si deve spendere, pur con tutte le precauzioni antiinfettive, per alleviare le necessità del paziente. E che diamine, un mal di denti che dura da più di una settimana in paziente che allatta e che rischia di far bere al neonato gli stessi farmaci sintomatici, non è forse un urgenza? Noi non siamo militari ma il nostro giuramento ed il nostro dovere configurano un obbligo morale di pari portata, visto che la salute è un bene primario e il medico ne è difensore sul campo! Altrimenti la negazione equivale a diserzione.
Ho lavorato per mesi in ambulatorio dove il Sabato prestavo cure routinarie ai sieropositivi AIDS, ma non ho nè rifiutato le cure né contratto la malattia. Malattia che per un Medico vero è niente altro che un rischio calcolato come la guerra per un militare. E si affronta come da giuramento e necessità. Punto.
Per cui se non sta meglio e se i sintomi persistono vada da un Dentista, gli spieghi il problema e se egli si rifiuta lo cancelli dalla lista dei dentisti veri. O faccia altre scelte magari più incisive..
La saluto perché non amo dare consigli al buio come faceva il celebre Dott. Tersilli! O lavarmi le mani come Pilato.
Quello lo faccio io ed il paziente prima di lavorare!
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Scritto da Dott. Massimo Scaramelli
Pisa (PI)