I denti 26 e 27 hanno ambedue un granuloma apicale
Scritto da Barbara / Pubblicato il
Buongiorno mi è sopraggiunto questo problema: i denti 26 e 27 hanno ambedue un granuloma apicale rifatta la terapia canalare e aspettato 6 mesi nulla è cambiato anche perchè il 26 non sono riusciti a sondare fino in fondo al canale perchè si era chiuso naturalmente e quindi è stato impossibile arrivare fino al lapice. Ovviamente ad oggi cè questa situazione da risolvere. Mi è stato proposto di togliere ambe due i denti e io ho fatto richiesta di fare la chirurgia retrograda che mi ha spiegato cosa consiste però poi con la possibilità di unire i due denti trattati perchè rimarrebbero zoppi togliendo una parte di radice. Sono molto confusa e non so cosa sia meglio per me. Se patire male per l'estrazione e poi l'impianto o fare questa retrograda quale delle due sono più durature? Grazie
Pubblicato il 29-09-2010
Gentile Barbara, è difficile dare una risposta esauriente non avendo alcun elemento a disposizione. Sicuramente eviterei di estrarre i due denti e valuterei la possibilità di ricorrere alla chirurgia retrograda per conservarli e successivamente ricoprirli con corone in ceramica. Inoltre a seguito di chirurgia retrograda il dente funziona normalmente e non ha alcuna possibilità di rimanere"zoppo". Cordialmente
Pubblicato il 29-09-2010
Gentile Barbara, darle un consiglio senza avere delle radiografie su cui fondare la propria risposta è difficile. In linea generale le strade percorribili sono due: una conservativa, con un ritrattamento dei denti in causa, eventualmente per via retrograda, tramite una apicectomia o una rizectomia(si toglie la radice in causa)l'altra chirurgica, con l'avulsione dei denti interessati dalla patologia. La scelta è data dall'estensione del processo infiammatorio, dalla forma delle radici, dalla qualità di corona residua nonchè dal quantitativo di osso disponibile per una eventuale terapia implantare. Si rivolga ad un profesionista che certamente saprà scegliere la terapia più appropriata al suo caso. Cordialmente dott. D. Cianci.
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Pubblicato il 29-09-2010
Cara Signora Barbara...se si può fare la chirurgia retrograda, questa è la soluzione. I denti non rimangono "zoppi" perchè non si fa più l'apicectomia, da oltre 30 anni, anche se c'è chi la continua a fare imperterrito......la retrograda consiste nel raggiungere gli apici per via chirurgica e aprirli con una fessura piccolissima e sigillarli con materiale adatto: MTA o Amalgama d'Argento Chirurgica! .......Deve sapere che i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso ....tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso, perchè l'organismo non ha più bisogno di difendersi!...........:...... piuttosto il problema in un 26 o in un 27 è il rapporto delle radici col pavimento del seno mascellare che potrebbe rendere molto indaginoso o addirittura pericoloso l'intervento chirurgico per il rischio di aprire il pavimento del seno mascellare...certo lo si può richiudere con una plastica immediata...ma bisogna saperla fare! La controindicazione reale eventualmente potrebbe essere questa! .............................. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 29-09-2010
La strada della soluzione conservativa, se percorribile con attendibili margini risolutivi,è sempre quella da scegliere. Alla pinza ricorrerei come ultimissima spiaggia!
Pubblicato il 29-09-2010
Il problema primario è se sia o meno già stato fatto tutto il possibile per risolvere in modo non chirurgico la sua situazione, non è possibile per noi valutarlo, ma solo un'eperto endodontista può saperlo, uno specialista esclusivista .A Bologna ce ne sono di molto bravi .Ne trova qui alcuni ,non tutti.http://www.endodonzia.it/odontoiatri/cartina.asp Cordiali saluti
Pubblicato il 29-09-2010
Signora Barbara, non tutti i ritrattamenti canalari vanno a buon fine e sicuramente lei era stata informata prima delle cure. Anche con la chirurgia retrograda ci potrebbe essere qualche complicanza. Probabilmente con le nostre risposte sarà ancora più confusa. Le consiglio di seguire i consigli del suo odontoiatra, l'importante che chi opera su di lei sia iscritto all'ordine dei medici, perché solo questo professionista potrà essere il responsabile delle cure prestate.
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Pubblicato il 29-09-2010
La chiusura per via retrograda non rende i denti zoppi ed è risolutiva della patologia, senza dover togliere nessun dente, ma limiti anatomici ( per esempio radici che pescano nel seno mascellare) la possono rendere di non facile esecuzione. Se il canale fosse ostruito ad un certo livello, l'unico rischio che corre è quello di un riassorbimento interno che distruggerebbe la radice con un processo carioso non trattabile. Ma senza una visione di una rx queste rimangono pure congetture accademiche. Consulti un altro specialista o ci invii lastre degli elementi in questione. Cordiali saluti
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Pubblicato il 29-09-2010
Gentile signora la scelta tra le due terapie a lei proposte non e' assolutamente semplice, certamente sarebbe preferibile conservare i propri elementi dentari e quindi optare per il trattamento endodontico per via chirurgica , senza pero' tralasciare un'attenta valutazione dello stato parodontale nonche' della quota di struttura dentale residua che se dessero dubbi prognostici in tal senso farebbero propendere per la terapia implanto-protesica. Cordialita' .
Pubblicato il 29-09-2010
Gentile signora Barbara, è difficile fare una valutazione a distanza, troppe sono le variabili in gioco. Di certo cercherei di fare tutto il possibile per salvare i due denti. Tenga presente che però non tutte le chiusure retrograde vanno a buon fine, essendoci anche un buon 15 % di recidive anche a distanza di tempo. L'intervento consentirebbe però di ripulire manualmente la zona del periapice assicurando le migliori chances di guarigione. Se il suo curante è avvezzo a tali trattamenti si fidi di lui. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 29-09-2010
Gentile sig.ra Barbara non posso che dirmi daccordo con i colleghi e suggerirLe l'otturazione retrograda. Buona vita
Pubblicato il 29-09-2010
Non è semplice darle una risposta senza avere delle radiografie endorali a disposizione. I ritrattamenti canalari hanno purtroppo un margine di insuccesso e andrebbe valutata la possibilità di una endodonzia retrograda prima di ricorrere all'avulsione degli elementi. Cordialmente
Pubblicato il 30-09-2010
Cara Barbara Qui c'è una grossa confusione tra rizectomia e apicectomia nella rizectomia rimane "zoppo" il dente mentre l'apicectomia taglia solo l'apice della radice e si utilizza proprio nei casi come il suo, a mio avviso dovrebbe rivolgersi a chi sa spiegarle meglio i trattamenti e magari riesce anche a risolverle il problema per via ortograda distinti saluti
Pubblicato il 03-11-2010
Cara Barbara l'aspetto radiografico aiuta ma non fa diagnosi, infatti dovremmo parlare di presunti granulomi, perchè la diagnosi certa è solo istologica, quindi prima di tutto vorrei sapere se lei ha sintomatologia e se si quali sono. In assenza di sintomatologia le consiglio di monitorare la situazione con rx periodiche e non fare niente. La chirurgia endodontica su quei denti è estremamente difficile per ragioni anatomiche e di visibilità. La saluto cordialmente.
Dentista Emilia Romagna, Forli Cesena
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