Non sono convinto riguardo l'intervento maxillofacciale
Scritto da simone / Pubblicato il
Buon giorno dottori, sono un ragazzo di 25 anni e volevo chiedervi un vostro consiglio. Purtroppo il mio problema è il seguente: DIAGNOSI SCHELETRICA : Terza classe dento/ scheletrica, deviazione scheletrica e scoliosi del setto nasale con verosimile ipertrofia dei turbinati, a sx con occlusione della via aerea e consistente ipertrofia turbinati di dx.Deviazione ramo/corpo mandibolare verso sx,sviluppo mascellare/ mandibolare in lieve iperdivergenza. DIAGNOSI DENTALE : Terza classe con ovvia occlusione anteriore inversa, presenza di tutti gli elementi d. permanenti, disallineamento latero-posteriore degli elementi dentali dell’arcata inferiore, 18,28,38,48 ( denti del giudizio) erotti in arcata. DIAGNOSI TESSUTI MOLLI: paziente ben compensato esteticamente dai tessuti molli , presenta frontalmente un area depressa maxillo malare , e conseguentemente una linea estetica negativa verso il labbro superiore( angolo naso/ labiale superiore alla norma). Buona la proiezione della sinfisi metoniera sui tessuti molli. L'UNICO TRATTAMENTO CONSIGLIATOMI è STATO IL SEGUENTE: Data l’eta del Paziente e la natura scheletrica della mal occlusione, si consiglia la presentazione ortodontica per un intervento di chirurgia maxillo-facciale che possa riportare stabilmente in buon rapporto le basi ossee e quindi le arcate dentarie. Circa 8-10 mesi di apparecchi fissi alle arcate dentarie. Poi intervento di chirurgia maxillofacciale seguito da altri 6-8 mesi di terapia ortodontica post- chirurgica. Al termine, consueto periodo di mantenimento con apparecchi rimovibili da decidersi con le impronte finali. Se il paziente escludesse questa via, deve considerare che qualunque altro spostamento di coordinamento delle sue arcate dentarie sarebbe destinato a recidivare nel tempo con alto rischio di danni parodontali agli elementi. OSSERVAZIONI Il paziente presenta ovvie contratture e dismetrie muscolari da adattamento. Si rimanda la riprogrammazione posturale al momento post- chirurgico. Si consiglia comunque l’ex di 18, 28, 38 e 48. Il mio problema non legato all'aspetto estetico (non ho problemi legati alla mia immagine) ma più al fatto funzionale ( problemi posturali) e futuro di questo patologia. Soprattutto vorrei chiedervi se questa terza classe potrà PEGGIORARE IN FUTURO( visto che gli incisivi si toccano tra di loro), OPPURE SE PUò RIMANERE STABILE o se, per ovviare a problemi di cervicale e dolori posturali, si può utilizzare bite, placche ecc. Non sono convinto riguardo l'intervento maxillofacciale per il semplice motivo che mi è stato detto da ortopedici, fisiatri e anche dentisti che i problemi funzionali molto probabilmente rimarranno e ne potrà giovare solamente il mio viso. Ringraziandovi per ogni consiglio vogliate fornirmi porgo Cordiali Saluti.
Pubblicato il 15-11-2010
Caro Signor Simone, purtroppo è in notevole ritardo, le disgnazie di terza classe scheletrica....terapia ortopedica di avanzamento del mascellare è molto più efficace prima che avvenga la "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima... quindi un progenismo va corretto di regola prima dei 5 anni con vari apparecchi tra cui la maschera di Delaire con cui si ottiene un avanzamento del mascellare superiore con trazioni elastiche posizionate tra un arco intraorale ed una apparecchiatura extraorale....o con le SIM (Elastici interni tra arcate dentarie)...ma stiamo "filosofeggiando".......sul cosa si sarebbe dovuto fare....ormai la terapia dovrebbe essere solo chirurgica!!! E RISPONDO ALLE SUE DOMANDE: La terza classe dovrebbe rimanere stabile essendo terminato l'accrescimento scheletrico, da controllare comunque con una Rx del polso! Per la necessità dell'intervento al di là dei motivi estetici ma solo guardando a quelli funzionali, bisogna fare una accurata visita Gnatologica: : essa studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione".... ora la prego chieda al suo Dentista che è il suo Dentista proprio, anche, per rispondere a queste domande...altrimenti la devo invitare a prendere un appuntamento nel mio studio per visitarla e arrivare finalmente ad una diagnosi giusta ed impostare una terapia idonea!...............poi per il Bite = il problema è molto più complesso di quanto pensi: insomma la La GNATOLOGIA: essa studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione"....precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.....(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali …. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta…..L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)...Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .... Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità...perchè senza averla visitata non è possibile ...infine …ci sono terapie…... di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"…sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare…e non lo si può spiegare in due parole…tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio…senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso…di persona. Sappia che in ogni caso... il Bite Plane…deve essere ben realizzato da persona competente….... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 33 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica….per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! ….......................... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 15-11-2010
Salve, se il suo caso deve essere trattato chirurgicamente, la terapia consigliata è quella corretta: ortodonzia pre intervento, intervento, ortodonzia post intervento e mantenimento. Indubbiamente mettere nel giusto rapporto le due arcate porta ad un miglioramento di tutta la persona. Consideri che l'intervento non è una passeggiata e bisogna essere molto motivati. Buon pomeriggio
Pubblicato il 15-11-2010
Caro Simone, per correggere alla tua età la terza classe dento-scheletrica l'unica terapia percorribile è quella chirurgica preceduta e seguita da trattamento ortodontico e associata all'avulsione dei denti del giudizio. Se decidessi di non ricorrere alla chirurgia ogni qualsiasi altro intervento è palliativo e comunque la situazione tenderebbe a rimanere stabile in quanto lo sviluppo scheletrico si è già concluso. Ti consiglio di affidarti ad un ortodontista di provata esperienza per valutare in maniera approfondita il caso e suggerirti gli interventi più opportuni in rapporto alle tue aspettative. Cordiali saluti
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Pubblicato il 15-11-2010
Caro Simone, bisogna che qualcuno le dica che l'intervento volto alla riduzione della III classe scheletrica ha puramente una finalità estetica. Nessun chirurgo può sicuramente affermare che il nuovo rapporto maxillo-mandibolare indotto dalla ortodonzia pre-chirurgica e dall'intervento stesso assicuri un rapporto mandibolo cranico assolutamente corretto dal punto di vista neuromuscolare. Dunque i problemi di ordine posturale non verranno certamente risolti da un intervento che non può essere definito "una passeggiata". Consulti uno gnatologo con una buona esperienza funzionale neuromuscolare che la sottoponga ad una analisi computerizzata kinesiografica ed elettromiografica per poi decidere il trattamento corretto.
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Pubblicato il 15-11-2010
Si è parlato di estetica (di cui al paziente interessa relativamente), di conseguenze posturali (che effettivamente potrebbero restare anche dopo l'intervento e solo alleggerirsi), ma c'è da considerare, senza andare troppo lontano, che sono i denti stessi a soffrire della posizione in III classe, e fra alcuni decenni potrebbero sorgere problemi ad esempio parodontali (gengiva) che potrebbero portare ad una perdita prematura dei denti stessi.. Quindi forse sarebbe meglio, dopo visite ed esami adeguati, procedere alla correzione chirurgica. Ma questo va valutato in un reparto di prim'ordine..
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Pubblicato il 15-11-2010
Sig. Simone, la diagnosi e le cure proposte sono quelle citate sui libri. Mi trova in perfetto accordo con il collega Michele Lasagna, sicuramente otterranno una prima classe ossea e dentale perfetta, ma tutte le strutture muscolari del cranio e della postura ricorderanno l'adattamento alla terza classe, per cui ritengo che analisi computerizzata kinesiografica ed elettromiografica siano le basi di partenza.
Pubblicato il 16-11-2010
Le hanno fatto il piano di trattamento corretto i compromessi le sarebbero dannosi, cordiali saluti
Pubblicato il 17-11-2010
Premesso che è difficile dare un consiglio senza un'esame ispettivo adeguato, non vedo, nel caso in questione, tutte le indicazioni utili all'intervento. Innanzi tutto concordo con il piano di trattamento prospettato dai colleghi ed espresso con dovizia. L'iter è assolutamente corretto: ortodonzia- chirurgia - ortodonzia - mantenimento. Il problema è, però, che l'unica certezza che avrà e quella di essere "normalizzato", ossia reso conforme alla media della popolazione con un rapporto dento-scheletrico di prima classe. Probabilmente potrà anche essere più "bello", ma nessuno potrà garantirle anticipatamente un risultato funzianale. Dal momento che mi sembra di aver capito che la componente estetica le interessa poco, ma considerato che il piano di trattamento, correttamente proposto, è lungo, invasivo ed oneroso è proprio certo che serva? Le terze classi di Angle difficilmente danno problemi funzionali e posturali(a meno che non ci sia una marcata inversione del morso), semmai a lungo termine determinano un'eccessiva usura degli incisivi superiori ed inferiori. Personalmente tenterei di capire se c'è correlazione tra problematiche posturali e occlusione nel suo caso specifico e poi tenterei al limite di sistemare la situazione con un bite. Il bite ha il grande vantaggio di essere un dispositivo rimovibile ed assolutamente reversibile. Semmai, se trovasse beneficio con il bite, allora si potrebbe rivalutare il complesso iter ortodontico/chirurgico al fine di riportare definitivamente l'occlusione del bite con la dentatura naturale... NEI LIMITI DEL POSSIBILE.
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Pubblicato il 17-11-2010
I miei dotti colleghi le hanno detto quasi tutto. Io aggiungo che lei parla di buona compensazione estetica, che potrebbe essere migliorata con estrazione dei premolari inferiori e correzione della inversione dentaria anteriore. Cordiali saluti E.Spagnoli
Pubblicato il 18-11-2010
Per la soluzione definitiva per le 3 classi è la chirurgia ortognatica credo sia la soluzione migliore nel suo caso un cui la crescita è avvenuta e non si può più intervenire con apparecchi funzionali ma solo fissi distinti saluti
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